Capitolo 6

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Le giornate passavano tranquille fra lezioni, trattamenti e letture, a cui Esther dedicava tutto il tempo libero, leggendo davanti a tutte le sue compagne che continuavano ad ammirarla sempre di più.

La routine quotidiana venne intaccata una sera che sia Esther che Serse avrebbero ricordato.

Erano ormai trascorsi dieci mesi dal suo arrivo a palazzo. Mancavano gli ultimi due mesi perché iniziassero le notti che le ragazze avrebbero trascorso con il sovrano.

Era infatti stato pattuito che il numero dei mesi di preparazione fosse dodici.

Hegai, entrato nelle camere della ragazza, l'aveva svegliata dolcemente, consapevole dell'ora tarda e che la ragazza dormiva già da un pezzo, ma quella era un'occasione che andava sfruttata.

-Esther di Susa, venite.-

Le fece luce con una torcia che teneva fra le mani, mentre percorrevano un lungo corridoio ai cui lati vi erano decine di soldati, della cui presenza Esther non compremdeva ancora il motivo.

Si era lasciata guidare da Hegai, nella sua semplice veste da notte, fidandosi cecamente dell'eunuco.

-Voi sedete sullo sgabello e leggete il rotolo. Ci saranno le cronache del re, il suo diario reale.
Oltre queste porte non sarete una candidata. Sarete una serva.
Ricordate il protocollo. Avvicinarsi senza il suo invito è la morte.-

-Leggerò per il re!?- chiese quella, che tutto si aspettava tranne che quello.

Non avrebbe mai immaginato di incontrarlo prima del tempo stabilito e in simili condizioni poi.

-Da sola? Vestita così?- continuò a chiedere indicandosi.

Da Hegai non ottenne risposta, così si avventurò nelle enormi stanze del suo re.

La stanza era formata da un colonmato circolare. Preziosi tendaggi bianchi si alternavano con le colonne. Altre cadevano dal tetto e si legavano alla parte superiore delle colonne.
Il pavimento era anch'esso bianco con alcune decorazioni colore beige e dorato. Tutto in quella stanza esaltava l'eleganza.

Esther aveva pensato che la sua camera fosse stupenda, ma quello era tutto un altro mondo.

Andando avanti notò altre tende, più sottili delle altre, ma sempre bianche che giravano attorno ad un letto a baldacchino e ad un mobile sopra il quale vi erano quelle che sembravano delle statuette di argilla ancora in lavorazione.

L'illuminazione era, invece, dovuta a delle lampade disperse per l'immensa stanza.

I mobili erano del legno più pregiato e con le stesse tonalità del pavimento.

Esther vide una sagoma raggiungere le statuette e iniziare a lavorarle elegantemente. , poi finalmente vide lo sgabello citato prima da Hegai e su di esso un rotolo.

Sedette allo sgabello dopo aver tolto lo scialle che aveva portato dalle sue stanze per lottare contro il freddo di quei giorni, mostrando gli intagli che la veste aveva all'altezza degli omeri, rivelando delle sottili strisce di pelle.

Data un'ultima occhiata all'uomo che continuava a lavorare l'argilla, aprì il rotolo e iniziò a leggere.

-No-nota giornaliera...ventitre, le riserve egizoe di grano sono ridotte a metà dei normali livelli a causa della recente siccità- pian piano la tensione abbandonò la ragazza che si fece sfuggire un'altra occhiata verso il re.

-L'ammiraglio è stato omaggiato per aver servito per venti anni la flotta reale.
Dopo un lungo discorso, all'improvviso si è accasciato ed è morto.- soppresse una risata.- venticinque. Tre greggi di pecore sono stati rubati a Dirmut-de-Miran nel distretta di Medea.
Si richiede che la Corona invii le preposte autoritá.-

L'episodio le fece ricordare un'altra storia che la sua gente conosceva bene e senza rendersi conto iniziò a parlare.

-E mastro Giacobbe, che di mestiere faceva il pastore, è stato mandato nelle lontane... lontanissime terre dove si è imbattuto in Rachele che badava al gregge del padre.
Era folgorato. Ha calato la prietra del posso per abbeverare il gregge di lei e Giacobbe ha baciato Rachele, ha gridato e anche pianto di gioia e Label, padre di Rachele l'ha saputo. Ha detto a Giacobbe "Mi servirai gratuitamente? Dimmi, quale sarà la tua paga?"
Giacobbe disse "Vi servirò sette anni in cambio della vostra Rachele".
Giacobbe lavorò sette anni badando al gregge di Label, ma gli sembrarono pochi giorni, perché lui l'amava.
Poi Giacobbe disse a Label "Dammi mia moglie perché i giorni sono passati.". Label diede un grande banchetto nuziale, ma nell'oscuritá della sera condusse a lui la figlia maggiore e la mattina c'era Leah, non Rachele.
Giacobbe era sconvolto, disse a Label "Perché avete fatto questa cosa? Non vi avevo servito per Rachele? Perché, dunque, mi avete ingannato?"-

Esther si era, però, tanto persa nel suo racconto da non essersi resa conto che l'uomo si trovava alle sue spalle.

-Perché, dunque, mi avete ingannato?- le si rivolse questo, citando le sue stesse parole. -Devo ammettere che mai prima d'ora avevo trovato un simile racconto in un diario reale. Mi aspettavo di venire cullato nel sonno da noiosi racconti. Invece, vengo ingannato con una storia d'amore. E come finisce il tuo racconto?
Questo Giacobbe ha avuto la sua sposa? È riuscito ad averla?-

Esther intanto era rimasta come inebetita davanti all'uomo. Teneva la testa china, in rispetto al protocollo, e si sentiva mortificata.

Alla domande del sovrano fece mente locale, come se il racconto che fino a poco prima conosceva benissimo fosse scomparso dalla sia mente.

-Ah... e... s-olo dopo aver lavorato altri sette anni per lei mio re- rispose nel pieno imbarazzo.

Quello si diede qualche istante per fissare la giovane davanti a lui.

Risultava elegante e raffinata anche in una comune veste da camera.
La pelle ambrata e i capelli scuri la rendevano veramente bella ai suoi occhi.
-Credete in queste cose? All'amore?- chiese avvicinandosi.

-Non è il comandamento massimo? Non importa quale dio si serva.-

-Qual è il vostro nome?-

-Esther di Susa.-

Spazio autrice!
Finalmente il primo incontro.
Hadassah-Esther ha trovato il modo per continuare a professare la sua fede e per poco non si caccia nei guai, menomale che Serse è un bravo ragazzo u.u
Ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
Nel frattempo fatemi sapere cosa ne pensate!

One night with the King - EsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora