Ormai furono passati molti mesi da quel maledetto giorno che entrai in coma, e in questo tempo continuai a sentire voci e rumori, ma io ancora non riuscivo a muovermi.
Gabriel stava sempre al mio fianco, continuava a parlarmi; mi disse che la fiction la avevano iniziata a trasmettere in prima serata, che fù vista da molti italiani, in poche parole ebbe successo.
Dopo qualche minuto ricevette una chiamata, era Adua che gli disse molto incazzata di scegliere fra me e lei, lui dopo qualche minuto di silenzio gli disse che sceglieva me, questo era il giorno più bello della mia vita, ma io ancora non riuscivo a dargli un segno di vita, poi finalmente riuscì ad aprire gli occhi, ma lui non mi poteva vedere perchè stava ancora verso la finestra, ma la luce era troppo forte, infatti richiusigli occhi.
Finita la chiamata lui venne verso di me, si mise seduto sullo sgabello e come di sua abitudine mi afferrò la mano, da quá provai a stringergliela, e per fortuna riuscì a muovere qualche muscolo, lui se ne accorse subito infatti si avvicinò a me e mi farfugliò qualcosa che non riuscì a capire, girai la testa verso di lui e riaprì gli occhi, ma non riuscivo a dire ancora nulla, ero troppo debole, ma lui era come come si ma vesse letto nel pensiero, infatti si avvicinò sempre di più a me e mi diede un bacio a stampo.Dopo quel bacio che tanto mi era mancato lui andò a chiamare gli infermieri, e in 2 secondi ero sommersa da dottori che mi visitavano, poi riuscì a dire una cosa :"Da quanti tempo sto così?" Loro mi risposero che era da 6 mesi che stavo in coma, e infatti ormai mi davano per morta, per fortuna sono riuscita a svegliarmi, poi Gabriel mi disse che ormai per il bambino non ci stava piu nulla da fare, ma la cosa non mi stupì piu di tanto, la botta con la macchina e stata troppo forte; certo mi dispiaceva, ma la cosa non mi meravigliò molto.
Poi per non pensarci molto chiesi al medico la cosa più importante, ovvero se ci stavano speranze di ritornare a camminare, lui sospirò poi scrutando bene la mia cartella clinica mi disse :"Sono bassisime ma ci sono, certo per ritornare come prima dovrai fare molti esercizi di fisioterapia, ma specialmente ti servirá un miracolo, perchè hai avuto una bruttissima botta, e la macchina ti ha fatto volare per un metro, quindi detta francamente ti ha spezzato le ossa delle gambe, noi medici abbiamo fatto del nostro meglio per rimettertele in sesto, ma ora stará al destino decidere di te" cazzo questo voleva dire passare tutta la vita su una maledetta sedia a rotelle, e non avere più quell'indipendenza che avevo, guardai Gabriel molto preoccupata, avevo un nodo in gola e mi veniva da piangere, lui vedendo la mia preoccupazione mi abbracciò e mi disse rassicurandomi :"Tranquilla piccola mia non ti lascerò mai, ti amo e voglio stare con te per tutta la vita, non lasceró che queste cose ci ostacolino" io sentendomi dire tutte quelle belle parole iniziai a piangere, perchè questo voleva dire che veramente mi amava, e non era solo sesso come pensavo, lui teneva a me più di quanto potevo immaginare.Dopo 3 mesi finalmente uscii dall'ospedale, certo stavo ancora sdraiata sul letto ma intanto era un passo in avanti per il futuro mio e di Gabriel.
Noi decidemmo di andare a vivere a casa sua, quindi gli diedi le mie chiavi di casa per potermi prendere i miei vestiti e il resto delle mie cose, tipo album fotografici, foto e altri ricordi.
Quando lui ritornò a casa entrò nella camera da letto con in mano un quaderno, si mise seduto accanto a me e aprendolo mi chiese :"Insomma deduco che ti piaccio poco" quel quaderno era pieno di ritagli delle riviste dove ci stava lui; ogni pagina che giravi vedevi una sua foto,un suo articolo,una sua intervista. Io presa dalla vergogna diventai rossa come lo erano le tende della camera, infatti presi un cuscino e mi coprì il volto, ma lui ridacchiando me lo prese e afferrandomi delicatamente la testa iniziò a baciarmi, io mi lasciai subito trasportare da quel bacio, infatti lo afferrai per la schiena e lo feci mettere sopra di me, mi mancava sentire il suo peso, il suo profumo, mi mancava proprio lui.
Gabriel staccandosi cercò di porrermi resistenza, perchè non voleva farmi male, ma io gli dissi che non mi faceva nulla, anzi ,lo desideravo troppo da pensare al dolore delle gambe ancora ingessate e alle costole ancora rotte.Ormai erano passati 3 anni, e in questo lasso di tempo lo passai tra un'ospedale e l'altro, per fortuna le mie gambe erano guarite; certo ancora facevo fatica a camminare, usavo le stampelle e quando mi affaticavo troppo dovevo usare la sedia a rotelle, ma intanto stavano guarendo, ancora non ci potevo credere, la fisioterapia stava facendo i suoi effetti, quindi il tempo di un'anno e sarei ritornata come prima.
La vita tra me e Gabriel andava da bene in meglio, io mi ero definitivamente trasferita da lui nella sua villa a Zagarolo, e da qualche settimana stavamo ampliando la nostra casa, perchè molto presto non saremmo stati più solo noi 2....ma saremmo stato in 4, ebbene sì, ero incinta di 2 splendidi gemelli, e più tempo passava e più pensavo che uno di quei gemellini fù proprio quel bimbo che mi avevano portato via, che ci tenne così tanto a venire alla luce che si ritrovò ancora nella mia pancia, infondo, non era semplicemente un segno del destino che al posto di essere uno solo erano in due.
Inutile dire anche che il periodo della gravidanza Gabriel mi riempì di attenzioni, e specialmente; dopo l'ultima volta, non mi fece uscire di casa MAI da sola, se dovevo andare da qualche parte che mi serviva qualcosa o mi accompagnava lui o ci stava Consuelo, Gabriel si fidò molto di lei, perchè anche lei mi diede le stesse attenzioni di Gabriel, certo in genere tutte quelle attenzioni mi avrebbero dato il nervoso, ma in quel momento tutto quel senso di protezione mi fece sentire coccolata.
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INCANTESIMO
FanfictionA volte penso che sia finita, ma è proprio allora che comincia la salita. CIT. Antonello Venditti Che fantastica storia è la vita