Sala Grande

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Seduto ai lati del grande tavolo serpeverde, solo, distante dagli alunni della sua stessa casa, Draco stava aspettando l'inizio della ceriminia di rientro ad Hogwarts, con il discorso generale, lo smistamento dei nuovi arrivati e il grande banchetto. Subito dopo essere sceso dal treno, era stato chiamato dalla Mc Granitt per un colloquio privato nel suo ufficio.
Un'ora prima, nell'ufficio di Silente
"Signor Malfoy, data la sua inaspettata presenza le assegno il compito di prefetto. Gli studenti serpeverde dal quarto al settimo anno scarseggiano, lei è uno dei pochi adulti all'interno della casa, e io gradirei che lei si prendesse questa responsabilitá." disse la Mc Granitt tutto d'un fiato, senza nessuna possibilità di controbattere.
Draco rimase impassibile e accettò con un cenno del capo con il suo solito atteggiamento freddo per non darle a vedere la sua contentezza. Diventando caposcuola, avrebbe potuto interagire con tutti i membri della sua casa e sarebbe stato meno solo.
"Ovviamento non mi fido di lei, signor Malfoy. Dopo tutto ciò che ha fatto, questo è solo l'inizio di un debito che dovrá ripagare ad Hogwarts, ai suoi alunni e ai suoi insegnanti." il tono della preside era duro e severo, Silente aveva confidato sempre in Draco, sperava che non si piegasse ai vincoli della sua famiglia, invece aveva in qualche modo tradito il saggio preside, aveva deluso tutti soprattutto l'insegnante di Trasfigurazione, la quale non si era mai fidata totalmente di lui.
Il viso del giovane Malfoy si rabbuiò dopo questa affermazione, strinse a pugno le mani e abbassò lo sguardo. Probabilmente si era portato troppo oltre per riuscire a riscattarsi ma doveva provarci, almeno per un volta. Lui era cambiato, ma le sue azioni passate incidevano troppo sulla sua reputazione. Si alzò e si avvió verso la porta, ma prima di uscire rivolgendo le spalle alla Mc Granitt, disse:
"So ciò che ho fatto, e anche se non ci crederá ne sono pentito, tutte le mie scelte si sono ritenute sbagliate. Ho distrutto tutto quello che c'era di buono nella mia vita. Spero solo di riuscire a dimostrare di essere cambiato durante quest'anno. Non posso chiederle il suo perdono ma proverò a essere migliore." e dopo questo, non accorgendosi neanche della reazione stupita della preside, uscì di corsa dalla stanza.

Un tocco leggero sulla spalla lo riportò alla realtá, si girò e incontrò il viso famigliare del suo migliore amico, Blaise. In stazione e sul treno non si erano incontrati, Draco pensava che non si sarebbe ripresentato neanche lui ad Hogwarts come la gran parte dei serpeverde più grandi. Invece era lí con lui. Senza pensarci due volte, si alzò e lo abbracciò forte, sussurandogli:
"Mi sei mancato amico"
Lui sorrise e ricambiò l'affettuoso gesto. Di solito Draco non esprimeva i suoi sentimenti davanti a tutti, con Blaise era sempre stato se stesso ma quando erano soli in stanza o durante le estati nella sua villa, dove lo ospitava. In quel momento però non gli importava di essere nella sala grande di Hogwarts, osservato sicuramente da tutti gli studenti della scuola. Aveva abbandonato la sua maschera ormai, non voleva più nascondersi.

Nel tavolo accanto, sempre più pensierosa c'era Hermione. Seduta accanto a Harry e a Ron e davanti a Ginny, sentiva le loro conversazioni a metá. Non riusciva a togliersi dalla testa Malfoy. Perchè era nel mondo babbano? E come aveva potuto pensare di ritornare ad Hogwarts? Perchè aveva una moto? Che fine aveva fatto dopo la caduta di Voldemort? Inoltre era terrorizzata dall'idea che l'avesse potuta vedere cosí debole quella notte. La voce di Ron la distrasse dai suoi pensieri
"Herm, ma cos'hai? Sei strana da stamattina. Non è che sei ancora scossa da ieri sera? Magari dovresti andare subito in camera. Se vuoi ti accompagno, tanto la cerimonia si può saltare."
Era sempre molto dolce con lei, forse perchè dopo quel bacio nella camera dei segreti, confidandosi il loro reciproco amore, erano più legati che mai. Non era un relazione fatta solamente di baci e superficiali attenzioni. Magari qualcuno notandoli non avrebbe mai pensato che fossero fidanzati, ma si volevano un mondo di bene, e si aiutavano a vicenda, cercando di sostenersi. Nessuno dei due avrebbe mai lasciato l'altro in difficoltá a combattere contro le ombre del passato.
"No Ron sto bene, ma grazie lo stesso" gli sorrise debolmente e continuò a mangiare, cercando di essere più partecipativa.
Le loro chiacchiere vennero interrotte da un leggero boato di espressioni di vera sorpresa. Hermione alzò la testa e vide incredula Draco Malfoy e Blaise Zabini uniti in un abbraccio pieno d'affetto. Non era possibile. Draco era sempre stato freddo come il ghiaccio che c'era nei suoi occhi, distante e superiore a tutti, come faceva a sprigionare un tale sentimento verso un persona?
Altre domande si accumularono nella sua mente, confondendole sempre di più le idee.

Solo nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora