10) John Lyonell

59 3 0
                                    

Quanto è piccola.
Potrei tenerla in una sola mano, ma ho paura di farla cadere.
Le mani tremano nell'ansia di farle male, quasi come se potesse rompersi al solo sfiorarla.
-Dov'è John? Dov'è il mio John?-
-Sono qui amore mio. Sono qui. Sei stata bravissima. E' una femminuccia!-
Sospira e le lacrime le bagnano gli occhi. Il sudore continua a scenderle sul volto rosso e sfinito. Ma un sorriso le compare in viso quando vede quella scimmietta che urlando si contorce e si dibatte.
-Si chiama Claire. Il suo nome è Claire.- dice tra i singhiozzi come se stesse annunciando al popolo il nome della loro futura regina.
-Lo so tesoro, l'abbiamo deciso insieme ricordi?-

Dopo tre giorni in ospedale Claire finalmente è a casa con noi e la vita non è più la stessa. Non ricordo più l'ultima volta che ho dormito tre ore di fila.
Piange, strilla, ora ha fame, ora ha mal di pancia. E' estenuante.
Ma nei momenti di calma quando ti fissa con quei suoi occhioni sembra che ti legga l'anima.
-Ha i tuoi occhi- mi dice sempre Linda, ma anche lei sa che non è così. E' ancora presto ma inizia già ad intravedersi il colore marroncino corallo degli occhi di mia moglie.

Io di giorno studio e la sera lavoro. Una vita sacrificata si direbbe. Devo mantenere la mia famiglia e lo sguattero in cucina non è proprio il massimo. Ma è tutto ciò che posso fare per poter continuare a studiare senza problemi. Voglio diventare un grande avvocato e chissà magari aprire uno studio con Mason. Così potrò dare alle mie donne di casa e a tutti i lui o lei che verranno tutti i comfort possibili.
Altri tre anni e potrò davvero farlo.
Intanto mi aiuta anche Linda che fa la cameriera in una pasticceria vicino casa durante il giorno.

-Guarda! Guarda, Linda, mi ha sorriso!-
-Non cercare di cambiare discorso! Dobbiamo andare domenica a pranzo dai miei per il compleanno di mia sorella. Per favore cerca di fare il carino!-
-Ma tuo padre mio odia, lo sai! Potremmo, non so, fare un bel pranzo tra noi e tua sorella col marito e ciao ciao problemi no?-
-Ma zitto dai! Non è mica vero che ti odia. Dovete solo conoscervi meglio.-
E invece si che mi odia. Linda non lo sa ma ci siamo già conosciuti meglio. A suon di pugni.
Quando ha scoperto che sua figlia era incinta è venuto fino a casa mia e me ne ha date di tutti i colori. Poi mi ha chiesto cosa avevo intenzione di fare e ovviamente gli ho detto che l'avrei sposata e mi sarei preso tutte le responsabilità. Ed ero sincero. L'ho sempre amata e ora la amo ancora di più, anche se una parte del mio cuore non appartiene più a lei.
Ora c'è anche Claire, la seconda donna della mia vita.

-Come vanno gli studi John? Riuscirai a laurearti almeno un anno prima di tua figlia?-
Cominciamo subito con le frecciatine, eh suocero adorato?
Meglio sdrammatizzare, -Se le cose vanno come previsto forse riuscirò addirittura prima che vada al liceo!-. E sembra funzionare dato che metà della tavola scoppia in una grassa risata. Mia suocera cerca di contenersi ma ridacchia a bassa voce coprendosi la bocca con la mano.
Lui invece è imperturbabile.
-E con il tuo futuro stipendio riuscirai a comprare un appartamento di almeno quattro stanze?-
-Si signore credo proprio di si.-
-E a garantire l'università di tua figlia.-
-Lo spero proprio signore.-
-Anche per i figli delle altre donne che metterai incinta?-
-PAPA'!-
Il silenzio cade sulla tavola.
Potrei fare una scenata. No devo stare calmo e continuare a mangiare. Devo fare finta di niente. Per Linda. E per Claire.
Ma un rumore di sedia mi distrae. E' Linda che si è alzata, ha preso la bambina e dice -Vi auguro una buona serata. Io e la mia famiglia ce ne andiamo.- e si allontana.

-Mio padre è un mostro! Ma cosa gli sarà venuto in mente? Qual'è il suo problema. Noi siamo felici. Tu sei felice John?-
-Si- rispondo senza esitare un secondo -sono davvero felice.-

A quel tempo lo pensavo davvero.

-Non so se riuscirò a laurearmi tra due anni. Sono indietro con il programma e non riesco....-
-Tesoro non c'è fretta d'accordo?-
-No invece! Devo sbrigarmi a diventare una persona rispettabile. Voglio che tu e Claire siate felici.-
-Ma noi siamo felici!-
                             <<Papaaaaaà! Papà uadda! Una toiie! Atta atta!>>
-Non è abbastanza!-
                              <<Papaaaaaaaà! Uadda! Uadda!>>
-Perchè?-
                             <<Papà devi vedee 'a mia toiie!>>
-PERCHE' NON LO E'!-

La cosa giusta da fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora