La musica è altissima e mi sta già venendo il mal di testa.
Mi affretto ad andare verso l'uscita. L'odore di fumo e di alcool mi entra nelle narici facendomi venire un po' di mal di testa.
Mi siedo sulla muretta da sola e mi metto a guardare i ragazzi ubriachi che ridono e ballano. Loro si che si sanno divertire.
Ho solo sedici anni ma solitamente i ragazzi della mia età fumano e bevono alla stragrande. Io non sono per niente una di quelle ragazze, non ho mai bevuto e non ho mai fumato, forse qualche drink a qualche festa, ma non fino al punto di ubriacarmi.
Fumato poi. Non penso i miei genitori avrebbero mai voluto una cosa del genere. Certo che non sono qua e non possono sapere se bevo o fumo però so che ogni genitore non vorrebbe mai una cosa del genere dal proprio figlio quindi mi limito a questo pensiero.
Mi mancano molto i miei genitori. Le loro risate, le nostre domeniche passate in giro per gli qualche paese, i nostri giochi in macchina per non annoiarci durante i viaggi.
Mi mancano! Mi mancano! Mi mancano! Mi mancano quando respiro, mi mancano ogni secondo della mia vita.
Questo vuoto non potrà mai essere colmato da nessuno perché loro erano i miei genitori, le uniche persone che mi conoscevano fino in fondo, le uniche persone che mi capivano e mi sapevano consigliare in qualsiasi cosa.
Prima ancora che me ne accorga due lacrime mi hanno rigato il viso. Mi sento una stupida a piangere fuori da un locale. Quelli che passano potranno pensare che sono ubriaca e che questo è l'effetto, ma il bello è che sono tutto fuor che sbronza.
No, non è possibile che sia ad una festa e al posto di divertirmi sto piangendo.
Mi affretto verso l'entrata e inizio a guardarmi in giro in cerca dei miei amici. Noto Samantha che sta parlando con molta nonchalance con un ragazzo.
Mi sembra di conoscerlo ma appena si volta avrei voluto non averlo mai conosciuto.
Che diamine? Cosa ci fa qua mio fratello? E con la mia mica per lo più! Eh no eh!
Senza neanche accorgermene sto camminando con passo svelto verso i due che sembrano non avermi vista.
Mi affretto ad andare verso mio fratello e appena davanti a lui lo guardo storto, molto storto.
"Oh ma guarda chi si vede? Come mai da queste parti All? Insomma fumo, alcool non sono cose da te o sbaglio?" Sorride e sembra divertirsi.
Non posso assolutamente ricambiare. Continuo a guardarlo malissimo.
"Io sono qua con i miei amici e con le mie amiche" rispondo sottolineando la parola amiche e rivolgendo uno sguardo a Samantha per far capire al mio fratellone che sono qua con la persona con la quale sta flirtando.
Samantha sembra imbarazzata e fa un sorrisetto.
Insomma non mi va che mio fratello frequenti una mia amica. Non riesco neanche ad immaginare Samantha ogni giorno in camera di mio fratello, c'è non che la cosa mi dia fastidio ma... Insomma no punto e basta! E poi pensa se dovessero mettersi insieme e io non potrò più parlare di me con la mia amica solo per paura che lei vada a dirlo a mio fratello.
"Tu che diavolo ci fai qua? Pensi di seguirmi sempre adesso?" Lo guardo diretto.
"Io sono qua con i miei amici Allison"mi dice e mi indica un gruppo di ragazzi che in questo momento stanno guardando verso di noi e uno di loro mi sa indicando. Che cavolo ha quello da indicarmi?
Mi giro verso i due che stanno parlando di fatti al quanto noiosi, del tipo mio fratello e la sua vita sportiva prima di trasferirsi. Sono sicura che neanche a Samantha interessa ma resta li comunque dato che le interessa mio fratello, con mio grande dispiacere.
"Tolgo il disturbo non preoccupatevi" mi giro in cerca degli altri. Vedo Chad in lontananza e vado verso di lui.
"Ei, Chad come va la gamba?" Ha il gesso.
"Ei All, bene bene, non vedo l'ora di togliermi sto maledetto gesso però, sai non è la cosa migliore del mondo" mi ricordo quando a 7 anni sono caduta dalle scale. Mi sono rotta un polso e ho dovuto portare anche io il gesso. Dava proprio fastidio ma la cosa non mi dispiaceva dato che praticamente ero servita e riverita in tutto e per tutto in quanto il polso rotto era quello destro.
"Ti capisco, c'ho avuto anche io a che fare"gli sorrido.
"Chad io vado un attimo da delle mie amiche Ashley mi deve parlare" si avvicina una ragazza carina dai capelli mossi castani e gli occhi azzurri.
"Okay Monica vai pure, io sono qua se hai bisogno" lei le da un bacio sulla guancia e lui diventa immediatamente rosso.
"Chi è questa ragazza?" Mi limito a chiedere.
"Oh lei è Monica, viene in classe con me al liceo e siamo quasi migliori amici"dice.
"Migliori amici eh?" Pensa che io non abbia notato il modo in cui è diventato tutto rosso?. Insomma è scuro qua dentro ma non fin a questo punto.
"Oh"è un po' imbarazzato.
"Sai lei mi considera solo come un amico e si fida tantissimo di me, a me però piace lei e vorrei andare oltre l'amicizia però non vorrei mai rovinare questo bellissimo rapporto che si è creato" non sa cosa dire, posso leggerglielo negli occhi.
"Ah okay" non so neanche io cosa dire dato che non sono proprio il genere di persona che da consigli sentimentali sopratutto ad una festa.
"Comunque ti va di bere qualcosa?"
Non ho ancora visto Taylor e sono molto felice di questo. Il mio obiettivo questa sera è divertirmi con le mie amiche, anche se non ho idea di dove siano e con i miei amici.
"Per adesso sono apposto grazie"
"Eddai All un bicchierino non ti fa male anzi" uff e va bene, un bicchierino però.
"Ok dai"mi sorride e insieme ci avviciniamo al bancone dove un ragazzo alto dai capelli castani chiari e occhi verdi ci versa una bevanda alcolica dal colore scuro nei bicchierini.
Lo ingoio velocemente e sento il bruciore scendere lentamente lungo la gola.
"Altri due grazie"
"Chad no" dico subito.
"Ultimo" mi promette. Si! Come no!
"Okay" il ragazzo ricompare e versa ancora il liquido.
Deve avere molti gradi perché ho già mal di testa, ma in lontananza riesco a vedere una figura molto familiare baciare una ragazza. Lei ha un vestitino fin troppo corto e dei tacchi a spillo altissimi, stanno ballando e baciandosi allo stesso tempo.
Figurati se lui si perde d'animo, sicuramente si sta divertendo e allora perché io non dovrei, sai cosa fai All bevi ancora un po' poi va la da lui e dalla sua amichetta e gli vomiti addosso.
"Un altro grazie" ordino al ragazzo che adesso sta sorridendo ad un altra ragazza seduta di fianco a Chad.
Chad mi guarda e quasi spalanca la bocca.
"Che c'è? Non sei tu che hai detto che non mi fa male? Sai che mi fido di te" Gli faccio l'occhiolino.
Dopo 5 bicchierini la stanza mi sta girando in tondo ma riesco ancora a vedere qualcosa e a camminare.
Mi faccio spazio tra la gente, non so di preciso dove sto andando... Forse in bagno.
Chad è rimasto al bancone, anche lui era completamente andato. Non si sarà neanche accorto della mia assenza.
Ad un certo punto mi sento prendere per i fianchi, un ragazzo che puzza di alcool e fumo ha il viso vicino al mio. Chi diavolo è questo?
"Ei bella dove stai andando?" Penso abbia detto. Si avvicina ancora di più e quando le nostre labbra si stanno per toccare qualcuno gli tira un pugno talmente forte da farlo cadere a terra.
"Che diavolo fai amico?"
Non vedo niente a parte il ragazzo sdraiato per terra con del sangue che gli cola dal naso, non vedo chi sta parlando e nemmeno a chi si riferisce.
Vengo presa per un polso e trascinata velocemente fuori da Cloe.
Chi è stato a salvarmi dalle labbra di quell' ubriacone? Perché non si è fatto vedere? E dove sto andando?~spazio autrice~
ohiii, tutto bene?
Scusate il ritardo ma abbiamo avuto alcuno imprevisti.
Fateci sapere cosa ne pensate;)
Un bacioCloeSve
STAI LEGGENDO
IO E IL MIO FANTASTICO CASINO [in revisione]
Teen FictionAllison Parker, una ragazza di sedici anni, capelli neri, occhi azzurri, piena di amici, con due genitori a dir poco fantastici, è la seconda di quattro figli. Era veramente felice ma era tutto fin troppo bello per esser vero. I genitori infatti se...