Capitolo 15

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Mo strinsi nel cappotto mentre un vento gelido soffiava sul mio volto, mi ero alzata presto facendo molta attenzione a non svegliare Sam.
Gli avevo lasciato un biglietto sul cuscino dicendo che ero andata prima a scuola per studiare un po' in tranquillità.
Non ci volle molto ad arrivare a destinazione, non sembrava come l'ultima volta che ero stata lì. Era tutto troppo silenzioso, probabilmente perché erano le sei di mattina e il sole stava ancora sorgendo.
Il portone del palazzo era stato scardinato ed i vetri del primo piano erano in frantumi ma ai piani superiore era tutto in ordine, sembravano quasi due edifici differenti.
Iniziai a salire le scali e mi fermai davanti alla porta, speravo che la mia memoria non stesse facendo cilecca e che quello fosse l'appartamento giusto. Rimasi qualche secondo con il pugno a mezz'aria, ero indecisa se bussare. Non volevo dubitare di Sam ma non riuscivo a fidarmi, non avrei dovuto andare in un posto del genere sola e nelle mie condizioni, se mi fosse successo qualcosa come lo avrei spiegato a Sam? "Ciao, stavo investigando sul tuo conto perché penso che tu sia in uno strano giro e casualmente mi hanno accoltellato!" Certo dopo di questo mi avrebbe sposato di sicuro.
Ma ormai ero lì determinata ad andare fino in fondo a questa storia.
Bussai, iniziai a battere il piede in attesa di una qualche risposta, forse non c'era o probabilmente stava dormendo. Mi girai e stavo scendendo il primo gradino quando sentii aprire la porta.
Cavolo ormai era troppo tardi per tornare indietro, mi girai lentamente.
Jawaad era poggiato allo stipite della porta mentre si stropicciava gli occhi, evidentemente lo avevo svegliato.
- Ehi ma tu sei...- fece una pausa cercando si ricordarmi mentre mi indicava - ecco!! sei la ragazza di Sam, vero?-
-si sono io- risposi ormai decisa di quello che stavo facendo.
- Non è qui mi dispiace.- disse mentre e iniziò a richiudere la porta,
-No aspetta!- mi affrettai ad afferrarla prima che si chiudesse.
-Dobbiamo parlare.- continuai quando vidi l'espressione confusa sul suo volto,
-Vieni entra-
Feci come mi aveva detto e mi fermai appena dopo, la casa era molto disordinata evidentemente viveva da solo.
-Accomodati e scusa il disordine- si avviò verso il divano e io lo seguii, spostai qualche maglietta sporca e una bottiglia di birra vuota prima di sedermi.
Si quasi sdraiò sul sofà e aveva gli occhi chiusi, sembrava stesse dormendo.
Mi schiarii la voce e lui saltò letteralmente,
- Scusami l'ora ma non avevo scelta.-
- Cosa vuoi da me?- chiese mettendo la testa fra le mani frustrato per il sonno. Mi sentii in colpa per averlo disturbato ma dovevo sapere, non volevo essere come la maggior parte delle ragazze di queste parti che ignorano tutto quello che fanno i loro fidanzati al di fuori della camera da letto. E per di più mi sembrava una cosa importante da sapere se avrebbe potuto salvare me e il mio bambino da perdere qualcuno importante per noi un'altra volta, dovevo sapere chi stavo sposando. Non volevo riprovare l'immenso dolore di perdere qualcuno a cui tengo molto.
- Come vi conoscete tu e Sam?- formulai la domanda schietta guardandolo dritto negli occhi per vedere qualsiasi cosa gli passasse nella mente.
Si drizzò a sedere e mi guardò confuso,
- Perché me lo chiedi?- mi stava rispondendo con un'altra domanda e questo non faceva altro che rendermi più decisa a scoprire.
- Quando siamo venuti qui ha detto che gli dovevi un favore...- feci una pausa per vedere se riuscivo a tirargli qualche parola dalla bocca - voglio sapere cosa aveva fatto per te.-
Ci guardammo in viso per qualche secondo che sembrò un eternità capivo che stava valutando l'opzione di raccontarmi tutto ma era insicuro, molto insicuro.
- Voglio solo sapere cosa mi sta nascondendo.- aggiunsi per cercare di convincerlo,
-Allora chiedilo a lui!-
-Non me lo direbbe mai... Lui pensa di proteggermi tenendomi allo scuro di tutto ma io ho bisogno di sapere.- lo stavo quasi supplicando e sembrò convinto per qualche secondo.
-Jawaad! Lurido pakistano apri questa porta!!- qualcuno stava bussando sulla sua porta, si alzò velocemente e mi disse di stare in silenzio e seguirlo.
- Jawaad lo so che sei qui apri!!- insisteva l'uomo fuori la porta, il tatuatore si infilò una felpa che trovò poggiata sulla poltrona e si diresse verso la finestra.
Mi fece cenno con la mano di uscire e scendere dalle scali anti-incendio e lo feci seguita a ruota da lui.
Stava scappando da qualcuno, forse gli doveva dei soldi.
-Non dobbiamo farci vedere.- disse mettendosi il cappuccio sulla testa.
C'era un'auto parcheggiata proprio alla fine delle scale in un vicolo buio, la aprì velocemente con il telecomando ed entrai, senza pensarci due volte, al lato del passeggiero. Uscimmo sgommando dal vicolo e per fortuna nessuno ci stava inseguendo.
Facemmo la maggior parte del viaggio in silenzio, non stavo pensando a niente solo alla paura che avevo avuto quando avvertii la voce di quell'uomo così ostile, non avevo paura per ma per il mio bambino.
Arrivammo nel parcheggio di una tavola calda poco fuori città, Jawaad scese dall'auto. Doveva forse parlare con qualcuno? Perché eravamo li? Cosa dovevo fare? Non sapevo se scendere o rimanere in auto.
Si girò e vedendo che non mi ero mossa venne verso di me ed aprì la portire.
- Vuoi rimanere qui tutto il giorno oppure devo stenderti un tappeto rosso dimmi tu!?- disse con un mezzo sorrisetto sul viso.
Slacciai la cintura di sicurezza e mi alzai, probabilmente eravamo lì per fare colazione.
Sembrava essere l'ora di punta, il parcheggio era pieno di auto e anche qualche camion.
Infatti quando entrammo la maggior parte dei tavoli erano occupati, avvertii subito un odore fortissimo di caffè che mi diede molto fastidio, era quasi insopportabile.
Sembravano conoscere tutti il ragazzo al mio fianco, lo salutavano e gli sorridevano gentilmente, di sicuro era un cliente abituale.
Trovammo per fortuna un tavolino in un angolo molto riservato e speravo vivamente volesse raccontarmi tutto.
- Allora cosa vuoi a colazione?- mi chiese leggendo il menù in plastica posto tra la saliera ed un porta tovaglioli.
Non avevo per niente fame e per di più quell'odore mi stava facendo venire la nausea.
- Questa volta passo grazie.- risposi togliendomi il cappotto e sistemandolo al mio fianco sul divanetto di pelle rossa.
- Ne sei sicura Nora?- feci cenno di si con la testa e subito dopo arrivò una signora sulla quarantina con un grembiulino e una brocca di caffè tra le mani,
- Dolcezza ne vuoi un po'?- mi chiese con molta gentilezza, sembrava averne passate tante e magari aveva una famiglia da sfamare, mi ricordava molto mia madre, le occhiaie e le gambe che quasi non reggono per la stanchezza.
- No grazie mille.-
- E tu?- chiese a Jawaad, fece cenno di no notando la mia faccia disgustata quando la cameriera si avvicinò con la brocca.
- Ti da fastidio l'odore?- chiese il ragazzo una volta che la gentile signora se ne fosse andata.
- Ho un po' di nausea.- risposi piano cercando di placare la tempesta nel mio stomaco, passai una mano sulla pancia e chiusi gli occhi inspirando lentamente.
-Sei incinta?- riaprii di colpo gli occhi al suono di quelle parole,
- Non siamo qui per parlare di me!- risposi fra i denti.
- Quindi vuoi sapere perché dovevo un favore al tuo fidanzato?- annuii leggermente e deglutii preoccupata dalla verità che stavo per conoscere.
Si mise comodo sul divanetto ed iniziò a sorseggiare la sua tazza di caffé.
- Lo conoscevo...- disse indicando il punto su cui avevo il tatuaggio,
-Toby?- insistetti.
- Si, lui... Mi vendeva la droga.- sapevo che Toby fosse in quei giri ma non avevo mai incontrato uno dei suoi clienti - ero diventato dipendente e dovevo molti soldi a persone pericolose proprio per la droga.- mi spiegò a bassa voce sporgendosi sul tavolo verso di me per non farsi sentire.
- Devi dei soldi anche al tipo da cui stavamo scappando?- finalmente si stava fidando di me,
- Si anche a lui.... Sam mi ha aiutato a smettere di drogarmi e mi ha prestato dei soldi per fare un corso da tatuatore.-

~ Ecco il nuovo capitolo!! Secondo voi Nora dovrebbe fidarsi delle parole di Jawaad? Se vi è piaciuto lasciate una stellina e commentate. Vi amo!!

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