《Ti amo》sussurrò Alessandra a Marco mentre la piccola Bea stava beatamente tra le braccia del papà (...)
"ATTENZIONE LEGGERA TURBOLENZA"Fu questa voce a svegliare Marco dal sogno della sua vita. Quasi a non volersi svegliare per far rimanere in tatto il suo sogno così perfetto.
Non aveva idea di come avrebbe reagito Ale una volta arrivato in Italia.
Nel frattempo Ale a casa de suoi aveva lasciato Bea per la prima volta. Doveva tornare in studio il lavoro doveva ripartire anche se ora aveva una figlia ma non più un marito.Era distrutta ogni volta che ripensava a Marco, le aveva regalato una figlia la cosa più bella della sua vita, ma lui non c'era più, non c'era stato nel giorno del parto, non c'era stato giornalmente, quando Ale e Bea avevano bisogno di lui.
A volte in radio passava GUERRIERO la canzone che Marco aveva dedicato a lei, e dopo mesi le lacrime scendevano ancora."Dopo la clamorosa storia d'amore con la Amoroso, Mengoni è fuori dalla scena discografica da ormai mesi" in radio così avevano detto dopo aver passato guerriero, Ale infuriata aveva spento la radio. Perché Marco era in America da mesi e ancora non aveva concluso il suo album? Si chiedeva Ale, questo faceva dubitare ancora di più sul perché non tornasse.
Ma Ale voleva che tornasse? Ale non lo sapeva. Intanto Marco era atterrato a Roma. Iaia, Marta, Maurizio e Nadia presero d'assalto letteralmente il corpo di Marco.
《Okay okay vi sono mancato l ho capito》 disse Marco mentre veniva stretolato da mamma Nadia.
《Sì ci sei mancato da morire Marco!》 Disse Nadia in lacrime.
《Andiamo a fare colazione tutti insieme! 》 esclamò Marco aveva bisogno della sua famiglia!
Seduti al bar nessuno voleva parlare di Ale per non ferire Marco, invece la prima cosa che disse fu 《allora l'avete vista? Dico Bea mia figlia com'è? 》tremava nel dire quelle parole. 《Sì è meravigliosa ti somiglia molto ma ha gli occhi della madre》esclamò Iaia, gli occhi di marco erano pieni di gioia e dolore.
《Ei Marco ora sei qui hai diritto di vederla anzi vederle!》disse papà Maurizio.
《Sì certo Ale capirà》concluse Marta.Marco tornò a casa e tutto sembrava essersi fermato nel 2009 aveva le stesse sensazioni di quell'anno. Quando tutta la sua vita non sembrava avere un senso, senza musica né l'amore della sua vita.
Solo che non era più un ragazzino di 21anni, in più aveva una figlia che non aveva mai visto negli occhi.
Si fece coraggio e chiamò Alessandra.《pronto?》 Disse Ale
《Ei》non riuscì a dire altro le lacrime avevano preso il sopravvento
《Come? Chi è?》
《Bea-be-beatrice è lì con te》riuscì a dire.
Mentre Ale aveva riconosciuto la voce di Marco stava per chiudere in preda al panico ma si fermò ad ascoltare tramite il telefono i suoi affanni nel piangere e poi disse 《Marco》e cadde in lacrime 《Alessandra》 disse Marco... la chiamata terminò così.Alessandra vovela morire dopo aver riascoltato Marco le mancava, le mancava tutto di lui.
Non poteva stare senza di lui ma non poteva neanche dirglielo.Marco in lacrime mise quella poca roba in valigia e partì per Lecce.
Era buio ormai fuori, Marco arrivò sotto casa di Alessandra ma lei non c'era. Provò a suonare più volte ma nessuno rispose; allora andò nei giardinetti dove Ale passava le giornate da adolescente. Si mise seduto sulla panchina in un parco abbandonato erba folta, giochi quasi tutti rotti, e pensò alla sua Bea...
Ale era seduta anche lei su una panchina di quel parco, ma non aveva riconosciuto quel barbone alto magrolino vestito di nero con cappello e cappotto di tre taglie più grandi.Nemmeno Marco aveva riconosciuto quella donna in tacchi cappotto lungo capelli cortissimi che piangeva, forse parlava a telefono era girata di spalle.
Erano le sette di sera ed era febbraio quindi fuori era completamente buoio.
Marco si alzò insieme a lui la donna camminavano a doppio senso ecco che Marco per sbaglio fece cadere la borsa ad Ale, senza guardare in faccia la ragazza chiese scusa 《sta attento!》 Disse Alessandra mentre si girò, Marco però aveva riconosciuto quella voce graffiante si voltò e girò Ale verso di sé e finalmente vide la sua amata.
Ale spalancò gli occhi verdissimi e aprì leggermente la bocca stupita dalla faccia che aveva avanti.
A Marco venne distinto abbracciarla forte, esitò per un istante poi Ale lo strinse e pianse, pianse in un modo atroce.
《Ti prego》disse marco e prese Ale in braccio poi mise le sue labbra sulla sua fronte e lei si calmo un istante.
Ale era appoggiata al suo petto non voleva staccarsi ma forse doveva.
《Ei》 disse Marco dolcemente mentre prese il suo viso tra le mani.
《Sei così dimagrito》riuscì a dire Ale avendolo così vicino toccò la sua barba e poi i capelli ... poi passo una mano sulle sue labbra.
Marco si avvicinò per baciarla ma Ale si alzò di scatto e andò via.POR FIN! FINALMENTE HO AGGIORNATO GRAZIE DI CUORE A CHI LEGGE ANCORA QUESTA STORIA E CHI CREDE, NONOSTANTE TUTTO, ANCORA AI MENGOROSO!
Baci Veronica commentate e stellinate!!!
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L'altra, inaspettata, metà di me.
FanfictionA volte succede... così per caso. Un amore da vivere da costruire.. sofferto ma senza non sarebbe più vita. cosa accadrà? se una scritta riesce a farti vivere la scena stessa, allora continua.