Di sentimenti incompresi e amori fraintesi

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Vegeta si trovava ancora con le spalle al muro, cercando di ritrovare la calma persa poco prima. Regolarizzò il suo respiro e provò a rallentare i veloci battiti del suo cuore. Era rimasto molto sorpreso per ben due motivi: perché Goku aveva agito in quel modo? Ma soprattutto, perché gli aveva fatto quell'effetto?

Per quanto fosse sveglio e intelligente, il principe non riusciva a comprendere ancora i suoi sentimenti. O, semplicemente, non riusciva ad accettarli. Si ricordò della promessa che aveva fatto a sé stesso quella mattina, quando aveva visto Goku disteso sul pavimento privo di sensi: non sarebbe più stato così odioso nei suoi confronti. Ripensando a quel momento, quasi si sentì opprimere dalla sensazione di malessere di qualche ora prima: si era davvero preoccupato. Adesso, però, non sapeva cosa fare. Avrebbe potuto andare in soggiorno e fare come se niente fosse o, in alternativa, comportarsi diversamente, magari continuando il loro discorso di prima, dandogliela vinta. Ma non gli avrebbe mai dato questa soddisfazione. Così, si avviò in soggiorno soddisfatto della sua scelta.

Lì, il giovane sayan dai capelli a palma sedeva sul divano, intento a ... cosa stava facendo?

Era seduto con il computer portatile sulle gambe, digitando chissà cosa. Sembrava molto concentrato in quello che faceva. Vegeta, dal canto suo, si sedette sul divano opposto, proprio di fronte a lui. Cominciò a leggere un libro con finta indifferenza, lanciando di tanto in tanto un'occhiata al ragazzo che aveva davanti. Era davvero bello, specialmente con quell'espressione seriosa e concentrata. All'improvviso, dopo tanto silenzio e immobilità, Goku gettò uno sguardo all'orologio appeso al muro e, alzandosi in fretta e furia, inciampando nel cavo dell'alimentazione del pc, biascicò un "devo prepararmi" . All'inizio Vegeta faticò a capire la fretta dell'amico, ma poi, avendo anch'egli preso coscienza dell'orario, si ricordò che Goku sarebbe dovuto andare a firmare il contratto per il divorzio a casa sua quella sera. Si alzò quasi automaticamente, allo scopo di seguirlo, ma prima di andare da lui, sbirciò sullo schermo del computer. La scritta diceva "come avere sicurezza in sé stessi" e ancora, in un'altra scheda, "come dichiararsi". Approfondì la ricerca scorrendo la pagina web verso il basso e trovò un documento con titolo "doc-divorzio". Fu tentato di aprirlo, ma sentì dei passi pesanti farsi strada nel corridoio e si allontanò subito dalla sua posizione.

-Vege, io esco- lo avvertì.

-Ah, sì giusto- Vegeta non sapeva cosa dire- Vuoi che ti accompagni?- aggiunse, poi.

Subito avvampò, essendosi reso conto di ciò che aveva detto.

-No, è una cosa che devo fare da solo- rispose l'altro, freddo.

-Capisco.

Vegeta si maledì mentalmente.

<<Ma cosa dico?! Certo che deve sbrigarsela da solo!>>

-Dì a Bulma che sarò di ritorno per cena.

Poi uscì di casa, sbattendo la porta.

D'un tratto il silenzio. La casa sembrava così vuota all'improvviso. Era come se senza Goku la casa avesse perso vitalità.

<<Cosa mi sta succedendo? Perché faccio certi pensieri sdolcinati? Tutta colpa di questi terrestri: mi hanno cambiato, fin troppo...Però, quasi quasi, in effetti...a dirla tutta, non ci sto poi così male con loro. Specialmente con Kakaroth...Ahhh, ma guardatemi, sembro una checca isterica! Ah, se mi vedesse mio padre...>>.

-Vegeta! Mi ascolti?!

La voce soave della turchina interruppe i pensieri del principe.

-Cosa, che c'è?- chiese, seccato.

-Te l'ho chiesto tre volte, dov'è Goku?

Al sol sentire quel nome, freddi ma piacevoli brividi percorsero la sua schiena mentre immagini di quello che era successo poco prima gli si stamparono in mente.

-Ah, Goku! È andato a casa per firmare i documenti del divorzio; è uscito circa un quarto d'ora fa. Ha detto che tornerà per cena.

-Okay, d'accordo. Speriamo vada tutto bene.

-Perché non dovrebbe?

A volte Vegeta sembrava un bambino. Non essendo abituato alle "usanze terrestri", come le chiamava lui, non riusciva a comprendere a pieno i comportamenti delle persone nel quotidiano. Ed era Bulma che, pazientemente, doveva spiegargli tutto; ma, alla fin fine, le piaceva. Le era sempre piaciuto questo lato di Vegeta: fiero e intelligente, ma al contempo ingenuo. Spesso però, in quei momenti, quando erano soli a casa, aleggiava una sorta di imbarazzo nell'aria. Non era sicura che il principe riuscisse a coglierlo, ma lei lo sentiva eccome. Dopo anni passati insieme, legati da un vincolo sacro come quello del matrimonio, si ritrovavano a convivere senza alcun legame amoroso. Avevano un figlio, certo, ma questo non bastava a creare quel sentimento di famiglia, di unione che Bulma aveva tanto bramato nel corso degli anni. Cos'erano loro due? Amici? Coinquilini? Non lo sapeva. Ma dopotutto, a lei bastava essere parte della sua vita.

-Vedi Vegeta- cominciò Bulma- A volte le separazioni non sono del tutto pacifiche e conoscendo Chichi, anche se ieri ti è sembrata calma, non credo che la prenderà molto bene.

-Ieri non era affatto calma. Hai visto Kakaroth che reazione ha avuto- costatò lui, acido.

Il ricordo di quella sera lo trafisse come una lama affilata: non avrebbe mai voluto vederlo piangere, non di nuovo.

-Goku l'ha presa male perché è un ragazzo sensibile. Non ha mai voluto far soffrire nessuno e l'altra sera, vedendo Chichi in quel modo, non ha potuto far altro che sentirsi in colpa.

-Ma in colpa per cosa?!- esclamò Vegeta, forse con troppo entusiasmo.

-Bah, io proprio non capisco- disse poi, ricomponendosi.

-Ecco, quando si tiene davvero ad una persona, anche il solo vederla triste rende triste anche te. Dopo aver vissuto a lungo insieme, l'una diventa lo specchio dell'altra ed entrambe si comprendono a vicenda: questo è il vero amore. Anche se credo che il loro non lo sia mai stato...Purtroppo Chichi non è mai riuscita a capire fino in fondo i sentimenti di Goku- concluse la turchina con gli occhi lucidi.

-E tu? Li hai mai capiti?- chiese, invece, sempre più incuriosito Vegeta.

<<Che sia Bulma la persona che gli piace? Sono amici da una vita e ne hanno passate tante insieme...Magari è lei, magari io non sono nulla e magari sto solo sognando ad occhi aperti.>>

-Beh sì, in un certo senso noi due ci capiamo al volo, abbiamo una sorta di complicità.

Ripensando a tutte le avventure che avevano passato insieme e a tutti gli ostacoli che avevano superato con la loro amicizia, a Bulma spuntò un sorriso. Sorriso che Vegeta fraintese.

-Capisco- disse, infatti, con voce spenta.

-Vado a fare una doccia- aggiunse, poi, alzandosi.



☯Spazio di Clo☯

Heilà! Delusioni d'amore per il nostro Vege (ma non per molto eheheh) 

Tranquilli, non shipperò mai Bulma e Goku, loro sono la mia brotp, ma niente di più. Mi piaceva il fatto che Vegeta fraintendesse ;) 

Chissà cosa farà adesso :)) E Goku? Come sarà andata la serata in casa Son? 

Lo scopriremo nella prossima puntata!

"What's my destiny, Dragon Ball... "



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