CAPITOLO X

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Ci siamo, oggi è la mia giornata libera da impegni accademici e sono libero di dettare e di scandire io gli orari e le tempistiche quotidiane. Mi alzo abbastanza tardi dal letto, anche perché ho qualche ora di sonno da recuperare.

A colazione fatta, decido di mettermi in cameretta a sistemare delle faccende che avevo lasciato in sospeso ieri: appunti universitari e qualche servizio domestico che mi aveva chiesto mia madre.

Mentre sto portando avanti il mio lavoro, mi squilla il telefono, rispondo ed è Ferd che mi dice: "Ciao Dave, oggi vieni più presto che dopo la partita mangiamo qualcosa insieme". Io rispondo: "Ciao Ferdy, verso che ora facciamo?". Lui ribatte: "Verso le 19:30". "Va benissimo, allora ci vediamo a quell'ora" e concludiamo la nostra breve conversazione.

Matematica è stata sistemata, Informatica pure, mi resta solo da mettere apposto qualcosa di PRO & STA ed ho completato; mi rendo conto che, però, la lezione scorsa non è stata completata del tutto e decido di concludere qui la mia sessione di studio.

Arriva l'ora di pranzo ma, da quando ho visto Sarah (ragazzi, ormai me la sogno pure di notte), non ho tanta fame e mangio solo un po' di pasta col sugo. Mia madre mi dice: "Perché non vuoi mangiare altro?". Io rispondo, cercandomi una scusa: "Ho mangiato molto stamattina e sono già pieno".

Siamo nel pomeriggio, è il momento di sistemare le tende (stamattina non ho avuto molto tempo per farlo, Matematica mi ha portato via qualche ora in più). Dopo aver fatto ciò, passo il resto del tempo libero a cantare qualche canzone al Karaoke, una mia passione che ho fin da piccolo e che mi porta a stare veramente bene; io quando canto, mi emoziono e mi sfogo un po', liberandomi dalle tensioni settimanali accumulate.

Guardo l'ora e, tra una canzone e l'altra, mi accorgo che sono le 18:30; è ora di staccare, tra un'ora devo andare da Ferd e Lud.

Mi faccio una bella doccia rilassante e nel frattempo ascolto la mia canzone preferita che mi carica per bene per la partita di stasera. Mi vesto in modo abbastanza casual e metto un po' di profumo che non guasta mai. E' ora, devo andare e lascio un biglietto scritto a mia madre riguardo la mia assenza in casa (purtroppo non l'ho avvisata prima).

Quattro passi e sono da Ferd, mi accoglie sempre in un modo fantastico, stringendomi la mano ed abbracciandomi. Parliamo delle nostre passioni e delle nostre cose quotidiane. Chiedo: "Ma dove sta tuo fratello?". Mi risponde: "E' andato a prendere le ragazze". Nemmeno finiamo di dirlo, che sono già arrivati (evidentemente pochissimo traffico per strada, meglio così). Ci salutiamo e già guardo Hannah con aria di sfida, anche perché non ho dimenticato la scorsa partita il modo in cui mi ha eliminato dalla partita.

Ferd prende la valigetta (quella ormai famosa valigetta che sempre tanti ricordi mi evoca e mi fa ritornare) e si dividono le chips. Le carte vengono mescolate e le facce sono tutte serie: si gioca.

Dopo qualche mano di studio, mi arrivano in mano una coppia di Jack che mi fa pensare tantissimo e cambio tre carte dopo aver fatto il giro di puntate, per fortuna non becco l'altro Jack, ma decido di dare una svolta alla mia partita, puntando forte. Tutti passano, tranne Hannah che inizia a guardarmi fissa negli occhi. Faccio la mossa di andare a prendere il piatto e, proprio in quell'istante, Hannah mi viene a vedere. Showdown: io coppia di Jack, mentre lei mi mostra coppia di Assi (ragazzi, non avevo mai perso un bluff o un semi-bluff prima di ora, ma c'è riuscita la debuttante Hannah e questo mi fa malissimo nell'orgoglio di giocatore). Amely guarda la situazione ed è divertita anche lei di quanto accaduto e si mette a ridere ed applaudire ad Hannah della gran mando vinta.La partita continua e qualche altra mano dopo, mi capita di mano l'odioso Tris di Jack, ma vado ALL IN. Tutti passano, anche Hannah, ma stavolta Ferd viene a vedere. Dopo lo scambio di carte io mostro il Tris di Jack, mentre Ferd mi mostra Scala e vengo eliminato dalla partita e realizzo ufficialmente che il Tris di Jack è un punto che non mi dà vittorie e sarà un punto da passare sempre. La partita, nel suo contesto, si risolve abbastanza in fretta ed a vincerla e Ferd. Adesso le carte vengono messe da parte e si mangia le pietanze preparate dalla madre di Ferd e Lud; squisite portate ma non riesco a gustarle del tutto sempre in riferimento allo stesso pensiero che mi sta tormentando già da un po'.

Lud domani deve alzarsi presto e ci congeda subito dopo aver mangiato, mentre Ferd deve accompagnare sia Hannah che Amely e mi invita a farlo compagnia, accetto volentieri. Durante il tragitto non facciamo altro che parlare della partita giocata e degli errori commessi durante il gioco; ormai questo gioco ci ha proprio presi e non facciamo altro che parlarne e discuterne.

Finisce il viaggio, le ragazze sono a casa e siamo ritornati alla base. Saluto Ferd e ritorno anche io a casa mia, tempo di aggiornare i risultati della partita e la classifica che è ora di andare a dormire: domani è un altro giorno.


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