Non merito neanche un titolo.

Capitolo terzo

Da giovani si pensa alla morte come a qualcosa di abbastanza lontano da noi, così pieni di voglia di vivere, di cambiare il mondo..
Però se ci si riflette, chiunque di noi potrebbe morire da un momento all'altro, non si può sapere mai.
E allora perché continuare a essere così cattivi con chi abbiamo intorno? Perché continuare a fare i VIP solo perché il telefono che abbiamo in tasca costa settecento euro? Perché dare tutto per scontato e considerare che tutto ci è dovuto?
E se quel ragazzino che prendiamo in giro ogni giorno, domani non ci fosse più? Se quel vecchio amico che ora diciamo di odiare, domani smettesse di respirare? Avete mai pensato a come vi sentireste se davvero una di quelle persone a cui mandate gli accidenti davvero non ci fosse più?

Ma va bene, non pensiamoci, manteniamo l'orgoglio, coltiviamo l'odio. Ché tanto c'hanno insegnato così. Ché tanto è meglio dare un calcio a chi ha bisogno piuttosto che dare una mano. È meglio lasciare solo chi è già solo, invece di fargli compagnia. È meglio chiudersi nel proprio pensiero, piuttosto che migliorare.

Datemi della pessimista, moralista e quel che volete. Forse avete ragione, forse non è normale che all'una e mezza di notte io scriva una cosa del genere, ma non riesco a dormire stanotte.