Parte 6

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Avete presente quella fantastica sensazione che provate quando state trascorrendo un giorno di festa, con chi amate o volete bene, e tutto fila liscio come l'olio?

Il vostro telefono che inizia a suonare, avvisandovi che vi è appena arrivato un messaggio, molto probabilmente di un vostro amico, che vi augura di passare quella festività nel migliore dei modi e voi, sorridendo come deficienti come la d'Urso quando viene a conoscenza di una tragedia, rispondete che non potreste stare meglio di così? Beh, io no.

Qualche settimana fa, era ferragosto. Tutti i miei amici erano in vacanza, la mia città era completamente deserta. Non potevo contare sui miei cugini, ormai tutti fidanzati, e mi annoiavo a morte. Cosi, come ormai ben sapete, quando mi annoio alterno l'app gay a quella dei "My little pony".

Mi contatta un ragazzo, più piccolo di me, ma davvero molto carino. Ma che dico carino, era proprio bono!

Alto, biondo, occhi castani e fisicato. Daje che questa è volta buona!

Ok, sono consapevole di dire sempre le stesse cose. Mi faccio prendere un po' troppo la mano ed immagino "A" che ci fa damigella al matrimonio (posso spoilerarvi la sua identità? Vi prego!), ma dopo tutto chi è che non viaggia un po' con la fantasia? Ok, io più di tutti. Ma non c'è nulla di male, giusto?

Lui abita vicino casa mia, siamo circa a dieci minuti di distanza, che culo! Guida, già mi immagino le lunghe gite fuori città! Vuole diventare un attore e recita a teatro. Si, il fidanzato artista mi mancava!

Potrei scrivergli un ruolo, magari farlo diventare il protagonista della mia nuova saga fantasy, per poi farlo morire appena ci lasciamo. Un classico, insomma!

Mi chiede di uscire quello stesso giorno, a ferragosto, anche lui è rimasto da solo in città. Caspita, non vedo l'ora di raccontare tutto ai miei amici! Loro in vacanza ed io a festeggiare il ferragosto con un biondino niente male. Sono davvero fiero di me, bravo Berry!

Ci incontriamo, fa soltanto mezz'ora di ritardo. Beh, dai, anche il principe azzurro fece aspettare Biancaneve, altrimenti come cazzo si sarebbe sviluppata la storia, se lui fosse arrivato subito a salvarla? Un po' di ritardo ci sta, si.

Finalmente arriva, bello come pochi. Mi sorride e mi sciolgo. Cavolo quanto è carino!

Ci sediamo in un parco vicino casa, il suo braccio sfiora leggermente il mio e nelle mia testa parte la colonna sonora di "50 sfumature di grigio". Fanculo Mr Grey, io ho di meglio!

Mi guarda, ha degli occhi stupendi.

<< Aspetta >> mi dice. << Ho qualcosa pe te! >>

<< Un pensierino per me? Ma no, non dovevi. Grazie! >> mi fingo imbarazzato, sperando sia qualcosa di davvero carino.

<< Ma non è un regalo. Tieni, leggi qua! >> e mi molla un fascicolo di circa cinquanta pagine.

<< Ehm, cosa sarebbe ? >> chiedo, stavolta veramente imbarazzato.

<< Tu scrivi, no? Potresti leggere queste cose che ho composto personalmente e darmi un parere? >>

Lo guardo come se fosse un alieno venuto da un altro pianeta. Ma per chi ha mi preso, per un editor? Si, scrivo. Ma mica al primo appuntamento mi presento con i link di questo diario o il manoscritto a cui sto lavorando!

<< Ok, gli darò un'occhiata quando torno a casa >> rispondo.

<< No, no. Dai, leggili ora. Poi ho portato i video dei miei saggi a teatro! Possiamo vederli tutti! Pensa, tra il pubblico, c'erano anche dei miei amici che hanno preso parte alla fiction di canale cinque, "L'onore e il rispetto". Hanno lavorato con Garko, ti rendi conto ??? >>

No, seriamente. Questo sta male! Pretende che io mi mette a leggere tutte le cose che ha scritto e dopo mi guardi pure i video della recita di fine anno? Ma per chi mi ha preso? Per quei parenti che riesci ad incastrare, portandogli a casa il filmino del matrimonio?

Non fa che parlare di lui, di quello che ha fatto e quello che vorrebbe fare. Non sta zitto un secondo!Se provo a cambiare argomento, o a parlare di me, mi ignora e continua come se nulla fosse.

Così mi alzo, gli mollo il malloppo sulle gambe e me ne vado.

Non ho resistito per più di trenta minuti, l'ammetto.

Posso sopportare tutto, davvero. Avrei potuto leggere il lavoro a casa, giusto prima di andare a letto e guardarmi qualche video quando in tv c'è la pubblicità, ma non posso, e non voglio, uscire con qualcuno che stima Gabriel Garko e mi porta il cv alla prima uscita.

Sono un aspirante scrittore, si. Ma non sono un produttore, sono un semplice ragazzo che prova a scrivere le mille idee che gli vengono in mente. Si avessi soldi da investire, onestamente, li punterei su me stesso e non su qualcuno che alla prima uscita non fa che parlare di sé e del suo sogno, senza manco cagarti di striscio.

Nonna diceva sempre: " Cosa me ne faccio, se sei bello ma non balli?"

Il Diario di uno sfigatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora