Smistamento

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Molto piccoli maghi erano stati sottoposti al Cappello Parlante che li aveva assegnati alla casa più adatta a loro. Parecchi grifondoro, ma anche una grande quantitá di Serpeverdi, un'aggiunta essenziale ai pochi studenti della casata. Draco osservava i nuovi arrivati, erano cosi piccoli e indifesi. Sconosciuti per loro erano il dolore, la solitudine e l'oscurità. Alcuni lo guardavano con curiusitá infantile, altri invece con gli occhi caparbi ed intelligenti da autentici serpeverdi, lo scrutavano con rispetto, pensando che il marchio nero, vivo sul suo braccio bianco, fosse simbolo di gloria e non di disperazione. Draco distolse dopo pochi minuti lo sguardo da loro, per dedicarsi alle deliziose leccornie che si stavano materializzando sul grande tavolo. Prese del pollo arrosto con pure di patate. Era tutto squisito. Stava addentando una fetta di dolce al cioccolato, il suo preferito, mentre Blaise gli parlava di quell'anno passato separati, quando le porte della sala si aprirono e apparve correndo una bambinetta dai capelli biondi, legati in una disordinata coda. Draco non le degnò che una rapida occhiata da lontano, probabilmente era una maga figlia di babbani e non erano riusciti a trovare l'Hogwarts Express. Ritornò al suo squisito dolce, perdendosi le scuse della ragazzina e i leggeri rimproveri della McGranitt. Il Cappello Parlante riapparse e si posò sulla sua testolina.
"Salve a te, piccola Giada, sei nata babbana ma nel tuo sangue scorre sangue di maga."
Draco, a quelle parole, si voltò verso l'appena undicenne ragazza, scioccato, non poteva essere la stessa Giada, la dolce bambina che l'aveva soccorso al cimitero dov'era sepolta sua madre. Sembrava molto più piccola. Inoltre non aveva fiutato magia nella sua casa. Forse perchè era rimasto cosi poco. Guardò negli occhi la giovane maghetta, per assicurarsi che fosse veramente lei, e la riconobbe subito, era Giada. Un improvviso moto di gioia gli invase il cuore, probabilmente era arrivata in ritardo perchè suo padre si era risvegliato dall'ospedale e lei non era riuscita a prendere il treno per Hogwarts. La voce del Cappello lo richiamò alla realtà.
"Oh hai incontrato un mago molto potente oggi, un famoso serpeverde. Interessante. Si è dimostrato un perfetto gentiluomo."
La bambina sorrise, e fece vagare i suoi occhietti azzurri sulla sale, puntandoli dritti verso Draco. L'aveva riconosciuto sicuramente.
Il ragazzo però distolse lo sguardo, non voleva che tutti associassero quella dolce ragazzina a lui. Lui ormai angelo caduto all'inferno che cercava invano la luce, poteva essere solo e disprezzato, lei no.
"Un po' d'attenzione, piccola Giada" la richiamò il Cappello.
"So che vorresti essere una serpeverde, ma non è la casa giusta per te mi dispiace. Tu sei un'autentica GRIFONDORO"
Grida di gioia salirono dal tavolo della casa. Un nuovo componente è sempre un'enorme contentezza. Giada scese dall'enorme sedia su cui si era sistemata per lo smistamente, e si diresse verso un gruppo di giovani grifondoro della sua stessa età che le sorridevano. Passò accanto a Draco, e cercando di non farsi notare gli sussurrò:
"Devo parlarti ti prego"
Il serperverde avvertì quella vocina timida ed insicura, e non potè fare a meno di annuire impercettibilmente. Quasi nessuno notò quello scambio di piccoli gesti, ma Hermione invece capì che si conoscessero.
Con mille domande nella testa decise di volerne sapere di più. Con Malfoy qualsiasi conservazione era un tabù, probabilmente non le avrebbe mai permesso di parlargli. La grifondoro non era certo una che demordeva, ma sapeva di avere molto più chance, chiedendo qualche informazione in più su Malfoy alla nuova grifoncina, Giada.
Era incuriosita, e sinceramente spaventata, da quell'inaspettato rapporto tra quel mangiamorte e la dolce bambina appena entrata nella casa Grifondoro seduta poco distante da lei. Desiderava capire Malfoy, ma non riusciva a trovarne il motivo. Quel freddo ragazzo era diventato per lei in così pochi giorni, da quella notte nelle strade di Londra, il soggetto della sua caparbia curiositá. Ma poi perchè? Qualcosa non andava, ma non poteva sottrarsi a quella sensazione che l'attirava verso Draco Malfoy.

Solo nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora