Capitolo 50°

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Grace's pov

Non sapevo che fare.
Se ben avevo capito, Harry aveva fatto una scomessa, ma con chi? E perchè?
La testa mi stava andando a fuoco, avevo mille pensieri per essa e un mal di testa a troce.

«Ehi Grace ti sei persa?»

«Uhm no.» uscii dal corridoio.

Si avvicinó a me, mettendo un braccio dietro la mia schiena e tirandomi sempre piú a sè. Decisi così di respingerlo e inventarmi qualche bugia.

«Ehm, oddio, Devo andare da Valery Come è tardi, mi ucciderá!»

«Per fare cosa?» avvicinó le labbra alle mie e feci così un passo indietro.

«Per un compito, C-ciao!» afferrai la maniglia, la tirai ed uscii correndo.

Non so che cosa mi stesse succedendo, ma avevo lo stomaco sottosopra e aver Harry così vicino a me, il mio primo ragazzo, mi mandava in tilt, perchè lo amavo, l'ho sempre amato con tutta me stessa, ma a quanto pare lui non ha mai ricambiato.

Quanto sono stronzi i ragazzi, ti accarezzano e poi ti buttano via. Ti usano per i loro stupidi e incalmabili sfizi e poi quando piú non gli servi, ti gettano via.

Apro la porta della stanza una volta superate le scale, entro, mi tolgo le scarpe e mi butto sul letto a fissare il soffitto.
Chiudo gli occhi, e il mal di testa peggiora, penso che devo tranquillizzarmi, ma è piú facile a dirsi che a farsi.
Tiro così un grosso sospiro, mi metto un cuscino in faccia, scaccio via tutti i pensieri, e mi addormento.

***

Al risveglio poi fissai il soffitto per un po' e pensai a tutto quello che mi stava succedendo: perchè Harry mi vuole cosi' male? Io l'ho amato quando eravamo insieme, in quella relazione ho messo tutta me stessa, e lui mi ha tradita, e ora cosa fa? Scommette per portarmi a letto, mi chiedo se quel ragazzo ha un cuore.
Non gli ho mai fatto niente di male, ne a lui ne a Zayn e nemmeno a Louis..
Meglio non pensarci vah.

Sospirai e guardai l'ora.

«Merda! Devo andare dai miei!»

Mi alzai e andai a farmi una doccia.

Mi vestii velocemente, mi asciugai i capelli, presi la borsa e uscii di corsa.

***
Dopo una lunga camminata arrivo e suono; no, non sono così stupida, so benissimo che esistono i bus, ma oggi non ne è passato nessuno.

Mi aprì mia madre e l'abbracciai.

«Amoree.»

«Mamma.»

«Entra entra.»

Mi fece spazio ed entrai, andai a salutare mio padre e mi sedetti sul divano.

«Ehiii fratelloo.» lo abbracciai.

«Sorellina.» mi strinse forte.

«Allora di cosa volete parlarci?» li guardai.

«Allora, l'azienda per cui lavoriamo ha chiuso le porte.» dice mio padre.

«cioè?» chiede Niall.

«È andata in fallimento, quindi dobbiamo tornare a Londra e cercare un lavoro lí.»

«Ma siete seri!? Ceh prima ci fate lasciare tutto e ci portate a New York e ora che ci siamo ambientati e tutto, volete riportarci a Londra!? Ma io non so.» mi alzai e gesticolai.

«Tesoro, hai ragione ma io e tuo padre faremo il possibile per pagarvi il college, se volete potete continuare qui.»

«Oh si certo, cosi' mi sentirei pure un peso.
Vabbeh, fate come volete, tanto la mia opinione non conta più niente.»

«Non è cosi'.»

«Si mamma, lo è.
Ah, domani non cio' voglia di andare al college mi fermo qui e non m'importa di quello che dite.»

Camminai sbattendo i talloni come abitualmente faccio quando sono arrabbiata fini alla camera, mi tolsi le scarpe e mi buttai sul letto.

Sospirai e poco dopo mi addormentai.

•continua•

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