" Ora che hai avuto la tua risposta sei più contento?" La sua voce suona più roca del solito ed è ancora più bella.
" Sì, molto." Rispondo senza curarmi davvero di quello che sto dicendo: non ho idea di cosa faccia sotto casa sua, non ho idea del perché l'ho chiamata, so solamente che sentirla mi dà un senso di calma.
" E adesso che si fa?" Io avrei due o tre cose in mente per te zuccherino...
" Tu cosa vuoi fare?" Domando su due piedi aspettando la sua risposta.
Qualche attimo di esitazione precede la sua risposta.
" Voglio tornare a dormire Aaron." Ci penso per qualche istante...
" Va bene. Ci vediamo tra qualche ora al negozio allora."
Sto per mettere giù quando la sento richiamarmi.
" Aaron!"
" Sì?" Domando soddisfatto.
" Cioè, vai via davvero?"
" Mi hai detto che vuoi tornare a dormire." Rispondo con finta indifferenza.
" Ma... Sei sotto casa mia e sono le tre del mattino!" Sembra vagamente sconvolta.
" Ho la moto posso tornarmene a casa. Ne ho una anche io." Rido prendendola in giro.
Chiedimelo. So che vuoi chiedermelo zuccherino... Dai...
" Sei insopportabile." Dice sbuffando.
" Mi domando cosa posso aver fatto per meritare un appellativo simile signorina."
Silenzio.
" Mon.." Guardo il telefono e mi accorgo che ha messo giù la telefonata.
Piccola stronza.
Davvero?
Ha messo giù il telefono?
Rimango a bocca aperta dato che tutto mi sarei aspettato tranne questo. Questa maledettissima ragazza mi sta facendo impazzire: forse dovrei richiamarla.
Io? Io che richiamo una donna? Fatico a riconoscermi.
Mentre continuo a fissare lo schermo del telefono combattuto su cosa fare sento una voce dall'altra parte della strada.
Mi volto e la vedo.
Indossa un paio di ciabatte di pezza e una vestaglia da notte blu.
Ha i capelli scompigliati ed è senza trucco, ha le braccia incrociate sul petto che tengono ben chiusa la vestaglia, batte un piede sull'asfalto spazientita.
" Cosa fai lì impalato? Vieni o devo stare qui per il resto della notte?" La guardo a bocca aperta e credo di avere un'espressione ebete dipinta sul volto mentre la squadro da capo a piedi, ma davvero non posso farne a meno.
Vorrei ridere, ma sono spiazzato, il mio cervello non è in grado nemmeno di fare un'azione semplice come questa.
Quando vedo che sta per girarsi e andarsene di nuovo mi riscuoto dal mio stato di trans e scendo dalla moto, prendo le chiavi e tolgo il casco che metto sottobraccio, attraverso di corsa la strada e la raggiungo.
" Ce l'hai fatta ad arrivare allora." Mi dice guardandomi stupita.
" Diciamo che mi hai colto di sorpresa. O tu o le tue ciabatte con le orecchie da coniglio, non le avevo notate prima." La prendo in giro.
Lei mi dà un buffetto sulla spalla ed entra nel condominio alle sue spalle, io la seguo pochi passi dietro, fissando ogni centimetro del posto che questa ragazza chiama casa...
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Baci al cioccolato
ChickLitMonroe è una giovane ragazza del Tennessee trasferitasi nella "grande mela" per cercare un nuovo inizio, portando con sé unicamente una piccola valigia e la sua passione per la pasticceria, grazie alla quale riuscirà ad aprire un piccolo negozio di...