3. Oh, fuck!

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Nella mia mente ci sono solamente ricordi già vissuti. E non c'è cosa peggiore che pensare al proprio passato, ma in questo momento non sono io a decidere cosa fare. È una specie di tortura, la mia mente ha progettato tutto. Sembra un discorso davvero folle, ma è quello che sta succedendo. I momenti passati con le persone che per solamente due mesi hanno fatto parte della mia vita rendendomi davvero felice ora sono solamente ricordi. Che siano belli o brutti, questo ricordi, io non posso deciderlo, o almeno non sono in grado di farlo. Sembra che io abbia perso la capacità di fare tutto, e non c'è cosa peggiore. Sono sullo stipite della porta, mentre Sum e Emily mi superano raggiungendo le persone in quella stanza. Il mio sguardo è concentrato su un solo soggetto. Avete presente quando non sentire più la terra sotto i piedi? Esattamente, come mi sentii io quella notte in discoteca. Quando quel meraviglioso angelo mi venne vicino; ecco, non sapevo che quell'angelo sarebbe diventato, forse, il mio peggior incubo. Ma non era un incubo che avrei voluto evitare di sognare, anzi, era il contrario. Proprio perché chi mi aveva fatto sentire importante ed ora a causa dei miei errori mi ha abbandonata mi mancava da morire. Mi mancava tutto di lui. I suoi capelli, quanto amavo i suoi capelli.
Quando ce ne stavamo a casa, poiché non avevamo voglia di uscire con gli altri, ci ritrovavamo sempre sul divano, abbracciati e in quel momento potevo accarezzare i suoi morbidi capelli. Ed i suoi occhi? Dio, quanto li amavo. Bastava solamente che i miei occhi si incrociassero con i suoi per congelarmi con il suo sguardo così profondo. Forse la cosa che mi manca di più di lui sono gli abbracci. D'altronde, a chi non mancano gli abbracci di una persona importante? Quando mi stringeva a sé era come se dicesse 'Vieni qui, stai tranquilla! Con me sarai al sicuro', e aveva ragione. Sono sempre stata una persona molto emotiva, e in quel momento ne avrei dato prova. Ma io non volevo. Assolutamente. I miei occhi iniziano a pizzicare, il mio sguardo è ancora sullo stesso soggetto.
Ora lui è lì, ed anch'io lo sono. Abbiamo entrambi cominciato una nuova vita. Lui, da normale ragazzo a membro di una famosa band. Ed io? Da semplice ragazza ad una sognatrice che non ha mai smesso di credere nei suoi sogni, e alla fine ce l'ha fatta. Probabilmente si sarà anche dimenticato di me. Ed io che sognavo il cosiddetto 'principe azzurro', ma non ho fatto altro che trovarlo e distruggerlo con le mie stesse mani. Ricordo il mio errore come se lo avessi commesso ieri, ma sono passati già cinque anni.
-Azzurra, che ci fai ancora lì? Dai, vieni!-sento Emily mentre si siede. Scuoto la testa per ritornare, come sono solita fare, sulla Terra. Accenno un sorriso per assicurare Emily che io stia bene e la raggiungo. Abbasso lo sguardo non appena sento il suo su di me.
-Azzurra, loro sono i Five Seconds Of Summer-mi informa Emily. Mi limito ad annuire piano.-Sono, rispettivamente: Luke, Calum, Ashton...- fa una piccola pausa prima di riprendere a parlare, -e Michael-continua. Quel nome, quanto fa male.
Annuisco, mentre prendo il piccolo quadernino su cui sono scritte le domande da fare. Emily non dà molto peso al fatto che io non dico nemmeno una parola, e questa cosa mi solleva molto. Leggo le domande che avrei dovuto fare, e noto che la maggior parte riguardano Michael. Che fortunata, direi.
-Allora iniziamo?-domanda Emily.
I ragazzi annuiscono ma seguo ciò che dicono distrattamente poiché mi guardo intorno per vedere dove si sia cacciata Sum. Alla fine noto che è seduta vicino ad un ragazzo, aspettando che l'intervista inizi.
-Azzurra, iniziamo?-ripete Emily. Porto lo sguardo velocemente su di lei, annuendo.
-Ehm..allora-deglutisco sapendo che avrei dovuto fare una domanda a Michael. Avanti Azzura, è solamente una domanda..
-Com'è stato avere tutto questo successo?-domando.
*MICHAEL'S POV*
Rimango pietrificato quando riconosco Azzurra. Cazzo, quanti ricordi. Al momento non voglio nemmeno pensarci, ma desidero anche il contrario. Non pensavo che proprio lei mi dovesse fare questa intervista. Evidentemente ha realizzato il suo sogno, ed io ne sono molto felice.
-Oh, beh. È difficile da spiegare, anche perché non ci saremmo mai aspettati di avere tutto questo successo. Insomma, siamo partiti che facevamo cover dinanzi ad una webcam e adesso siamo qui che cantiamo davanti a tantissime persone- rispondo alla domanda di Azzurra. Azzurra, quanto amo il suo nome. Sembra strano da dire, anche perché sono stato io a lasciarla, è stata mia la decisione. Forse mi sono pentito, non lo so. So solo che in quel momento mi sono sentito tradito.
-È davvero stupendo vedere che tantissime persone ti supportano e ti incitano a fare sempre nuove canzoni per loro. Ovviamente, la chiave del successo sta nel rimanere umili nonostante la fama, perché, le persone che ti hanno fatto avere tutta questa fama possono anche fartela sparire- continuo, concludendo il discorso.
Lei annuisce, tenendo sempre lo sguardo basso. Ha paura di incrociare i miei occhi, oppure sarà timidezza? Oh avanti Michael, a te che importa? Forse non dovrebbe fregarmene.
-Penso che possiamo passare alle altre domande-dice la sua amica. Non l'avevo mai vista prima d'ora.
-Ehm..certo!-annuisce Azzurra.
-Questa vostra fama vi ha portato fortuna facendovi trovare la vostra anima gemella?-domanda Azzurra, leggendo dal piccolo quaderno che ha tra le mani.
Io ed Ashton annuiamo.
*FINE MICHAEL'S POV*
Cosa? Ha davvero annuito? Ah..
-Davvero?-domanda Emily mentre sorride.
-Sì, felicemente fidanzato-conferma Michael.

***Spazio Autrice***

Salveeee! :D
Eccovi il 3° capitolo, spero vi piaccia.
Scusate per l'attesa! :3
Scusate per eventuali errori, al prossimo capitolo. Ciaaaao! :)

I miss who you were||Michael Clifford (Stupid Love's sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora