CAPITOLO 1

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Un mese è proprio una strana cosa, che ti sconvolge la vita all'improvviso, proprio quando meno te lo aspetti,per me Settembre e stato tutto questo.
Mi chiamo Laverne, ed ora vi racconterò la mia storia.

La giornata era incominciata proprio come tutte le altre, mi ero svegliata presto per recarmi al lavoro, un bar nel quartiere Cinecittá a Roma, ogni tanto vedevo passare qualche personaggio famoso, ma a me non interessava, anzi, ero molto indifferente nei confronti loro, a differenza della mia collega Marta, mia coetanea che sognava di diventare famosa, forse questa e l'unica cosa in comune che avevamo, inclusa la giovane etá.
Io sono una ragazza italiana di 22 anni. Amo molto la mia cittá;Roma, la cittá in cui sono nata e cresciuta. La mia adolescenza e stata piuttosto movimentata, trascorsa tra una casa famiglia e un'altra, ma almeno sono stata fortunata ad avere un'infanzia felice. Per questo che ora voglio cambiare il mio destino, quel destino che sogno da sempre e che da sempre mi e stato negato.

Erano le 9.00 e Marta non fá in tempo ad entrare nel bar e raggiungendomi dietro al bancone, dove in quel momento stavo preparando un cappuccino, mi fa notare con un filo di voce per non farsi sentire, la presenza di un famoso regista di fiction, lei mi disse nome e cognome, ma io continuai a non capire, ma quando mi disse svariate fiction iniziai a capire, ma la mia indifferenza non cambiò.
Quando lo vidi meglio notai che stava leggendo un giornale sportivo; quando gli posai il cappuccino e il cornetto sul tavolo lui alzò lo sguardo per ringraziarmi, io ricambio con un sorriso ancora un pó assonnato.
Quando ritornai verso il bancone Marta,che non si fa mai sfuggire niente, mi fece notare che il regista continuava a fissarmi, ma a me non importò nulla, ormai ero abituata alle persone che mi fissavano.
Quando quel regista finì la sua colazione si alzó e andó alla cassa per pagare, quando Marta chiuse lo sportelletto della cassa lui la chiamò e gli chiese: "Scusami, mi potresti chiamare un'attimo la ragazza che mi ha servito prima per favore?" Lei annuí e venì verso di me dicendomi all'orecchio: "Lavi c'é qualcuno che ti vuole" e in quel momento indicò il regista con lo sguardo e un cenno con la testa, io capii subito, e andai verso di lui che in quel momento tirò fuori dei fogli ben messi.
"La mia amica mi ha detto che lei mi voleva, mi dica tutto" gli dissi incerta, lui porgendomi quei fogli mi disse: "Sarò breve, anche perchè vado di fretta; sto girando una nuova serie televisiva, e te saresti perfetta per fare la protagonista, spero molto che riceverò una risposta positiva, anche perchè saresti perfetta per quel ruolo", molto sorpresa afferrai il copione e gli risposi: "Va bene allora ci penserò sù" lui mi disse porgendomi il suo bigliettino da visita: "Va bene,ma per stasera fammi sapere,che per domani devo avere una protagonista" lui se ne andó subito, e in quel momento Marta mi raggiunse e mi chiese molto emozionata,di sicuro molto piu di me: "Ma che fai così? Quando ti decidi a chiamarlo?! Se fossi in te non aspetterei più di un'altro minuto ancora!" Io gli risposi, vedendo che il bar iniziava ad affollarsi: "Lo chiamerò durante la pausa pranzo, non ora".
Quando giunse mezzogiorno mi affrettai ad andare a prendere il telefono nella borsa, quando lo presi tirai fuori il bigliettino da visita dalla tasca e composi il numero.
Quando agganciai Marta molto curiosa mi domandò: "Allora? ,che vi siete detti?" All'inizio feci la misteriosa, poi gli dissi: "Da domani sarò assente qua al bar, inizierò a girare il film" Marta mi abbracciò molto fortemente, e disse: "Allora stasera si beve, tocca festeggiare tesoro mio!" .

Quando giunse la sera Laverne fù pronta per passare una notte folle insieme a Marta e specialmente alla migliore amica Consuelo.
Proprio in quel momento Marta passó a prendere le 2 ragazze, che salirono subito in macchina della loro amica, le 3 andarono subito nel primo pub aperto,iniziando a bere come se non ci fosse un domani, Laverne non badò che il giorno dopo si doveva svegliare presto, ma in quel momento aveva proprio bisogno di bere.
Laverne, Consuelo e Marta fecero le ore piccole, e quando furono le 4.30 della mattina decisero di andare a dormire, anche se loro non avevano per niente sonno.

INCANTESIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora