Capitolo 5

266 21 4
                                    

<< Co-cosa c'è? >> dissi, con un groppo alla gola. Sentivo già le lacrime prorompenti uscire dagli occhi.
<<Giulia, io, io non intendevo dire quello che ho detto prima nel ristorante...non volevo esprimermi così male nei tuoi confronti...sono stato uno stronzo, perdonami.>> disse, evidentemente dispiaciuto.
Abbassò la testa. In quel momento mi fece davvero pena.
<< Sì, scusami, sono io che mi sono confusa...pensavo potesse nascere qualcosa tra noi, oltre a una semplice amicizia...ma evidentemente mi sono sbagliata, sono una stupida.>> dissi, sull'orlo delle lacrime.
<< No, Giulietta,no, non fare così.>> disse, accarezzandomi dolcemente il braccio.
A quel contatto rabbrividii e sentii un improvviso fuoco crescermi dentro, qualcosa di strano, mai provato da me fino ad ora...ma molto bello.
All'improvviso Marco interruppe la carezza, mi prese il viso tra le mani e lo voltò verso il suo.
<< Giulia, tu, non devi pensare che io sia uno stronzo...beh, si, in realtà lo sono, ma con te voglio essere il più dolce possibile, voglio farti stare bene e aiutarti nei tuoi momenti difficili. Ti prometto che ti starò accanto, okay?>> disse, dolce.
<< Okay.>> dissi. E un improvviso sorriso mi illuminò il volto. In quel momento mi sentivo felice, felice come non mai.
<< Scusami ancora tanto per prima...certo, tu sei molto piccola e ingenua, ma questo non vuol dire che io non possa volerti bene...Giulia, io ti voglio bene VERAMENTE.>> disse.
E dopo questo portò il mio viso verso il suo, facendo così scontrare i nostri nasi. A quello scontro risi come una scema, mi sembrava di stare in paradiso. I suoi occhi, la sua barba così morbida e quel piccolo neo sopra il naso, rendevano tutto più magico. Poi, la sua bocca carnosa. Omiodio. In quel momento il mio unico pensiero nella mente era :" baciami, baciami".
Marco mi passò lentamente una mano tra i capelli, portandoli dietro l'orecchio e mi cominciò a baciare tutta la guancia, dolcemente, accarezzandola contemporaneamente con l'altra mano.
Sentivo il mio cuore battere a mille, come mai prima d'ora.
Era una sensazione nuova per me, ma che mi faceva stare bene. Mai come ora sentivo felicità di appartenere al mondo, senza pianti, nostalgie e delusioni.
A quel punto mi presi anch'io coraggio e decisi di abbracciarlo, ne sentivo il bisogno imminente.
Un semplice abbraccio per me significava molto di più di una "scopata" o di quelle cose che piacevano ai miei compagni, cose sporche, insomma. Un abbraccio era molto più intimo, riservato.
Strinsi le mie mani intorno alla sua felpa grigia, forte, come non volerlo mai scappare via da me. Anche se lo conoscevo da meno di un giorno, e oltretutto molto poco, sentivo che per me lui era come un'ancora, un qualcosa a cui ero aggrappata.
Quando stavo con lui mi sentivo bene, sicura di me, felice. Forse era troppo presto per poterlo affermare, ma per me era proprio così.
Dopo la mia stritolata, Marco smise di baciarmi la guancia e disse, ridendo << Possiamo lasciarci ora o vuoi rimanere attaccata a me tutta la notte, eh, piccola Giulia?>>
<< Sì, lo vorrei tanto...ahah. Chiamami sempre così. Mi fai sentire come protetta e al sicuro, a casa.>> dissi.
<< Certo... ehm, ora dovrei proprio scappare,scusami piccola Giulia, ma la mia manager è piuttosto preoccupata per me, non avendomi sentito per tutta la sera...sai, è molto apprensiva.>> disse sorridendo, mostrando denti drittissimi e bianchissimi.
<< Beh, si, posso capire. Allora, come rimaniamo noi due?...>> dissi, evitando di mostrare le mie guance rosse. Anche se comunque era sera e non si poteva notare niente.
<< Io proporrei di scambiarci i numeri di telefono, ti va? In modo da poterci sentire altre volte, essendo ora buoni amici,giusto?>> disse, sollevandomi il mento con un dito, costringendomi a guardarlo dritto negli occhi. Quegli occhi dannati, color Nutella.
<< Sì...>> dissi. Gli diedi il mio cellulare e lui mi diede il suo.
<< Beh, posso solo augurarti una buonanotte, piccola Giulia.>> disse, guardandomi con fare dolce.

<< Sì, allora buonanotte, "signore Mengoni".>> dissi, enfatizzando le ultime parole.
<< Grazie, chiamami eh. Tanto, anche se non mi chiamerai, lo farò di sicuro io. Non potro dimenticarti facilmente, sappilo. >> disse. E con questo mi diede un bacio lento e carico di promesse sulla guancia, lasciandomi una scarica di brividi lungo tutto il corpo. Mi sembrava di scoppiare da un momento all'altro.
<< Bene,notte.>> dissi, con voce tremante.
Uscii dall'auto, con il sorriso stampato sul volto come un'idiota e tornai a casa.

Spazio autrice
Ciao a tutti, oggi ho addirittura pubblicato due capitoli in un solo giorno. Un record per me! ❤ No, davvero, io sono una persona davvero davvero lenta a scrivere. Mi deve venire l'ispirazione, sennò non scrivo niente. Preferisco pubblicare un capitolo al mese, ma scritto bene, piuttosto che uno al giorno e fatto male.
Comunquee, spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto. Se è così, lasciate una stellina e un commento!❤ Alla prossima!


IO TI ASPETTO|| MARCO MENGONI FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora