CAPITOLO 8: But are you crying?

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Dopo quell'incontro con Martin decisi di fare una passeggiata.

Mi ritornarono in mente dei ricordi, i soliti.

*Inizio flashback*

<<Ascoltami, per una cazzo di volta!>> era sempre così con lei: liti su liti.

<<No, basta, ne ho abbastanza di te. Non puoi rovinarmi così la vita, quando la smetterai di essere così..>>

<<Così?>>

<<Così sbagliata.>> un colpo al cuore, un colpo fin troppo forte.

<<Cosa stai dicendo..>>

<<Sei così fottutamente sbagliata!Non ne fai una giusta,  mi rovini sempre la vita, non sei mai a casa e non mi chiami mai mamma. Non so che fare con te! Non so perché ti ho messa al mondo!>>

<<Potevi abortire.>>

<<Vallo a dire a quel coglione di tuo padre. Perché sì, è tutta colpa sua.  Sei identica a lui: feste, fumo, erba, droga, alcool, schifezza; non so come fare. Non sei la figlia che avrei voluto e mai lo sarai!>>

Sentivo gli occhi bruciare, segno che avrei pianto tra poco.

Cacciai indietro le lacrime e mi maledissi.

<<Andiamo in Francia!>> così, di punto in bianco.

<<Hai già deciso, a quanto vedo.>>

<<Zitta, ti prego, stai zitta per una volta.>>

Non risposi e feci come da lei detto.

Certe volte mi chiedo se sono veramente uno sbaglio.

Erano ore che fissavo la pioggia scendere e per poco non mi addormentai, ma dei fanali accecanti mi distrassero.

Un camion ci stava per venire addosso e forse avrei dovuto dirlo, ma invece no, sono stata zitta ad aspettare la mia morte.

E invece morirono loro, davanti ai miei occhi ormai pieni di rimorso e colpa.

E' stata tutta colpa mia, tutta.

*fine flashback*

Cazzo, continuavo a pensare a quel giorno e rivedevo i loro volti sfigurati dai vetri e dalle botte.

Mi presi a schiaffi, sperando di smetterla di pensarci.

Le lacrime furono più veloci e iniziai a singhiozzare.

<<Ehi ehi, ora ti prendi anche a schiaffi?>>

Mi girai e vidi Jared che mi guardava.

<<Ma stai piangendo?>> si avvicinò ma feci dei passi indietro e asciugai di fretta le lacrime.

<<No, è solo l'allergia.>>

<<Non mentirmi, fatti vedere.>> mi voltai e mi scappò un singhiozzo che subito cercai di coprire con un colpo di tosse.

Spalancò gli occhi e avvicinò una mano al mio viso, ma corsi via da lui.

<<Clara!>> un richiamo

<<Claraaa>> due richiami, poi nulla.

Corsi veloce e quando arrivai a casa mi precipitai in bagno, dove mi lavai la faccia e mi sistemai meglio per non far vedere le mie condizioni a Max.

Uscì e sorrisi a Max, che però non ci cascò.

<<Hai pianto?>> cazzo, si vedeva così tanto?

<<No, stai tranquillo.>> lo rassicurai con un altro sorriso.

<<Solo per questa volta, ma domani mi racconti.>>

<<Mmh..>>

<<Stasera vieni con me al Redzone? E' una discoteca che sta a mezz'ora da qua. E' carina e penso ti farò bene.>>>

Ci pensai un po' per poi accettare e andare in camera a scegliere cosa mettere.

Ciao a tutti!
Sono di nuovo qua con un nuovo capitolo, stavolta aggiornato anche prima.
Spero vi piaccia e mi raccomando, votate o commentate!

Alla prossima,

Ers.

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