Capitolo 16

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《Pronto? Angel?》
《Andy, come stai? Non sei ferito vero?》
Ma Andy non sentì la voce di Angel, bensì la voce di un uomo che non conosceva
《Buona sera la stiamo chiamando per informarla che la signorina Angel Cooper ha avuto un incidente. Durante il terremoto di pochi minuti fa la macchina che guidava si è ribaltata...mi duole dirle che Angel Cooper è deceduta.》
Andy smise di respirare...
《ANGEL NO! 》
Urlò così forte Andy da far spaventare sua sorella che era ancora in linea.
《Andy che succede? Andy per favore rispondimi》
Ma Andy aveva già scaraventato il telefono contro al muro facendo cadere la linea con Angel che non aspettò oltre.
Ancora vestita di bianco corse verso la sua auto, salì, mise in moto e partì a tutta velocità superando innumerevoli semafori rossi, ma a lei non importava doveva arrivare a casa da Andy il prima possibile.
Andy nel frattempo era accovacciato a terra, per la forte disperazione si tirò i capelli talmente forte da staccarsi alcune ciocche.
In tanto Eduard che provava a chiamare Andy il quale risultava non raggiungibile, uscì dal ristorante e salì in macchina per andare in ufficio dove sperava di trovarlo. Andy però era già uscito. Stava correndo come un matto tra le strade del paese con una meta ben impressa nella mente... doveva vedere con i suoi occhi.
In poco tempo era davanti all'ospedale, le persone attorno passavano veloci e sembravano non vederlo.
L'attenzione di Andy fu attirata da un lettino dove sopra era sdraiata una persona coperta da un lenzuolo bianco.
Andy sposto il lenzuolo e vide il corpo della sorella.
Ma quel letto... in realtà era vuoto.
Andy dopo aver pianto con la faccia schiacciata contro quel materasso corse di nuovo fuori, sta volta andò verso una meta diversa.
La gente aveva gli occhi fissi su di lui.
Non capivano cosa stesse succedendo, come biasimarli? Chi avrebbe potuto immaginare che Andy fosse vittima di un allucinazione?
Andy continuava a corre a più non posso,
Così forte che i polmoni iniziarono a bruciare, le lacrime a scendere ancora più veloci.
A metà strada Andy si fermò per riprendere fiato, era distrutto ma subito dopo si rimise a correre più veloce di prima.
Con gran stupore ne Eduard ne Angel trovarono Andy allora Eduard prese il telefono e chiamò Angel che rispose dopo il primo squillo.
《Eduard ! Grazie a dio, ti prego dimmi che sei con Andy.》
Chiese Angel oramai al culmine della disperazione.
《No, ho provato a chiamarlo ma risulta sempre non raggiungibile...dove sei? Vengo a prenderti e continuiamo a cercarlo insieme》
《Ve bene, sono a casa io intanto chiamo la polizia》
Eduard chiuse la chiamata e corse verso la casa della sua futura sposa.
《Pronto, centrale di polizia qual’è l'emergenza? 》
《Pronto...mio...fratello è sparito》
《Sì calmi signora. Da quanto il ragazzo è sparito?》
《È sparito subito dopo la fine del terremoto》
《Signorina devono passare ventiquattro ore prima che possano iniziare le ricerche》
《Lei non capisce!》
Gridò Angel
《Mio fratello è stato in manicomio, potrebbe farsi del male!》
Continuò a gridare
《Una pattuglia sta arrivando da lei mi dica l'indirizzo》
Angel diede l'indirizzo al poliziotto e dopo mezz'ora una pattuglia era già arrivata.
La polizia entrò in casa chiedendo una foto di Andy, chiesero di spiegare la situazione e alla fine fecero quella domanda la quale risposta li avrebbe condotti da lui
《Dove potrebbe essere andato?》
Li Angel capì.
Andy era arrivato a destinazione, la casa dove abitava con i suoi genitori.
La casa era stata rimessa in sesto, era esattamente come la ricordava, persino la casetta sull'albero dove Andy, Angel e Josh giocavano era uguale a prima.
Andy salì sull'albero ed entrò nella casetta, dentro ci trovò tutti i giochi con il quale giocava insieme a sua sorella e a suo fratello, Angel aveva lavorato tanto insieme ad Eduard perché tutto fosse come prima della morte dei genitori. Subito migliaia di flashback gli vennero in mente è scoppiò di nuovo in lacrime.
《Perché? Dio dimmi perché mi hai portato via pure lei...io...non ho più niente per la quale vivere.》



Non ci mise molto a prendere la corda con la quale giocavano...legò un estremità al tronco dell'albero e l'altra la legò al collo...
《È qui che tutto è iniziato, ed è qui che tutto deve finire, Angel...sto arrivando.》
Poi...si buttò.
Pochi secondi e tutto sarebbe finito.
Una lacrima scese dai suoi occhi e in fine una voce prima del suo ultimo respiro lo accompagnò nella morte.
《Te lo avevo detto che saresti morto presto》
Poi il nulla, questa era la fine di Andy.
Una sirena, delle urla, tante lacrime, ma era troppo tardi.
Angel, quel giorno perse una parte di sé, perse la parte migliore...suo fratello.

Quiet, I am not crazyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora