Capitolo 11

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Erano trascorsi un paio di giorni ed io avevo ricominciato ad andare a scuola, all'uscita mi veniva a prendere tutti i giorni Sam e dopo mangiavamo insieme, qualche volta a casa mia oppure a casa sua.
La scuola era la solita noia e le persone non facevano altro che darmi le condoglianze o guardarmi con compassione ed era una cosa che mi faceva arrabbiare moltissimo perché non avevano alcun motivo per guardarmi in quel modo.
Finalmente suonò la campanella e io andai di corsa al mio armadietto a recuperare la borsa per uscire. Non ero per niente di ottimo umore quel giorno e di certo non lo nascondevo.
Richiusi sbattendo l'anta dell'armadietto provocando un gran frastuono e andai spedita fuori non curandomi delle persone che mi stavano guardando confuse.
Entrai diretta in macchina di Sam e gettai la borsa nei sedili posteriori senza nemmeno guardarlo, non sopportavo nessuno.
- Sai dubito che sia la gravidanza a portati questi sbalzi d'umore.- disse ridendo ma smise subito quando lo fulminai con lo sguardo.
- Cos'hai oggi Nora?- mise a moto e partì veloce uscendo dal cancello della scuola mentre tutti ancora ci guardavano,
- Il Signor Haley oggi mi ha messo una A solo per compassione!- quasi urlai sputando fuori la mia accusa.
-E cosa te lo fa pensare?- lo guardai perplessa, era ovvio!
- Non ho mai preso una A in biologia e di certo ora non sto studiando più di prima!!- non riuscivo a controllare la mia rabbia ma non volevo che Sam pensasse che fossi infuriata anche con lui così presi dei respiri profondi e sentii velocemente il calore andare via.
Rimasi in silenzio per tutto il viaggio cercando di sbollire la rabbia e anche Sam non fiatò.
Quando arrivammo a casa non c'era nessuno come tutti i giorni visto che anche Cece si era iscritta ad un corso pomeridiano e mia madre aveva ricominciato il turno di pomeriggio come era suo solito.
Posai la borsa vicino le scale e andai in cucina seguita da Sam.
-Allora marmocchia ti sei calmata?- mi chiese poggiandosi al banco, lo guardai qualche secondo fisso negli occhi e sentii la rabbia andare via tutti di colpo. Così mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte spingendo il viso contro il suo petto e lui ricambiò immediatamente.
- Lo so che odi quel genere di cose Nora ma la gente è supida e tu li devi capire.- non sapevo cosa avrei fatto senza di lui probabilmente in quel momento avrei spaccato tutto.
Quando finimmo di mangiare lui insistette per lavare i piatti ma io rifiutai così si offri volontario per asciugarli.
- Fra due giorni devo andare a fare l'ecografia...- vidi i suoi occhi illuminarsi mentre risciaquavo un bicchiere e glielo passavo per asciugarlo.
-Posso venire?-
- No tu devi venire caro mio perché sei l'unico che può accompagnarmi.- fui felice in quel momento perché sapevo che lui era lì per me e ci sarebbe sempre stato.
Finito di sistemare tutto presi il mio libro di biologia dallo zaino e mi sedetti sul divano affianco a Sam poggiando le mie gambe sulle sue. Volevo assolutamente dimostrare più a me stessa che agli altri che ero in grado di prendere una A anche senza la compassione!
Studiai praticamente tutto il pomeriggio finché probabilmente Sam non ce la fece più ad ascoltare i miei discorsi sulla biocenosi e mi prese il libro dalle mani buttandolo sul tavolinetto davanti a noi.
-Basta non ne posso più Nora l'ho imparato a memoria io!!!- disse esasperato e lo capivo pienamente,
-Lo so scusami...- mi attirò più vicino a lui e mi baciò la fronte per poi prendermi la mano e ricominciare a guardare la televisione in tranquillità. Era bello tenere la mia piccola mano nella sua grande, che trasmetteva forza ma che era così delicata nei miei confronti.
-Stasera vuoi uscire con me?- gli chisei senza neanche pensare, si girò verso di me e mi sorrise leggermente, non dimostrava mai troppo le sue emozioni e questo mi piaceva di lui perché dovevo sempre cercare di capire cosa provasse e mi teneva occupata farlo.
-Un appuntamento?- disse guardando per un attimo le nostre mani intrecciate per poi tornare a fissare i miei occhi color nocciola nettamente più chiari dei suoi neri.
- Si, credo che dovremmo far vedere in giro che ci frequentiamo così da non destare sospetti con il nostro matrimonio.- forse non avevo detto la verità, in fondo io volevo davvero uscire con lui ma temevo che lui non volesse lo stesso. Lui annuì e subito dopo vidi che stava per dire qualcosa ma non riusciva a trovare il coraggio per fare uscire quelle parole,
-Cosa hai deciso di fare?- disse facendo un cenno verso la mia pancia e capii subito a cosa stava alludendo, ci avevo riflettuto spesso in questo periodo ed ero quasi giunta ad una conclusione.
-Ho pensato che potrei tenerlo... Perché se ci spostiamo e andiamo a vivere lontano da qui ricominceremo tutto daccapo e potremmo essere una famiglia, no?- mi portai inatintivamente la mano sulla pancia ancora praticamente inesistente visto che erano passate solo poco più di due settimane.
-Si avremo la nostra famiglia!- vidi un bellissimo sorriso comparire sul viso di Sam e questo mi convinse ancora di più a voler fare questa cosa con lui.

Prima di andarsene Sam si raccomandò di vestirmi bene ma non mi aveva detto dove mi avrebbe portato come suo solito.
Aprii il mio armadio ma non trovai niente di adatto così andai in camera delle mie sorelle sicura di trovare qualcosa tra le cose di Cece.
Nel suo armadio c'erano talmente tanti vestiti da avere l'imbarazzo della scelta ma decisi di rimanere sobria e di indossarne uno semplice nero abinato presi anche delle decoltè dello stesso colore e le portai in bagno con me visto che dovevo ancora truccarmi e sistemare i capelli. Misi dell'eyeliner sugli occhi e un rossetto scuro sulle labbra e quando fui soddisfatta passai ai capelli. Da quando avevo sciolto le treccine non sapevo mai come metterli ma in qualche modo li aggiustai e poi misi degli orecchini. Non mi ero resa neanche conto che si era fatto tardi e Sam sera già arrivato.
Corsi al piano di sotto con le scarpe in mano per paura di cadere con quei trampoli e aprii la porta saltellando per infilarle. Guardai qualche instante Sam, era davvero bellissimo quella maglia bianca gli cadeva perfettamente sugli addominali, con una semplice giacca sopra, i calzoni neri, le converse e un cappello in testa. Ma la cosa più bella che notai era il suo sorriso e gli occhi che brillavano. Lo stesso barlume che vedevo sempre in quelli di Toby e questo pensiero mi riportò alla realtà, mi toccai la collana e mi vennero i brividi lungo tutto il corpo ma cercai di scacciare quella sensazione via per godermi la serata.
- Nora sei... bellissima davvero!- disse esitando un attimo ed io ero estremamente felice di quel complimento,
-Grazie Sam anche tu!- ricambiai prendendo la borsa e le chiavi di casa per uscire dopo aver salutato tutta la mia famiglia che si era radunata davanti alla televisione.
Fuori era già molto buoio e non c'era molta gente in giro perché non era sicuro, sentii un senso di ansia assalirmi per qualche secondo finché Sam non afferrò la mia mano e mi ricordai che se c'era lui non mi sarebbe successo mai niente.
Mi aprì la portiera della macchina e ne fui sorpresa visto che non lo aveva mai fatto, forse si comportava così agli appuntamenti e io non potevo saperlo visto che non ne avevamo avuto mai uno. Mi sistemai sul sedile di pelle e allacciai la cintura mentre lui faceva il giro della macchina e entrava al posto del guidatore per poi fare le mie stesse azioni.
-Allora dove mi porti?- chiesi sentendo che la curiosità mi stava divorando,
- In città.- fui sorpera sia dal fatto che non se lo fosse fatto chiedere almeno dieci volte che dal luogo del nostro appuntamento, visto che erano rare le volte che ero andata in città in tutta la mia vita.
-Davvero? Mi porti in città?- sembravo una bambina diretta allo zoo, ero sicura che sarebbe stata una bellissima serata.
Lui annuì sorridendo leggermente e io saltellai sul sedile euforica.
Sam mi portò in un ristorante ed era molto elegante infatti mi domandai come se lo potesse permettere ma non chiesi per paura di rovinare tutto.
-Sono passato in comune per vedere la date e dicono che possiamo andare lì a sposarci il 25 del mese prossimo.- disse mentre inforchettava la sua pastam quasi mi strozzai sentendo che quel giorno era così vicino ma ne fui felice.
-Perfetto e poi quando ci trasferiremo?- ero così felice di cominciare una nuova vita ma ero sicura che mi sarebbero mancate delle cose come la mia famiglia e... Toby anche se lui non ci sarebbe stato neanche se fossi rimasta, ma avrò per sempre un pezzo di lui!
- Partiamo subito dopo. Ho già parlato con il responsabile e andremo a Miami! Vivremo vicino al mare non ne sei felice?- finalmente avrei realizzato il mio sogno di vedere il mare e mi sentii la ragazza più fortunata del mondo.

~Eccomi con un nuovo capitolo, do che non è un granché ma spero vi piaccia e scusate se ci saranno degli errori!
Commentate e votate se vi è piaciuto per favore.
Spero di riuscire ad aggiornare presto e grazie mille!!!

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