L'appuntamento con Dallas era fissato per le sette in punto della sera. Lei era tesa ed emozionata allo stesso tempo,si era preparata mezz'ora prima. Aveva indossato dei leggins ed una felpa rossa piuttosto carina,aveva inoltre sistemato i capelli in una treccia accurata. Ally aveva compreso che ad un appuntamento si sarebbe dovuta presentare vestita adeguatamente e non come se fosse appena uscita da una rissa. Quando la porta bussò segnava le otto passate ormai da un pezzo,il ragazzo aveva fatto più di un ora di ritardo.
''Ciao'' disse quando la salutò appena fuori la porta.
''Ehi'' mormorò la ragazza piuttosto imbarazzata.
Rimase lì ferma ad aspettare che lui mormorasse qualche parola carina o qualche scusa per il ritardo.
''Sei vestita..ehm carina'' fu l'unica frase che pronunciò incerto.
Ally si intristì,anche perché quel complimento,se così poteva definirsi,non suonava per niente come un complimento.
La accompagnò fino alla sua macchina color metallizzato e, per cortesia,le aprì la portiera stizzita aspettando la sua entrata.
Una volta dentro Dallas alzò il volume della radio come se non volesse sentire né i propri pensieri né le parole di Ally.
''Bhe,bella macchina'' urlò la ragazza per superare il rumore che fuoriusciva dalle casse.
''Si lo so,la mia famiglia ne possiede sei''rispose.
''Wow sono tante'' esultò Ally sorridendo.
Lui annuii.
''Oggi ti porto in un ristorante bello,il ''Big Jake'' sulla quinta,ci sei mai stata?'' domandò il castano.
''No'' rispose seccamente la ragazza.
''Non esci proprio di casa'' rispose prendendola in giro.
Lei si sforzò di sorridere anche se non trovava nulla di divertente in quella frase. Dopo questa battuta rimase in silenzio per tutto il tragitto ascoltando i gemiti di Dallas che tentava di cantare le canzoni in radio.
Un viaggio che sembrò interminabile,Ally fissò il mondo che spariva al di là del finestrino e per un secondo con la mente tornò sul motorino di Austin con il vento che le scompigliava i capelli;invece in quella macchina sentiva di stare per soffocare..forse perché la compagnia era estremamente snervante.
Una volta arrivati al ristorante,il luogo era abbastanza angusto e all'apparenza assomigliava molto ad uno Strip club;fuori erano radunati gruppetti di ragazzi che fumavano o bevevano da delle bottiglie trasparenti. Il locale era dipinto di nero e ciò rendeva l'atmosfera ancora più cupa,inoltre ai margini delle strade vi erano appostati gruppi di probabili spacciatori. Ally osservò tutto con attenzione e capì che quello non era il luogo giusto e di voler tornare a casa,fu strattonata dal ragazzo all'interno del locale,il quale appariva ancora più scialbo dell'esterno,i muri erano tappezzati di disegni sconci ed erano appostate donne ubriache che ballavano su pali d'argento. Inoltre era in corso una rissa tra due uomini,probabilmente ubriachi.
Ally e Dallas camminarono verso il loro tavolo,tenendosi a debita distanza dai due che erano avvinghiati l'uno all'altro.
Trovarono un tavolo libero ben presto anche perché Dallas,da quello che sussurrò alla ragazza,era uno stretto amico del proletario.
''Ehm non è male qui'' mormorò Ally mentendo.
''Lo so'' rispose egocentricamente Dallas.
Ally annuii sorridendo pazientemente,ormai stufa del suo comportamento.
''Io mi ordino un bicchiere di vodka,tu vuoi qualcosa?'' propose il castano.
''No'' rispose con sicurezza.
''Sicura?'' domandò con un tono annoiato.
''Si'' rispose.
Dallas fece un fischio al cameriere che stava servendo il tavolo accanto a loro e lui ciondolò fino al loro tavolo,schiacciò il cinque al castano e prese le ordinazioni.
''Bello,che vi porto?'' chiese.
''Per me un bicchiere di vodka,a lei porta un gin tonic'' ordinò indicando Ally. E con in testa il pensiero fisso di farla ubriacare,così sarebbe stato più facile raggiungere il proprio obiettivo.
''No,no non lo voglio grazie'' ribattè la castana.
''Portale un gin tonic'' disse abbozzando un sorriso.
'' Va bene'' rispose scrivendo le richieste sul taccuino che poco prima aveva inserito in tasca e che poi portò alla mano con un movimento forte e deciso. Iniziò ad allontanarsi poco dopo.
''Poi parliamo della stagione di football'' urlò quasi vicino al frigo delle bibite.
Dallas urlò distrattamente un ''Ok''.Quando il cameriere tornò,aveva già in mano le due ordinazioni,pose il bicchiere di gin tonic sotto il naso di Ally,lei lo allontanò disgustata dal tremendo odore che espandeva.
I due ragazzi davanti a lei presero a parlare senza nemmeno far prendere parte al discorso la povera ragazza. Ally si disgustò ancor di più quando si accorse che Dallas si era scolato anche il suo bicchiere e la castana non riuscì a pensare ad altro che Austin non avrebbe fatto così,non avrebbe permesso a nessuno di intromettere il loro appuntamento e che,infondo,aveva ragione sul conto di Dallas:era solo un buffone.
Osservò l'orologio;fortunatamente l'orologio ticchettava sulle dieci e cinque minuti e lei era contenta di poter tornare a casa.
''Dallas potresti portarmi a casa?'' domandò lei con tutta la gentilezza possibile.
''Ehm,non puoi aspettare due minuti?'' disse il castano riprendendo a parlare con il ragazzo che gli era accanto.
''No!'' esclamò furiosa.
''Ok,ti saluto Jim'' rispose salutando il cameriere.
I due si diressero verso la macchina,in cui la ragazza vedeva la sua unica via d'uscita da quel appuntamento orribile. La ragazza,per la prima volta,era estasiata al pensiero di stendersi a letto e prendere sonno per rimuovere completamente quell'uscita.
''Allora ciao'' lo salutò ancora all'interno dell'auto.
''No,no aspetta'' disse brutalmente il ragazza.
Le afferrò il braccio e la spinse contro di sé,iniziò a strusciarsi contro il suo fragile corpo e a baciarla violentemente.
Ally cercò di spingerlo,ma lui la attirò ancora di più verso di sé e gli infilò una mano sotto la felpa.
''Basta!'' urlò la ragazza strattonandolo.
''Rilassati'' sussurrò il ragazzo sulle sue labbra,sull'orlo di sfilarle la felpa.
Lei riuscì a liberarsi dalla presa di Dallas,che aveva entrambe le mani infilate nella sua felpa. Non disse nulla al ragazzo,aprì la portiera con un po' di difficoltà e fuggì in casa piangendo senza voltarsi per appurare che il ragazzo l'avesse seguita fin dentro casa.
Salì al piano di sopra,affondò la testa nel cuscino e cominciò a piangere senza sosta.
Si ricordò le parole di Austin ''Promettimi che se ti sfiora solo con un dito,me lo dici subito'',in quel momento avrebbe tanto voluto chiamarlo,sentire la sua voce rassicurante,eppure non lo fece.
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Better Together
FanfictionL'adolescenza è forse il periodo più complicato.Tutti pensano che sia bello essere adolescenti. Ma non sempre è così. Anche la nostra Ally,non è felice della sua vita. Come farà a riacquistare l'allegria? Anzi..riuscirà a riacquistarla?