Perché lo perdono sempre?

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Io e Martina decidemmo così di tornare a casa e Nash si offrì di accompagnarci e rimase fino a tardi con Martina.

La serata non fu delle migliori, oltre a piangere mi sentivo anche la terza in comodo e non era una bella sensazione, così andai nella mia stanza e quando sentii Nash uscire da casa riuscii finalmente ad addormentarmi.

La mattina seguente mi svegliai molto presto, mi feci una doccia veloce andai ad abbuffarmi in cucina, visto la mia scarsa voglia di uscire per fare colazione.
Decisi di rimanere in pigiama sicura che, dopo la litigata di ieri, non sarebbe certamente passato.
Guardai qualche episodio di ANTM e mi addormentai con il rumore dei tacchi di una modella che sfilava sulla passerella. Fui svegliata solo dalle lamentele di Martina che andava ad aprire la porta.
Sentii la sua voce assonnata, si era sicuramente appena svegliata, gridare contro qualcuno la cui voce facevo fatica a riconoscere.

"...dai ti prego fammi entrare..."
"Scordatelo...io non ti voglio qui e neanche lei..."
"Ah...ma tuo fidanzato può entrare.."

Dopo questa frase capii subito di chi era la voce a me sconosciuta e contro voglia mi alzai dal divano.
Mi trascinai fino alla porta di ingresso, decidesse a chiudergliela in faccia.
Appena mi vide cercò di parlarmi, ma ero troppo arrabbiata e assonnata per starlo ad ascoltare. Così superai Martina mi avvicinai alla porta la chiusi a chiave lasciandolo lì, fuori.
Iniziai a guardare il telefono per vedere se avevo messaggi dalla mia famiglia che non sentivo da giorni, ma quando notai che la maggior parte dei messaggi erano di Cameron spensi immediatamente il telefono.
Verso le tre del pomeriggio Martina e Nash uscirono e dopo aver rifiutato di uscire con loro per non sentirmi ancora la terza in comodo andai in camera mia per mettermi il costume per fare una nuotata in piscina, presi l'asciugamano e uscì in giardino quando mi trovai davanti...
CAMERON.

"Cosa ci fai qui?"
"Devo parlarti."
"E cosa ti fa credere che io voglia parlare con te?"
'Non mi devi parlare, solo ascoltarmi é tutto il giorno che sto qui fuori ad aspettarti"
"Hai due minuti approfittane."
"Va bene allora... So che in passato sono stato uno stronzo e lo sono tutt'ora ma sto cercando di cambiare, è per questo che ti ho chiesto aiuto, le cose brutte che sai di me sono tutte storie passate, di anni fa e non hanno più importanz, prometto di non provarci con te e che...Beh e il patto continua, almeno spero e penso che potremmo diventare ottimi amici, credo che potremmo andare d'accordo, TI PREGO..."
"Va bene, ma un'altro errore e con me hai chiuso!"
"Te lo prometto non te ne pentirai." Disse mettendo una mano sul cuore e portando l'altra verso il cielo. Poi riprese a parlare
"Comunque visto che il pranzo è saltato ti porto a mangiare un gelato."
"No scusa non è giornata preferisco rientrare." Risposi

Non avevo proprio voglia di uscire e soprattutto di passare del tempo con lui...

"Okay allora il gelato te lo porto io come lo vuoi?" Disse Cam
"No scusa Cam, non mi sembra il caso...e poi dovrei chiamare i miei genitori e preparare la cena... ci vediamo domani con gli altri." Dissi mentre mi avvicinavo per stringerlo in un abbraccio.
"Grazie" mi sussurrò Cam all'orecchio mentre mi allontanavo dall'abbraccio.
"Per cosa? Fino ad ora non abbiamo fatto altro che litigare. Perché mai ringraziare una pazza che non fa altro che arrabbiarsi e portare scompiglio nella tua vita?"
"Diciamo che ti devo ringraziare per tutto...Grazie a te ora potrò cambiare e così essere conosciuto come 'Cameron Dallas' e non 'Dallas lo stronzo' e poi grazie a te le mie giornate si stanno riempiendo...o meglio ho qualcosa per cui combattere...quindi grazie. Grazie anche per le cose che farai in futuro perché saranno sempre giuste, perfette e di ottimo aiuto per tutte le persone e spero tanto di riuscire ad aiutarti a tirare fuori la vera te perché so benissimo che dietro la tua mascara da ragazza sicura che mi mostri mentre ti arrabbi troviamo una ragazza con tanti dubbi, pensieri che mi piacerebbe conoscere."
"Allora prego... Ci vediamo domani" dissi lasciandogli un bacio sulla guancia per poi rientrare in casa mia.

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