-Katia!!-le urlai, niente, non mi rispose la vidi correre mentre con una mano si reggeva il vestito, e con l'altra si asciugava le lacrime.
Pioveva a dirotto, mi bagnai tutta, finalmente la raggiunsi in auto, sbattei lo sportello e le urlai:
-Ma cosa ti è preso?- continuò a singhiozzare senza rispondermi, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
-Non mi dire che stai così per quel tipo in discoteca! Giuro che se lo vedo lo ammazzo!- feci come per uscire dalla macchina ma la sentii urlare:
-No! No!! No!!!- con un gesto veloce della mano prese le chiavi dalla borsa e accese la macchina.
-Okay, okay, no, calmati...- niente.
Premette il piede sull'acceleratore, fece inversione di marcia ed uscì dal parcheggio della discoteca.
Si vedeva che non era sobria, aveva gli occhi rossi e le lacrime le solcavano quel suo viso paffutello e roseo.
-Katia frena!!- le urlai più forte che potevo.Poi accadde tutto molto velocemente, come un battito di ciglia, Katia levò le mani dal volante e si accasciò su questo,io le urlai ma fu tutto inutile, non rispondeva, non reagiva, allora provai a prendere il volante ma non feci in tempo, la macchina sbandò sull'asfalto, ricordo che lo scroscio della pioggia si fece sempre più forte, guardai l'ora: 1;48, poi niente.
Vidi tutto bianco.
Guardai Katia ma non era in macchina, il suo sportello era aperto.
Sentivo una strano rumore un tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che mi martellava la testa.
Poi delle sirene...
Chiusigli occhi.Quando riaprii gli occhi mi faceva male la testa, sentivo dietro di me un ti, ti, ti, continuo.
Provai ad alzarmi, una signora mi guardò con occhi sbarrati, poi si alzò dalla sedia sulla quale era seduta e mi venne incontro: era alta, magra, con i capelli rossi e due smeraldi al posto degli occhi.
-Kate, amore mio! Stai bene? Come ti senti?-la guardai in modo strano e poi sussurrai:
-Chi è lei, e chi è Kate?- ricordo il volto di mia madre sconvolto, era come se il mondo le fosse caduto addosso.
-Amore mio! Lo sapevo, i dottori mi avevano avvertito!
-Avvertito?-ripetei.
I suoi occhi si riempirono di lacrime e le scivolarono sul volto, poi prese coraggio e iniziò a parlare, o almeno ci provò, perché appena aprì la bocca le parole le si gelarono in gola.Mi sentivo tutta intorpidita,strana, provai a ricordare come fossi finita là dentro ma niente, tutto buio.
Un senso di oppressione si era impadronito di me, si, perché, non riuscivo a capire come potevo essere lì, chi era quella signora, chi era Kate, stavo impazzendo, mi sentii svenire, uno strano apparecchio dietro di me comincio ad emettere uno strano suono prolungato, poi di nuovo niente, non sopportavo proprio quella sensazione di niente.
Ecco!! Le voci dei dottori...
-Rose, il defibrillatore presto!
-Subito dottore!
Sentii prendermi il polso.
-Signora Walker, esca dalla stanza, la prego, fuori l'aspetta una psicologa.
-Mia figlia...-la sentii sussurrare.
Ora nessuno mi stringeva più il polso.
Sentii di nuovo i dottori:
-Uno! Due! Tre!
Il mio corpo sembrava all'improvviso prendere vita e poi morire in un istante.
Provai ad aprire gli occhi, ma le mie palpebre sembravano attaccate, poi finalmente riuscii ad aprirli: all'inizio vedevo tutto sfocato, ma dopo riuscii a mettere a fuoco meglio le immagini.
C'era di nuovo quella signora dagli occhi smeraldo, che mi sorrideva e mi accarezzava dolcemente i capelli, mi sentivo stanca ma allo stesso tempo mi sentivo sicura e protetta ... Così mi lasciai andare e sprofondai in un sonno profondo.
STAI LEGGENDO
Ricominciare da zero
Romantizm"Katia frenaaa!!!" Poi niente, sogni di una vita infranti, giornate passate a pensare al futuro...perse. Un incidente che può cancellare ricordi di una vita intera. Rifare tutto da capo. Ricominciare da zero. Poi arriva lui, c...