Due mondi opposti

Capitolo 1

È una classica mattina di settembre, la sveglia sta suonando ripetutamente dalle 6:45, il tempo è già autunnale per quanto sia il 14. E come tutti i miei risvegli scolastici c'è un mostro mattutino che urla fuori dalla mia camera.

Signore e signori vi presento mia madre, la donna senza un momento libero, avvocato, che di me sa solo come mi chiamo, forse..

Ma le voglio bene, lavora per non farmi mancare niente e quindi accetto la sua assenza da casa.

Mio padre, bhe, è un famoso chitarrista sempre in giro per il mondo, ma ormai non fa più parte della mia vita.

Ritorna in famiglia a Natale e raramente per i nostri compleanni, altrimenti ci spedisce regali super costosi che spesso e volentieri butto in una scatola "regali super costosi".

Ho detto nostri perché in casa siamo 3 fratelli: io e Jered siamo gemelli e poi Allison che è la sorella maggiore. Praticamente è diventata mia madre, ha 25 anni.

Ormai ho presentato tutti escluso me, quindi è arrivata l'ora della super, eccezionale, fantastica, meglio al mondo Cristy.

Ok, scherzavo, non sono niente di tutto ciò, sono una semplice ragazza di 17 anni, con lunghi capelli scuri, due semplici occhi marroni, relativamente alta (sono proprio nana).
L'unica cosa che non odio di me è il corpo, ci tengo alla linea, quindi mangio sano e regolare, tutti i giorni mi alleno a boxe e quando non so che fare corro per le strade.

Amo la musica, cantare, ballare, disegnare e soprattutto divertirmi.

Non riesco a stare un attimo ferma, ho il bisogno di fare qualcosa, anche la più stupida.

Detto questo, dato che le urla di mia madre non finiscono più, devo realmente alzarmi, cosa psicologicamente tremenda.

Mi vesto prendendo le prime cose che trovo, classici jeans scuri, classico golf largo, classico nero e grigio.

Mi lavo, trucco e scendo le scale per salutare mia madre ed andare a scuola, quell'inferno dove i professori si preparano la sera prima odiosi compiti per quei poveri cristi di studenti, penso che si divertano a vederci soffrire..

Ma escluso l'odio che ho per quel posto, la mia media non è male, non sono un genio, ma me la cavo tra il 7 e l'8. Tutto grazie alla memoria di mio padre.

Ed ecco la mia pazza famiglia seduta al tavolo per fare colazione. 

Jered è senza maglietta con le gambe distese su un'altra sedia, mia madre corre da una parte all'altra della stanza e grazie a Dio, Allison, l'unica persona sana, mangia tranquillamente i suoi biscotti nel latte leggendo il giornale.

"Buongiorno famiglia" urlo contenta.

"Salve dormigliona, sbrigati che ti devo portare a scuola e correre a lavoro, ho una riunione importantissima" dice velocemente mia madre mentre continua a correre.

"Mamma io sono pronta, qui quello che si deve muovere è Jered che non è nemmen vestito"

Lui mi grazia con un bel dito medio, si alza e si infila la maglietta "fatto" ci informa.

Io dico, nemmeno la decenza di lavarsi i denti dopo aver fatto colazione, povere ragazze che gli stanno intorno..

E si, esistono davvero quelle ragazze, dato che lui ha preso i capelli scuri da mamma e gli occhi chiari da papà, tristezza assurda per me.

Comunque, arrivati a scuola vado il più velocemente possibile da quella che nella mia vita ha il posto di "migliore amica", Samanta o Sam.

Lei è più alta di me (ci vuole poco..) ha i capelli biondi fino alle spalle, due occhi verdi enormi, corporatura da ballerina ed è eccezionale.