CAPITOLO 10

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Verso le 14.30 mi bussarono alla porta, era Gabriel e mi chiedeva di aprirgli,ma come si permetteva a presentarsi ancora dopo tutto quello che aveva detto?, infatti gli urlai di andarsene, ma lui continuava ad insistere che voleva entrare, io con tutta l'incazzatura e la delusione che potevo avere mi alzai e gli aprì, ma non lo feci entrare, ma lui mi disse "Mi fai entrare? Dobbiamo parlare" ed io gli dissi continuando ancora a piangere "Visto che siamo SOLO AMICI possiamo parlare tranquillamente anche qua no?! Che bisogno ci sta che entri?!" Lui abbassò la testa, sembrava pentirsi di quello che aveva detto, infatti quando rialzò la testa provò ad asciugarmi le lacrime, ma io mi scanzai e lo fulminai con lo sguardo, lui mi chiese scusa, ed io afferrando la maniglia della porta gli dissi un semplice, chiaro e liberatorio "Fanculo Gabriel!!" ,per poi sbattergli la porta in faccia.
Poi mi ributtai sul letto e riniziai a sfogarmi contro il cuscino.

Verso le 21.30, dopo essermi addormentata, mi risvegliai e andai davanti lo specchio, avevo gli occhi molto gonfi per quanto avevo pianto, ma poi pensai che infondo quel semplice vaffanculo non mi sarebbe bastato per sfogarmi, e infatti feci una bella cosa, andai in bagno a darmi una rinfrescata al viso, mi truccai per bene e mi lisciai i capelli con la piastra.
Quando ebbi finito ritornai in camera, apro l'armadio e mi prendo una maglietta bianca a miniabito che lasciava la schiena scoperta e me la misi.
Quando uscii dalla camera notai con la coda dell'occhio che Gabriel ancora stava lá, infatti stava seduto ma quando mi vide si alzò e mi corse appresso.
Lui mi fermò prendendomi per il braccio e mi chiese come andava ed io tirando fuori il mio lato estremamente orgoglioso gli risposi :"Certo che sto bene, non mi vedi?! Ora scusami ma devo andare che mi stanno aspettando" gli diedi una spallata per farmi passare, visto che mi tenne bloccata, ma lui mi chiese con chi mi vedevo ed io gli dissi :"E a te cosa te ne frega? Mi vedo con un'amica mia, non ti sta bene per caso? Ti devo chiedere il permesso per vedermi con le amiche?" Lui mi chiese cosa mi si era preso, perchè iniziavo a rispondergli male, da qua non ci ho visto più, mi sono avvicinata così tanto a lui che Gabriel finì con le spalle al muro e guardandolo fisso negli occhi gli dissi :"Cosa mi prende?! E te hai questa faccia tosta da farmi questa domanda?? Gabriel ma ti rendi conto di cosa cazzo mi hai appena chiesto?! Guarda che ti ho sentito stamattina quando parlavi con Adua, 'Lei è solo un'amica...non mi interessa' gli dicessi 'Non ci sarà mai nulla tra di noi' hai continuato...ma pensi che sono sorda per caso?!" Lui si meravigliò e mettendosi le mani in tasca mi disse :"Guarda che se ho detto quelle cose l'ho fatto solo per non farla sospettare di noi..." lui non fece in tempo a finire la frase ed io prendendo distanza gli disse :"Eh no Gabriel, non esiste nessun noi, nè ora nè mai, tieniti pure quella cosetta lá!! Tanto di me cosa te ne fai? Infondo sono solo una ragazza di provincia no?!..." lui spalancò gli occhi, ed io continuai :"Ebbene si, quando hai parlato con Manuela ho sentito pure quello, ma sai che c'è? Prima ho voluto fare finta di niente, perchè ti amavo, ma essere presa per il culo in questo modo non lo accetto assolutamente!" Quando ero decisa ad andarmene non feci in tempo a scendere il primo gradino e lui mi disse :"E mi ami ancora?" Io mi bloccai, mi riveniva da piangere, ma no! Non avrei pianto ancora, specie davanti a lui e cercando di mantenere la calma gli dissi a bassavoce senza girarmi :"Vaffanculo Gabriel!!" .

Lui rimase ancora lá davanti, mentre io scesi di fretta le scale, e prima di arrivare nella all rallentai il passo, quando fui lá posai la chiave, e facendo finta di stare bene salutai un cameriere che aveva la mia etá, anche se lui era più grande di me di 5 anni.
Lui ricambiò il saluto e mi chiese dove stessi andando, io gli risposi che andavo in un bar e lui mi chiese se potevamo andare insieme visto che aveva appena finito di sistemare la sala, io avviamente accettai, anche perchè era un bel ragazzo, certo non era perfetto come Gabriel, ma con quei occhi azzurri sapeva conquistarmi.
Quindi mentre lo aspettavo nel bar dell'albergo lui mi offrì il primo giro di shottino della serata, io lo buttai giù tutto d'un fiato,come se fosse acqua.

INCANTESIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora