Capitolo 10

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《Andy vado a prendere un caffè》
Disse Angel alzandosi per dirigersi fuori dalla stanza e andare a prendere il caffè che tanto voleva
《Aspetta, vengo con te.》
Eduard seguì Angel ma non camminó oltre il lato della porta.
《Eduard no-》
Eduard non la lasciò finire, si girò verso Angel e con il dito sul naso le indicò di stare in silenzio.
Angel non capì ma si mise comunque dietro ad Eduard che stava aspettando.
《No, io andrò in manicomio. Mi cureranno lo só》
Eduard ascoltava molto attentamente e Angel era paralizzata dalla paura che Andy potesse fare un altra pazzia.
《Sono pazzo, tu non sei reale.》
Eduard sorrise, era una cosa buona che Andy riconoscesse la propria pazzia.
《Forse tornerò normale.》
Sussurrò Andy talmente piano che Eduard quasi pensò di averlo immaginato.

*****Tre mesi dopo*****
Andy era ricoverato da tre mesi in manicomio, le uniche visite che riceveva erano quelle di Eduard e del dottor Smith
Ma era contento Josh non lo sentiva da due settimane grazie alla nuova medicina.
《Andy, hai una visita.》
Disse il dottor Smith.
Andy sapeva che era Eduard
Infatti dopo due secondi entrò Eduard ma non era solo Angel era dietro di lui.
《Andy...》
Angel piangeva, piangeva così tanto che quasi non riusciva a respirare.
Andy, d'altronde non era da meno.
I due si abbracciarono sotto lo sguardo dei presenti.
《Come stai?》
《Io? Come stai tu fratellino》
Andy sorrise tra le lacrime.
《Se ne andato, questa volta davvero.》
La stanza si rempì di singhiozzi Angel stava dando sfogo al vortice di emozioni che aveva nel cuore.
Angy e Andy si misero sul letto seduti continuando ad abbracciarsi.
Come se non fossero stati separati per mesi interi parlarono di tutto quello che gli passava per la testa mentre Eduard ascoltava attentamente ogni parola da solo perché Smith era stato chiamato in un'altra sala.
《L'anno prossimo vuoi tornare a scuola?》
Andy ci penso per poco.
《No, voglio studiare a casa anche se non potrò fare tanti lavori visto quello che mi è successo》
Subito un velo di tristezza scese sui volti di tutti.
Ma poi un finto tossire li fece girare verso Eduard
《Sai Andy, proprio ieri parlavo con Smith del mio problema, cioè di non avere un assistente che prenda le mie chiamate e appuntamenti visto che quella che avevo è in pensione ed io ho tanti pazienti e so la tua situazione quindi posso tenerti sotto controllo...
Vorresti un lavoro? Ovviamente continuerai a studiare ma facendo tirocinio》
Eduard si era affezionato ad Andy, un handicap non dovrebbe vietargli di lavorare e poi diciamo le cose come stanno a Eduard sarebbe mancato Andy.
《Davvero?》
Dissero Andy ed Angel insieme.
《Si, davvero》
Ovviamente Andy accettò, come rifiutare?

*****Due ore dopo*****
《Andy, devo andare ma prima c'è una cosa che Eduard deve dirti 》
Andy guardò prima Angel e poi Eduard.
《Questa era il tuo ultimo test per vedere se sei pronto a tornare alla vita vera.
Complimenti, domani tornerai a casa.》
Andy non poteva crederci era felice come non mai
《Perché non stasera?》
《Perché stasera devi preparare la valigia e anche perché le sorprese non sono finite.》
Andy non capiva ma in fin dei conti ha aspettato tre mesi, un giorno non avrebbe fatto differenza.

Quiet, I am not crazyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora