Isn't she lovely

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Siamo nel back-stage il concerto a Cervia è appena finito e adesso ci toccano le foto con le fans, io ci tengo a loro ma mi imbarazzo sempre a tutte quelle attenzioni.
P: dai Igna' muoviti prima andiamo prima finiamo.
Ci intratteniamo una mezz ora a godere dell affetto delle volovers poi proprio quando sto per salire in macchina noto una ragazza seduta sui gradini di un palazzo che gioca con il cellulare.
In un attimo di spavalderia mi butto.
I: hey hey e' tardi ma se vuoi l' ultima foto con te la faccio.
X: no grazie.
Non ha nemmeno alzato lo sguardo dal telefono.
Mi avvicino.
I: dai non te la prendere eravate in tante!
Alza lo sguardo dal telefono e noto che ha dei meravigliosi occhi enormi color cioccolato.
X: non sono qui per te carino.
Oh cazz che figura penso, ma rido per mascherare l imbarazzo.
I: ok ok scusami, me ne vado.
X: è una città abitata sai, non esiste solo il Volo, sto' aspettando un amica.
È bellissima sono folgorato.
Chissà se mai la rivedrò.
Beh io ci provo.
I: per farmi perdonare invito te e la tua amica a bere qualcosa con me e i miei amici!
X: diciamo che se mi va ti raggiungo, in che hotel state?
Mi ha spiazzato.
I: Savoy
X: ok! A dopo, forse.
Si alza e fa per andarsene.
I: dimmi almeno come ti chiami!!
Si volta mi sorride e credo di essermi innamorato di lei in quell istante.
X: Stella, mi chiamo Stella, ed evita qualsiasi tipo di squallida battuta prevedibile ti sia venuta in mente.
Mi mordo la lingua in effetti stavo per dirne una delle mie.
Affascinante questa Stella, speriamo venga all hotel almeno per parlarci un po'.
Ovviamente non si è presentata ma credo di poter sopravvivere, anche se ho pensato molto a lei, al suo sguardo al suo sorriso.
C'è qualcosa in lei che mi intriga.

La mattina seguente sto' uscendo dal retro dell hotel per tornare a casa con Piero e Gian e me la trovo li appoggiata alla mia macchina che mi fissa.
Ho un tuffo al cuore non mi aspettavo di rivederla.
S: che prevedibili le vostre fans, non pensano che forse per evitarle uscite dal retro?
I: ma non è per evitarle è per fare più in fretta.
Gian: e questa chi è?
Sto' per fare le presentazioni ma lei mi precede.
S: questa si chiama Stella e il tuo amico mi ha importunata ieri sera scambiandomi per una vostra fans.
Gian: scusalo e' un maleducato.
Si avvicina e le bacia la mano.
Odio Gian quando fa' così.
S: deduco che tu sia Gianluca, il cascamorto.
Ridiamo tutti, ride anche Gian per fortuna.
P: e io sono Piero l'unico serio del gruppo.
S: quello che si è rifatto le orecchie.
Ridiamo ancora.
Per non essere una nostra fans ne sa di cose eh.
P: simpatica la tua amica eh Igna' noi andiamo avanti va. Tanto tu hai la tua macchina, ci vediamo a Bologna.
Gian: ciao Stella è stato un piacere.
Lei gli sorride e saluta anche Piero con la mano. Poi urla.
S: non sono una sua amica!!
Siamo da soli e mi sento stranamente imbarazzato.
S: senti cantante me lo dai un passaggio? Abito vicino Bologna ma ho perso il treno e mi scoccia aspettare due ore.
I: non cel hai la macchina?
S: si ma sono venuta in treno!
I: sei maggiorenne almeno.
Ride.
S: mi lusinghi. Ma si' è già da un bel po'.
È bellissima ed ho voglia di spettinarle quella frangetta perfetta.
S: alloraaaaaa si o no?
Non so' perché ma dico di sì.
Saliamo in macchina e butta la sua borsa sul sedile posteriore.
S: uff immagino che non si possa fumare su questa macchina puzza di nuovo.
Che sfacciata.
I: immagini bene.
S: posso guidare?
I: ma non ti conosco neppure.
S: che palleeeee oh sciogliti hai vent anni.
Mi intriga, mi intriga e mi infastidisce.
I: tu quanti anni hai?
S: ahhhhh ma allora è vero che sei un maleducato!!
Alzo gli occhi al cielo.
S: la musica almeno si può sentire?
Accendo la radio.
S: ah no non ti azzardare a mettere una lagna del volo. Il dj lo faccio io.
Prende i miei cd e li guarda perplessa, li scarta quasi tutti. Poi ne prende uno in mano e mi fissa.
S: nooooooooooo Stevie Wonder!!! Lo adoro!!! Mi sorprendi.
Rido, almeno una cosa in comune cel abbiamo.
Mette il cd nel lettore ed inizia "Isn't she lovely"
Dopo neanche trenta secondi di canzone inizia a cantare anche lei, canta e balla.
È troppo divertente c'è una sconosciuta nella mia macchina che canta e si agita, la guardo divertito.
S: dai sei un cantante cavolo canta anche tu!!
Faccio cenno di no con la testa.
S: dai Ignazioooooo cantaaaaaaa.
È la prima volta che mi chiama per nome.
Prende la mia mano e fa muovere anche me a ritmo di musica.
Alla fine mi convinco e canto anche io.
Canto, cantiamo insieme è divertente ed anche se lei canta veramente male mi sto' divertendo tantissimo.
I: però non è giusto tu sai molte cose di me io di te non so nulla.
S: ovvio voi siete ovunque uno sa le cose anche se non vuole saperle, io sono anonima e tale voglio restare se volevo spiattellare i cavoli miei facevo anche io la cantante! No!
I: tu? La cantante??? Meglio di no va!
Mi guarda imbronciata.
S: come osi tenorino dei miei stivali?
Poi scoppia a ridere e mi da un bacio sulla guancia.
È un po' pazza si ma mi piace, mi mette a mio agio, mi diverte e poi è bellissima.
Il tragitto è abbastanza breve e la lascio fuori da un palazzo molto elegante.
I: allora ciao!
S: ciao carino grazie del passaggio.
Sta' per scendere ma la blocco.
I: non mi dici niente di te?
S: mi chiamo Stella ho 22 anni vivo qua con la mia coinquilina Veronica e studio all università a Bologna. Ti basta?
I: diciamo di si dai.
Mi stampa un bacio sulla guancia.
S: ciao.
I: beh ma?
S: che ti aspettavi che ti chiedessi l autografo? Dovresti chiederlo tu a me dopo il concerto che ti ho fatto.
Scende dall auto fa il giro e mi bussa sul finestrino, lo abbasso.
S: sei carino, sei dolce, sei meglio di come sembri.
Sto per risponderle che anche lei è carina anzi bellissima e che è divertente e affascinante ma non me ne dà il tempo perché sparisce dietro al portone.

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