Capitolo 27°

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Louis's pov

Mi sedetti a cavalcioni sopra quel corpo fragile e continuai a baciarla con foga.

Gli presi la maglietta, la sfilai, dopo di chè posai le mie labbra sul suo collo e gli feci un succhiotto.

Era talmente spaventata che iniziò a piangere.

«Perchè piangi?»

«N-Non sono affari tuoi.» balbettó.

La campanella iniziò a suonare, accipicchia, non volevo proprio lasciarla andare, ma dovetti.

Mi alzai e aprii piano la porta, controllai che non ci fosse nessuno e andai verso la mia classe.

Grace's pov

Mi misi la maglietta e andai di corsa in classe.

Mentre camminavo nel corridoio le lacrime mi rigavano il viso.

Entrai in classe e mi misi vicino a Emily.

«Grace? Che faccia! che succede?» mi chiese la bionda vicino a me.

«Niente tranquilla.» risposi sforzando un sorriso.

Scacciai quelle lacrime e 'seguii' la lezione.

«Dai Grace, ti conosco è successo qualcosa. »

«Dopo parliamo, non ora.»

«Okay okay.»

*****

La campanella suonò e presi Emily dal polso portandola fuori scuola.

«Allora??»

«Louis.» mi morsi il labbro per non piangere.

«Ti ha fatto qualcosa?»

«Mi ha chiuso nello sgabuzzino e ha iniziato a baciarmi.. Dopo mi ha sfilato la maglietta e ha iniziato a baciarmi il collo.»

«Ma che lurido bastardo! Lo castro ti giuro.»

«Calma..»

Guarda tra la folla fin quando vidi Zayn in lontananza che mi guardava -anche lui era appena uscito da scuola-.

Buttai lo zaino per terra e corsi nella sua direzione.

Lo abbracciai forte e iniziai a piangere silenziosamente.

«Piccola che succede?» chiese.

«Niente.. Tranquillo.»

«Come niente?

Stai piangendo.»

Non volevo parlare con Zayn.. Avevo paura della sua reazione.

Sarebbe stato capace di picchiarlo e sinceramente non avrei voluto.

«No è che ho visto un film tristissimo e sai com'è sono molto sensibile.» accennai un sorriso.

Sorrise appena: «Che piccolina.» mi accarezzó le guancie.

Lo salutai con un bacio sulla guancia e camminai verso un bar vicino alla scuola con la mia migliore amica.

Ci prendemmo un panino e lo mangiammo mentre camminammo per la città.

Oggi era una bella giornata, c'era il sole, una cosa molto rara qui a Londra.

Gli uccellini fischiettavano; io amavo quella "musichetta" mi ricordava l'infazia in qualche modo.

«Allora che hai intenzione di fare?» disse lei addentando il panino.

«Cosa?»

«Louis.. Zayn..» disse lei.

«Oh, non so.

Amo tanto Lou, ma quando sto con Zayn, sinceramente non ci penso troppo..» dissi mangiando.

«Mh.» deglutì lei. «Secondo me dovresti provarci, se lo meriterebbe Tom.» finì la frase impegnata piú a mangiare che a parlare.

«Ci penseró.» annuii finendo il panino.

Lei non sapeva ancora dei segni sui miei polsi, ma meglio così, non avrebbe dovuto assolutamente vederli.

Avrei temuto che poi non avrebbe piú voluto parlarmi e non potevo sopportarlo.

«Ciao tesoro, ci vediamo domani okay? Oggi devo uscire con mia sorella a fare una commissione per mamma e papà.» mi scoccó un bacio sulla guancia.

«Va bene, a domani, ti voglio bene.» sorrisi e ricambiai.

«Anche io, ciao ciao.»

Feci ancora un paio di metri e arrivai pure io davanti a casa, aprii la porta entrando e buttando lo zaino a terra.

Chiusi la porta con un calcio e urlai:

«Sono a casa!»

«Eccola la mia spacca balle!» urló mio fratello dal piano di sopra.

«Sisi ti amo anche io tranquillo non temere.» ridacchiai.

Salii le scale e andai in camera mia, presi il mio vecchio diario da un cassetto e lo aprii; ormai non ci scrivevo da un sacco di tempo, credo che avrebbe potuto farmi bene.

Aprii il diario, presi una penna, mi sedetti sulla scrivania e iniziai a scrivere:

"Caro diario,
sì, lo so che non scrivo da tanto, mi ero completamente scordata di te!
Devo raccontarti tante cose!
Ho rincontrato quel ragazzo di qualche anno fa, quello della discoteca, fa la mia stessa scuola, è un bastardo.
Usa le ragazze come sfizio senza rimorsi o dispiacere.
É bello, bello come il sole peró..
Mi chiedo come un ragazzo con un sorriso così dolce, occhi sorridenti sia così.
Ma c'è un'altra cosa: riesco a capire perfettamente dai suoi occhi che la sua vita non è uno spasso, c'è un briciolo di malinconia, e io so che non è, o non vorrebbe essere la persona che è ora.
Lo capisco, io lo vorrei aiutare.
Ma quando lo vedo mi si attorciglia tutto lo stomaco e esce fuori tutto l'odio che provo per lui.
Mi tratta male senza motivo, senza un motivo valido.
E forse si diverte anche..
Ora ti lascio, a presto caro diario!
-Grace."

continua•

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