Erano ormai passate le 8 di sera, ma continuavo a pensare all'incontro con Marco Mengoni e non riuscivo a capacitarmi di quanto i suoi occhi fossero così magnetici e attraenti. Ormai quel ragazzo mi aveva stregata ...
Ripensando al suo occhiolino di poche ore fa, mi spunto' un sorriso largo quanto la mia faccia e il cuore comincio' a battermi forte, sembrava quasi stesse per scoppiarmi dal petto. Ma subito il mio sorriso si spense al pensiero che probabilmente, anzi, di sicuro non l'avrei visto mai piu' ... Lui era talmente famoso , mentre io ero soltanto una bambina innamorata e stupida perdipiu', mi stavo illudendo troppo ...
All' improvviso la voce del mio capo mi scosse dai miei pensieri e mi riporto' alla realtà.
<< Giulia, puoi chiudere tu il negozio per piacere stasera? Devo scappare presto per un impegno molto importante...>> disse, tutto di fretta.
<< Sì,certo!>> risposi.
Anche se l'idea di rimanere ancora al negozio mi annoiava, dovetti accettare per evitare che mi licenziasse sul colpo, dopo solo un mesetto scarso di lavoro. Dopo avergli risposto, si allontanò velocemente e sparì dalla porta,come un fulmine.
Sospirai, affaticata dalla lunga giornata e mi diressi al bancone, cercando invano le chiavi del negozio. Mentre stavo quasi per rompermi l'osso del collo alla ricerca di quelle stupide chiavi, il telefono squillò all'improvviso.
Mi alzai, imprecando, e risposi, cercando di essere il più gentile possibile.
<< Pronto,negozio di musica SAM >> dissi, cercando di mascherare il mio fastidio per la chiamata.
<< Sì,pronto. Sono Marco Mengoni. Questo pomeriggio ho dimenticato proprio al vostro negozio degli spartiti molto importanti ...posso venire a prenderli ora, se è possibile?>> disse, molto preoccupato.
Appena dopo aver sentito il nome " Marco Mengoni",il mio cuore perse per un attimo un battito.
<< Ehm...si...>> dissi, troppo emozionata e stupita per la chiamata. << In questo momento il proprietario non c'è, ma se vuole può venire comunque. >>
<< Sì, arrivo subito. Sa, quegli spartiti sono molto preziosi.>> disse,con una nota di emozione nella voce.
<<Posso immaginare...>>
<< Sì, allora arrivo subito!>> disse, prima di appendere la cornetta del telefono.
Appena la chiamata si concluse,lanciai un urletto dalla gioia.
E io che fino ad appena pochi minuti fa stavo pensando che di sicuro non l'avrei visto mai più,che stupida! Dovrei cominciare ad essere un pochino ottimista, a volte.
Marco sarebbe arrivato a momenti, così decisi di darmi una sistematina allo specchio. I miei capelli li odiavo, erano sempre così ribelli che nemmeno con 100 colpi di spazzola sarei mai riuscita a domarli. Li lasciai perdere e mi dedicai al trucco. Mi passai un enorme strato di mascara in più, in modo tale da poter evidenziare il colore azzurro chiaro dei miei occhi, l'unica cosa di me che potesse piacermi minimamente. Proprio quando stavo per prendere il gloss, il campanello del negozio suonò e un Marco Mengoni tutto di nero entrò dalla porta.
Mi voltai e finalmente lo vidi. Era uno spettacolo.
Indossava una maglietta nera di cotone molto stretta che gli aderiva, facendo mettere in risalto i muscoli del braccio e quelli del petto. I pantaloni erano anch'essi neri, più sul jeans, sempre aderenti. Infine, aveva un cappello nero a falda larga che gli dava un aspetto molto signorile, ma anche buffo e un paio di occhiali. Pure in una giornata così grigia portava gli occhiali, strano no?
Quando si accorse che lo fissavo intensamente, emise un borbottio divertito. Imbarazzata, cominciai a fissargli i piedi sperando disperatamente che dicesse qualcosa , qualsiasi cosa.
<< Ehm... sei tu la ragazza che mi ha quasi ucciso oggi pomeriggio?>> disse, ridendo.
<< Sì, sono io >> dissi, cominciando a ridere pure io.
<< Ecco,ma tu lo sai che mi hai spaventato a morte? Eri arrivata come una furia che quasi la porta si stava per spaventa'.>> disse, sorridendo.
Mentre sorrideva, gli si formò una rughetta vicino alla bocca, che considerai molto sexy.
<< Scusami signorino, se tu te ne stavi dietro la porta nascosto come un soldato di guerra, eh?>> dissi, cominciando a prendere gusto nella conversazione.
<< Vabbè, lasciamo perdere questa storia per un attimo, okay?Sono venuto qui apposta per degli spartiti, tu non sai mica dove potrebbero trovarsi,vero?>>
<<No, non ne ho proprio idea, purtroppo...ma possiamo cercarli insieme, se ti va.>> dissi, rallegrandomi.
<< Sì,certo>> disse, contento.
Ci fissammo per un secondo : quell'attimo sembrò durare un'eternità, ma nessuno dei due si diede la pena di staccare lo sguardo dall'altro e desiderai con tutto il cuore che quel momento non passasse mai, come anche la bellezza che mi trovavo davanti.SPAZIO AUTRICE :
Ciao a tutti, come vedete il nuovo capitolo si è allungato un po di più rispetto all'altro e spero che vi possa piacere altrettanto. Se vi è piaciuto, mettete un like e commentate :) Lo so che sono poche, ma spero di poter aumentare con il tempo le visualizzazioni. Ci vediamo al prossimo capitolo!
Giulia.
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IO TI ASPETTO|| MARCO MENGONI FF
FanfictionMi toccò leggermente con un dito il mento e mi obbligo' a fissarlo dritto in quegli occhi marroni Nutella, sentivo che non ce l'avrei fatta