Capitolo 9

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Stefania


"Mare profumo di mare
con l'amore io voglio giocare"

(Profumo di mare – Little Tony)

Durante la settimana mi dedico solo ed esclusivamente allo studio che in questo quarto anno è diventato molto più duro e complicato. Mio padre ha già saltato due cene con me e con il nonno per poterle passare insieme alla mia professoressa. Non nego che la cosa mi abbia dato davvero molto fastidio. Non vedere mio padre litigare con mio nonno per questioni politiche, oppure le sue domande sui corsi o sullo studio mi rendono ancora più arrabbiata, tanto da non riuscire a comprendere nulla di quello che il nonno mi ha spiegato in queste sere.

Fortunatamente oggi non ho nessun corso da seguire all'università e quindi ne approfitto per raggiungere Anna al salone dove lavora e di farmi distrarre con uno shampoo rilassante seguito da manicure e pedicure.

L'autunno non accenna ad arrivare, anche se siamo quasi a fine settembre. La temperatura è ancora abbastanza alta, tanto da potermi permettere uno shorts di jeans, una t-shirt e un cardigan di filo. Inforco gli occhiali da sole e raggiungo, con la mia auto, il salone. Anna termina di fare la piega ad una signora, dopodiché si dedica completamente a me. Ma quello che sembrava essere uno shampoo e una piega rilassante, diventa una vera è propria tortura dato che Anna oggi è davvero di pessimo umore, ed ha pensato bene di scaricare la sua rabbia sui miei capelli a colpi di spazzola.

«Hai capito lo stronzo? Se la faceva pure con una ballerina! Si è fatto pure un selfie con quella e l'ha pubblicato addirittura su Facebook, appena svegli, nudi, nel suo letto! Perché con me non le fa queste cose?» e mi tira i capelli così forte con la spazzola da farmi urlare dal dolore.

«Stai attenta!» esclamo ma sembra non sentirmi per niente «Comunque io te l'ho detto come devi comportarti ma tu non mi ascolti. Inizia a trattare Alex come lui tratta te e stagli per un po' alla larga»

«Parli facile dato che tu non sei in grado di innamorarti di nessuno! Io non riesco a stargli lontana e soffro ogni volta che ci provo o che lo vedo con un'altra»

«Chi te lo dice che io non sono in grado di innamorarmi? È che l'amore porta solamente guai e di sicuro non voglio soffrire come stai soffrendo tu adesso» ribatto leggermente offesa.

«Tu provi amore solamente per te stessa, Stefy. Per tuo padre, per tuo nonno e per il tuo cavallo. Non ti sei mai aperta completamente a qualcuno. Come puoi dire che l'amore è un guaio se non l'hai mai provato?» continua imperterrita.

«Perché ho visto com'è stato mio padre dopo il tradimento di mia madre e di come veniva tratta lei da tutti gli uomini di cui si invaghiva...»

«Solo perché non è andata bene a loro, questo non vuol dire che non andrà bene anche a te» mi interrompe e accende il phon ma continua lo stesso a parlare «Tu parli così perché sei fredda. Ma io non sono così. Io amo Alex e non lo lascio perdere così facilmente» termina puntandomi un'occhiata determinata attraverso lo specchio difronte a noi.

Non so cos'altro aggiungere ma io non voglio innamorarmi adesso. Sono ancora troppo giovane e poi tutti quelli che conosco soffrono per amore. Io non voglio dipendere da nessuno. Non voglio essere gelosa. Non voglio arrabbiarmi per una stupida foto pubblicata su un social. Non voglio aspettare per ore una telefonata o un messaggio. Di solito uso gli uomini, lo ammetto, ma nessuno finora mi ha dato emozioni forti o addirittura motivazioni valide per innamorarmi. Ci sono stati periodi di frequentazioni, uscite, cene, momenti bollenti... ma poi ho respinto tutti.

Non mi reputo dolce e forse non sarò nemmeno in grado di essere la fidanzata perfetta. Amo la mia vita e la mia libertà.

Lascio perdere il discorso di Anna e cerco di restare serena perché ho deciso di fare una sorpresa a mio padre presentandomi in ospedale per l'orario della sua pausa e di invitarlo a pranzare con me. Ma purtroppo oggi sembra non essere proprio giornata: mio padre non è in ospedale e grazie ad una sua collega, vengo a sapere che è uscito fuori a pranzo con una simpatica signora che deduco essere la professoressa. Sbuffo esausta e spazientita e me ne ritorno in macchina sola e rammaricata. Attendo un po' prima di avviare il motore perché non so proprio dove andare o cosa fare e stranamente mi è passato pure l'appetito. Ma poi opto per un giro guidando immersa nei miei pensieri. Si accavalla di tutto: mio padre con la sua nuova fidanzata e che chiaramente sta preferendo lei a me. Le parole di Anna che sono fredda e che non provo amore per nessuno se non per me stessa. Le parole di Alex e la curiosità di voler conoscere meglio Federico. Purtroppo non so nemmeno se lo rivedrò, forse sabato sarà stata l'ultima ma di certo non saranno le parole sconcertanti di Alex a farmi cambiare pensiero.

Federico è un uomo troppo affascinante e mi attrae, forse mi attrae pure troppo. E credo che sia un'attrazione più a livello fisico che caratteriale perché non lo conosco ancora ma la voglia è tanta di assaporare quelle sue labbra così belle e perfette e di toccare quei muscoli così invitanti. Non posso dimenticare il bacio che ha dato a quella ballerina... Dio, quanto baciava bene e il mio interesse non fa atro che crescere. Ma guidando guidando mi ritrovo nei pressi del mare e quindi decido di parcheggiare e di scendere in spiaggia. Porto con me il libro sul quale sto studiando e cerco di distrarmi un pochino con il rumore e il profumo del mare.

0LP^

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