Capitolo 11

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La pioggia continua incessante e forse mentre corriamo verso casa mia aumenta ancora di più.
Finalmente imbocchiamo la strada di casa e in lontananza la vedo. Ci siamo quasi.

Stringo la mano di Liam e faccio un ultimo scatto verso il vialetto, una volta sotto il portico mi metto a ridere, lui mi stringe le braccia intorno al bacino e fa scontrare le nostre fronti, i suoi occhi esprimono la sua infinita dolcezza e quando ci stiamo per baciare Louis apre la porta.

"Piccioncini smettetela di fare effusioni davanti alla porta di casa mia" dice incrociando le braccia e sbattendo il piede sul pavimento.

Ma vedo che gli sta comparendo un piccolo sorriso sulle labbra.

"Venite dentro dai che prendete freddo" aggiunge dopo poco.

Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi spinge verso casa.

"Vai a farti una doccia calda e cambiati"

"Certo capo" rispondo cominciando a salire le scale, ma quando sono a metà li sento cominciare a parlare sottovoce, mi fermo un attimo per ascoltarli.

"Quindi?" Chiede Louis.

"Ci siamo baciati" risponde Liam con un filo di voce.

"Eh?! Dai su non tenermi sulle spine" ribatte il moro.

"Eh... lei mi piace un sacco ma non voglio illuderla! Io tra poco parto e non voglio che lei si leghi a una persona che non sarà qui per lei tutti i giorni, e questo mi fa stare male..."

Me lo immagino mentre abbassa la testa e si guarda le mani. Sorrido dolcemente a quell'immagine anche se sono molto dispiaciuta perché so che sta dicendo la verità.

"Dai vai a farti una doccia e non pensare a queste cose, per le prossime settimane ti lascio il permesso di uscire con lei, ma devi trattarla bene sai che ho occhi ovunque!" Lo avverte Louis.

Soffoco una risata, ma presto mi rendo conto di essere seduta sulle scale e scappo verso il bagno più piccolo prima che i due ragazzi salgano su.

Chiudo la porta e appoggio la schiena contro la lastra di legno. Ho le guance bollenti. Adesso so per certo che Liam sia una delle persone più dolci del mondo.

Mi svesto velocemente entro nella doccia e apro l'acqua. Il torpore che il mio corpo aveva dopo la pioggia svanisce poco alla volta sostituito da un bellissimo calore.

Avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo e uno nei capelli, apro la porta e guardo lungo il corridoio, nessuno in vista, con una piccola corsetta raggiungo camera mia.

Una volta dentro lascio cadere l'asciugamano per terra e velocemente mi metto l'intimo e il pigiama.

Esco di nuovo e apro senza pensarci la porta della camera di mio fratello.

Non sono psicologicamente pronta a quello che vedo.

Liam è in boxer girato di schiena mentre si infila una maglietta di mio fratello, i muscoli della schiena si flettono quando le braccia si allargano per far passare la maglietta dalla testa.

Le lunghe gambe sono abbronzate e i boxer gli fasciano le cosce, quando sto per salire ancora più su lui si gira, e il mio sguardo cade accidentalmente proprio lì.
Erano vere tutte le storie che ho sentito su di lui. Cristo se erano vere.

Arrossisco immediatamente e alzo lo sguardo verso il suo viso.
Un sorriso si allarga sulle sue labbra seguito subito dopo da una risata. Ancora più imbarazzata abbasso lo sguardo e le mie calze a pois non sono mai state così interessanti.

"Sai per caso se Lou ha un'altra maglietta?! Magari un po più grande?" Alzo lo sguardo e vedo che non gli riesce a coprire l'ultimo pezzo della pancia. Scoppio a ridere e vado ad aprire uno dei cassetti del comò.

Illusion || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora