Vecchi conti da regolare

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Avevano deciso di non allontanarsi uno dall'altro nemmeno di pochi centimetri,non riuscivano ad allontanarsi erano come delle calamite l'uno dell'altro.
Loro non riuscivano a vivere senza l'altro.
''Da quanto mi ami?'' chiese la castana che aveva le mani ancora posizionate sul collo del ragazzo e gli occhi puntati sui contorni perfetti del suo viso.
Austin roteò gli occhi e li socchiuse portandoli a diventare due sottili fessure,segno che stava riflettendo su quanto tempo fosse passato da quando si era accorto di essersi innamorato.
Non aveva una risposta precisa,non sapeva il momento esatto.
''Da quando?'' ripetè con uno sguardo confuso. ''Non lo so,forse dalla prima volta che siamo usciti...si era alla pista di Bowling che ho perso completamente la testa per te,quando ti ho visto euforica perché avevi buttato giù un birillo,mi avevi ricordato una cosa che nella mia vita mancava da tempo'' disse guardandola negli occhi.
''Cosa?'' chiese la bruna estremamente incuriosita.
''La felicità'' disse sillabando con una certa malinconia nello sguardo.
''Pensavo di essere felice,ma non lo ero..quando sei arrivata tu,invece,ho sentito di possedere tutto ciò che desideravo'' spiegò sorridendo.
La ragazza era emozionata dalle parole del biondo,nessuno le aveva mai detto certe cose nemmeno il padre.
Sentiva di amarlo:era un sentimento che partiva da fin dentro le ossa e si espandeva per tutto il corpo,era come l'ossigeno;quando lui non era presente sentiva di non essere in grado di respirare,di sentirsi sola e abbandonata,con lui sentiva di trovarsi al posto giusto,nel momento giusto. E come fa una persona a farti sentire tanto speciale?
Ally non riusciva a trovare una risposta,si ripetè nella testa che probabilmente era il suo sguardo. Così pieno di sincerità e di amore nei suoi confronti. Come faceva a non credergli ogni volta che lo guardava negli occhi?
Lui aveva degli occhi magnetici ed aveva l'impressione che qualsiasi domanda gli ponesse,potesse trovare una risposta all'interno della sua vista.
''Io..'' tentò di dire,ma fu bruscamente interrotta dalla signora Mimi.
''Posso rubartelo per un po'?'' domandò la madre del ragazzo.
Si era avvicinata pian piano per non disturbarli,ma prima del termine della serata voleva ballare con il proprio figlio,almeno una volta.
Austin strinse la mando di Ally quando vide che si era allontanata dal suo corpo. Il biondino la supplicò con lo sguardo per far si che dicesse di no,ma la ragazza voleva che Austin fosse felice anche perché aveva lasciato alle spalle tutte le controversie con il proprio genitore. Proprio come aveva fatto con il padre e Jessica.
Ma ad Austin risultava molto più difficile farlo con la madre.
''Faccia pure'' sussurrò allontanandosi e tornando a risedersi al posto lasciato qualche ora prima.
Austin le mormorò un ''dopo continuiamo la conversazione'' mentre si allontanava.
Sperava che cambiasse idea e tornasse ad avvolgergli il collo con le sue morbide e fragile braccia,ma non sarebbe accaduto e lui lo sapeva.
Poco dopo rivolse lo sguardo alla madre,la quale era ancora lì in piedi davanti al ragazzo e aspettava il ballo che aveva desiderato per tutta la sera.
Austin fece un cenno che stava a significare ''Cosa vuoi?''
''Balliamo,ti prego'' sussurrò la bionda.
''Ok'' mormorò lui sbuffando.


Si misero in posizione,Austin mantenne la donna con un braccio per la vitae l'altro era accompagnato dalla mano della madre. Lei invece aveva il braccio sulla spalla del figlio e la mano nella mano del ragazzo.
Il ragazzo era evidentemente nervoso ed evitava ogni contatto visivo con la signora che aveva davanti.
''Ti ringrazio per essere venuto'' esclamò sorridendo.
''Sono stato obbligato'' affermò deciso guardando il pavimento.
La madre prese un profondo respiro.
''Bhe ne sono grata lo stesso'' mormorò con pazienza.
''Mh Ok'' brontolò il ragazzo.
''Come va a scuola?'' chiese la donna.
''Da quando ti interessa?'' sbottò con tono dispregiativo.
Il ragazzo non voleva contatti con la madre,lei non si meritava nemmeno di essere chiamata così..lei aveva abbandonato e rovinato la famiglia,ed Austin aveva sofferto troppo,perché avrebbe dovuto perdonarla? Per dargli l'opportunità di distruggerlo? Proprio in quel momento che aveva ritrovato la felicità?
''perché ti comporti così con me e Tom? Noi ti vogliamo bene!'' esclamò con un certo disappunto.
''Te lo chiedi anche?Tu e Tom mi volete bene,io ne faccio volentieri a meno del vostro affetto'' disse.
''Mamma tu non ci sei mai stata per me e Joseph,come fai a volermi bene? Non sai quello che mi piace,quello che odio..non mi hai visto crescere,sei scappata e ci hai lasciato con una lettera;hai lasciato papà...hai rovinato la famiglia,e ti aspetti che mi comporti bene? Dimenticalo'' esclamò con le lacrime che intimavano di uscire. Austin aveva lo sguardo confuso,anche perché erano le lacrime ad appannargli la vista.
''Tesoro,mi dispiace'' disse.
''Lo so di aver sbagliato a lasciarvi,ma noi eravamo una famiglia triste..saresti cresciuto nell'odio,adesso invece sei felice con papà,Jessica e Joseph,loro sono una vera famiglia,non mi aspetto che tu mi perdoni;ma spero che potremmo riavvicinarci con il tempo e che tu possa volermi bene'' disse con le lacrime agli occhi.
Austin aveva abbandonato l'aria da duro da un bel po' e le lacrime scorrevano veloci sul suo viso.
La madre passò una mano sulla sua guancia.
''Tesoro,non piangere'' sussurrò.
''Io ti voglio bene'' disse in seguito.
''Sai quella ragazza,è davvero bella'' mormorò in seguito. Lui alzò lo sguardo e lo volse ad Ally che era preoccupata.
''Lo so'' disse in un sussulto.
Si asciugò il viso e mise in mostra un piccolo sorriso.
''E...come vi siete conosciuti?'' domandò guardando il biondo.
Solo sentir parlare di Ally lo rendeva felice e ciò era visibile agli occhi di tutti.
''Andiamo nella stessa scuola,non eravamo molto amici...anzi tutto il contrario,ma adesso sono pazzo di lei'' confessò
''Me ne sono accorta da come la guardi'' disse la madre.
Iniziò a raccontarle tutta la storia,partendo da quella scommessa,fatta per sbaglio..ma grazie alla quale aveva conosciuto una persona stupenda.
Arrivò a parlarle dell'uscita al Bowling e del suo occhio nero,procurato dal padre. La donna strabuzzò gli occhi e si sorprese all'idea che qualcuno potesse far del male alla propria figlia.
Raccontò della rissa con il suo migliore amico,ormai abbandonato da tempo. Aveva rivelato che non gli importava molto di averlo perso,lui aveva Ally e gli bastava quello per essere felice.
Si era confidato con la madre per la prima volta nella sua vita,e si sentiva davvero bene.
Preso dal momento la abbracciò come si abbraccia una persona che non si vede da anni,come si abbraccia una persona che non c'è mai,ma di cui senti il bisogno.
''Ti voglio bene'' mormorò il ragazzo a denti stretti nel corso dell'abbraccio.
''Anche io'' sussurrò la donna.
''Ora vai da Tom,è lui tuo marito'' esclamò staccandosi dall'abbraccio e dandogli una pacca amichevole sulla spalla spingendola verso il suo uomo.
Abbozzò un sorriso.
''Oh tesoro'' mormorò la donna commossa. Finalmente il figlio aveva capito.
Aveva capito di dover andare avanti,non avrebbe perdonato la madre,ma poteva provare a superare quel dolore e a riavvicinarsi alla bionda e conoscere Tom,per davvero.
Era grazie ad Ally se conoscesse il perdono e se avesse capito cosa fosse l'amore,doveva ringraziarla per esserci sempre stata ed essersi rivelata la persona migliore che potesse esistere.
La bionda si allontanò e la castana si alzò dalla sedia e tornò accanto al biondo.
I due ripresero a ballare.
''Cos'è successo?'' domandò curiosa.
''Abbiamo regolato vecchi conti'' rispose lanciando uno sguardo alla sposa che stava sorridendo dolcemente,mentre danzava con Tom.
''E questo grazie a te'' mormorò tornando a guardare la ragazza.
Lei arrossì violentemente.
''No tu avevi bisogno di tua madre'' esclamò sorridendo.
Lui annuì.
''Ehm già,ma abbiamo lasciato un discorso in sospeso..cosa volevi dirmi prima? ''
Lei non sapeva se fosse pronta ad emanare il suo affetto.
Ma sapeva una cosa: lo amava ed era il momento che anche lui lo sapesse.
''Io...ti amo'' disse facendosi coraggio.
Austin si avvicinò a lei,eliminando le distanze tra loro e dando origine al loro secondo bacio.
Una cosa era certa,ormai.
Lei era la sua ragazza.
Lui era il suo fidanzato.

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