Di volti angelici e visioni paradisiache

1.6K 101 5
                                    

Dopo il lauto pranzo, il principe decise di concedersi un po' di relax.

-Non mi scocciare Kakaroth... E guai a te se osi disturbarmi- aveva detto. Poi si era lasciato cadere sul divano, sprofondando nel mondo dei sogni... e che sogni.
Goku ci era rimasto un po' male: avrebbe voluto chiacchierare ancora un po' con l'amico. Mogio mogio, andò a sdraiarsi anche lui su un divano e cercò di prendere sonno, ovviamente invano. Il panorama che si mostrava davanti a lui era troppo bello: Vegeta dormiva beato, con le braccia conserte e un'aria serena sul volto. Era una visione paradisiaca. Da tempo, ormai, si era accorto di provare qualcosa per Vegeta, ma non aveva ancora compreso cosa fosse quel sentimento che gli riempiva il cuore. Avendo rinunciato all'idea di dormire, il ragazzo dai capelli a palma si alzò. Fece per prendere un bicchiere d'acqua, ma il suo sguardo fu nuovamente catturato dal corpo del principe: muscoli rilassati, avvolti nel tessuto blu di una tuta molto aderente. Troppo aderente. Riusciva a distinguere ogni singola parte di quel corpo statuario. Troppo intento a guardare altrove, Goku rovesciò l'intera bottiglia e il liquido trasparente inzuppò il tappeto.
<< Oh mamma! E ora che faccio? Spero solo che non si sia svegliato! >>.
Per sua fortuna, Vegeta dormiva ancora profondamente. In punta di piedi portò il tappeto in giardino e lo stese sul prato, sotto il tepore del sole. Poi rientrò in casa.
Vegeta, intanto, sognava, ignaro di quello che sarebbe accaduto. Era troppo preso dai suoi pensieri per accorgersi di ciò che succedeva intorno a lui. Tuttavia, anche quello che stava succedendo dentro di lui era...insolito. Si era scoperto a sognare un ragazzo moro, dagli occhi d'ebano e con un sorriso smagliante sul volto. Ma il giovane non si limitava a sorridergli: lo prese per mano, poi avvicinò il suo corpo a quello di lui e poi.... Il vuoto. Vegeta aprì gli occhi di scatto e rimase stupito da ciò che gli si parò dinnanzi: Goku era lì, a due centimetri dalle sue labbra e lo fissava. Ma non con il suo solito sguardo da ebete: aveva qualcosa di diverso, di... dolce.
Un sonoro "crack" ruppe il silenzio e poi un urlo (leggermente effemminato). Goku si teneva il naso sanguinante, guardando stupito il colpevole.
-Smettila di frignare, idiota!- ordinò Vegeta.
-Perché l'hai fatto?- chiese fra un singhiozzo e l'altro.
-Ti avevo detto di non disturbarmi-.
Gli occhi di Goku si inumidirono visibilmente, finché una lacrima non gli rigò il viso, facendosi spazio tra le scie di sangue.
-VA AL DIAVOLO!- urlò, chiudendosi in camera e sbattendo violentemente la porta.
<< Dannazione. >>.

MaybeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora