CAPITOLO 6

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Quando furono le 8.00 stranamente ero giá sveglia, quella notte avevo dormito veramente poco, ripensavo a quel bacio che ci era stato; facendomi le mie solite fantasie mentali.
Quando scesi di sotto nella sala da pranzo, dove in quel momento era allestita la colazione, vidi Gabriel che stava con Adua e stavano mangiando, io e lui ci continuammo a scambiare degli sguardi, ma stavolta non erano sguardi di intesa, ma di agitazione, la tensione che ci stava si potè tagliare con una coltello.
Quando presi i miei soliti cornetto al cioccolato e tè alla pesca andai nel mio tavolo, come sempre stavo da sola, ma intanto continuavo a guardare Gabriel; poi ad un tratto mi venne un'idea.

Mi alzai dal tavolo e andai verso Adua, molto tranquillamente, quando gli fui dietro gli feci un piccolo colpetto sulla spalla , quando lei si girò di scatto e mi vide mi chiese cosa volevo da lei, ed io con tutta la calma del mondo gli dissi che dovevo parlargli in privati, lei esitò un'attimo, ma poi si alzò e andammo nel divano nella all.
"Allora di cosa mi vuoi parlare?" Mi domandó lei visibilmente urtata, ed io gli dissi :"Ti volevo chiedere scusa del mio comportamento dell'altra sera, volevo mettere in chiaro che non ho niente contro di te, è solo che quel giorno avevo un pò la luna storta"...il mio piano sembrava funzionare...poi per essere più sicura gli porsi la mano e gli disse :"Allora, pace fatta?" Lei guardò un'attimo la mia mano, ma poi sorridendomi mi diede la sua e disse :"Ok daccordo, allora scordiamoci quello che è successo e ripartiamo da qua" io l'abbracciai e gli dissi :"Ma certo, eppoi dai, abbiamo la stessa etá, se non ci capiamo noi?!" Lei mi sorrise prendendomi il braccio ritornammo verso il suo tavolo, quando lei si mise seduta mi chiese se volevo unirmi al loro tavolo quando si mangiava, io ovviamente accettai, quindi presi la mia colazione e andai da loro; inutile dire che Gabriel mi guardò perplesso, era come se volesse scoprire cosa avessi in mente, ma io feci finta di nulla e continuai a ridere e scherzare con Adua.

Ormai il mio piano era iniziato!

Quando stavamo per recarci verso il set chiesi ad Adua se gli andava di venire con noi, così durante la pausa pranzo saremo state insieme, lei accettò e una volta salite in macchina partimmo.
Quel giorno lei aveva un vestitino molto leggere, che gli arrivò alle ginocchia, e quando ci fù la pausa pranzo, che lei stava davanti a me a fare la fila per il buffet io iniziai a fissare l'orlo del vestito, e pensai intensamente alla frase "Wingardium Leviosa" ,e il risultato fù spettacolare, il vestito iniziò ad alzarsi e lei rimase in mutande, e più cercava di abbassarselo e più gli si alzava, io cercai di trattenere le mie risate, e dopo 7 minuti buoni la feci finita, anche perchè in quel momento stava andando via di corsa e non ci stava più gusto.
Io da "brava amica" la raggiunsi e mettendogli una mano sulla spalla gli chiesi cosa avesse da piangere, lei mi disse che era del fatto della gonna, che si era messa in ridicolo davanti a tutti, ma io la rassicurai dicendogli che sará stato una folata di vento, per fortuna mi credette subito; allora ritornammo verso il buffet, facendo finta che non fosse successo nulla.

Quando ebbi finito di fare le riprese ritornammo in albergo, Adua mi chiese se andavo con loro in camera, ma rifiutai visto che mi dovevo preparare per cena, quando mi trovai nel corridoio per andare in camera mia vidi Gabriel che mi aspettò davanti alla porta, non sò perchè ma iniziavo ad avere paura, quando gli fui davanti mi chiese subito con prepotenza :"Laverne cosa cazzo hai in mente? " io gli risposi ironicamente :"Ciao Gabriel anche per me e un piacere vederti!" Ma lui rimase impassibile e vedendo che non rispondeva continuai dicendo :"Ok daccordo, se la vuoi sapere tutta mi sono pentita di aver risposto male alla tua ragazza, e chiedergli scusa mi sembrava il minimo, e visto che mi sembra una ragazza apposto allora ci tenevo a farci amicizia; tutto qua" lui si rilassò e mi disse :"Allora non hai niente in mente" io rassicurandolo gli misi una mano sul braccio e gli dissi cercando di sembrare il più sincera possibile :"Ovvio che no, perchè dovrei fargli del male? Non avrebbe senso. Amici come prima?" Lui mi sorrise, mi abbracciò e mi disse :"Ovvio che sì, però ti prego, non dirgli niente del nostro bacio di ieri sera, ci soffrirebbe molto" io lo guardai e lo rassicurai dicendogli che non sarebbe uscito niente dalla mia bocca, lui mi ringraziò e per spostarmi una ciocca di capelli mi accarezzò il viso, avevo i brividi in quel momento; poi mi staccai e entrando in camera gli dissi :"Ora è meglio che vai, ci vediamo a cena" lui mi diede un'ultimo abbraccio, e quando si staccò e andò via mi salutò facendo il sorriso più sexy che avessi mai visto.

Quando fui pronta uscì dalla camera, e proprio in quel momento vidi Giulio e mi seguì, pure lui diretto verso l'ascensore; quando aspettammo il suo arrivo mi domandò perchè non gli avevo più parlato, e del perché quella sera ero andata via piangendo, io gli risposi semplicemente che ero un pó strana quei giorni, ovviamente il vero motivo non mi andava di dirglielo.
Quando le porte si aprirono noi 2 entrammo, e neanche il tempo di premere il pulsante del piano terra, e del far richiudere le porte, che Giulio mi saltò subito addosso, iniziando a baciarmi e a palparmi il culo "ammazza lo credevo più romantico" pensai; ma quando arrivammo al terzo piano le porte si riaprirono, lui si staccó immediatamente, e proprio in quel momento salirono Gabriel e Adua, lei mi guardò divertita, avendo capito quello che stava succedendo prima, mentre Gabriel mi guardò con un filo di gelosia, ed era proprio quello che volevo ottenere.
Quando uscivamo Adua teneva la mano di Gabriel, mentre io tenevo il braccio di Giulio.

INCANTESIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora