Quando, quando

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Sono talmente rimasto male dall accaduto che non riesco nemmeno a fermarla, sono paralizzato.
Facciamo l amore in un modo meraviglioso e poi mi pianta li' così?
Io la amo, la amo perdutamente. Ma perché, perché lei non ama me? che cosa sono io per lei? un giocattolo? uno sfizio? un passatempo?
Mi rimetto la maglietta e mi avvio anche io verso la casa ma rimango sulla porta.
La vedo lì che balla con Veronica, balla, ride e abbraccia la sua amica.
Ha la maglietta bagnata perché l ha messa sopra il costume che era bagnato, muove i fianchi e fa dei movimenti molto sensuali, oltre a pensare che è una grandissima stronza penso che farei l amore con lei altre mille volte.
Appoggio la testa allo stipite della porta e incrocio le braccia vorrei andarmene ma resto li imbambolato a guardarla.
Si gira verso di me e mi sorride come niente fosse poi balla con un ragazzo che si era avvicinato, lui le sussurra qualcosa all orecchio e lei ride.
Poi lui l abbraccia e lei ricambia.
Basta è troppo!
Me ne vado!
Salgo velocemente le scale prendo le mie cose esco di casa e salgo in macchina.
Vedo Stella che mi raggiunge.
S: dove vai?
I: basta Stella, stasera hai veramente superato il limite. Non sono un burattino.
S: ma chi lo ha mai pensato? Sei pazzo?
I: non ho voglia di discutere sono stanco.
S: ok, ok ciao.
Chiudo la portiera e me ne vado.
Appena giro l angolo mi metto a piangere, piango di rabbia di nervoso e di dispiacere, cel ho soprattutto con me stesso che ancora una volta non sono riuscito a dirle quello che penso veramente perché mi blocco così perché non riesco a dirle che la storia degli amici non mi sta bene?
Vado a letto senza lavarmi, ancora per stanotte voglio sentire il suo profumo alla vaniglia sulla mia pelle.

Quando mi sveglio e' già pomeriggio e trovo un suo messaggio.
" Mi dispiace che tu sia andato via così, per me è stata una bella serata. Non capisco perché hai dovuto rovinare tutto"
Io?? Io ho rovinato tutto? Non le rispondo nemmeno.
Da Instagram vedo che è al mare e si diverte.
Forse tanto dispiaciuta in fondo non è!
Mi preparo, si riparte, passa a prendermi Piero tra due ore.
Scendo e vado in macchina con lui, oggi non mi va di guidare.
Pie: allora?
I: Pie' ti prego non mi chiedere niente.
Il mio amico mi guarda e capisce che c'è qualcosa che non va quindi non insiste e continua a guidare silenzioso.
Arriviamo all aereoporto dove ci aspetta Gian e tutti gli altri.
Pie: preparati che Gian non accetterà un non mi va di parlarne come risposta.
Sbuffo. Già. Lui vorrà sapere.
Siamo in attesa di imbarcarci e Gian si avvicina a me.
Gian: poeta allora? Che mi racconti?
I: niente.
Gian:ma non avevi una festa ieri sera? Dalle tue occhiaie direi che è andata bene.
Pie: lascialo stare!
I: si lasciami stare non è il momento.
Gian: ma dimmi solo bene o male? Hai messo la x?
I: Gianluca non mi rompere la minchia ti ho detto che non è il momento!!
Grido.
Gian sgrana gli occhi e si infila le cuffiette.
Mi sento una merda, lui non lo merita.
I:scusami Gianluca!
Mi sorride. È così buono.
Gian: non fa niente.
I: no Gian davvero, mi dispiace.
Gian: ok tranquillo amico, non c'è problema.
Mi sento in colpa quindi gli racconto tutto e anche Piero mi ascolta allibito.
Pie: forse non le è piaciuto!!
Lo guardo male, so' bene che non è cosi si vedeva che le piaceva.
Pie: no Igna' scusa, scusa mi è uscita così.
Gian: non fare nulla, deve essere lei a venirti a cercare e chiederti scusa almeno per il suo comportamento poi se lei continua con la storia dell amicizia sarai tu a decidere.
Pie: si ma questo non parla, non le dice che non gli sta bene!
Piero ancora una volta ha ragione, devo parlarci e chiarire so' che l ho detto altre mille volte ma non ci riesco, mi blocco e poi succede qualcosa che mi fa pensare che le cose siano cambiate ma puntualmente torna tutto come prima.

Un altro concerto, amo cantare penso solo alla musica e a cercare di far divertire il pubblico così non penso ai miei problemi, salgo sul palco e stacco la spina.
Canto canzoni d amore e soffro per amore è il colmo.
La realtà è solo una.
Non ho ancora parlato con Stella perché ho troppa paura di perdere anche quello che mi da, ho paura di non vederla più e dover abbandonare ogni speranza di un futuro tra di noi.
Allora canto, canto e non ci penso.
" tu dimmi quando quando dove sono i tuoi occhi e la tua bocca forse in Africa che importa, tu dimmi quando quando dove sono le tue mani ed il tuo naso verso un giorno disperato ma io ho sete ho sete ancora.."

Afferrare una StellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora