Human [Luke Hemmings] IN PAUSA

Jet black heart

Canzone per il capitolo: Jet Black Heart, by 5 Seconds of Summer.

Non sapeva cosa fare.

La sua vita era stata stravolta da due diamanti azzurri.

Non riusciva pensare ad altro che al suo profumo, quella inebriante fragranza che l'aveva avvolta quando i loro corpo erano a contatto.

Riconobbe la marca: One Million.

Sorrideva inconsapevolmente, si era accorta che l'acqua dei piatti, nel lavello, stava superando il bordo del mobile rovesciandosi sulla superficie di marmo.

«Kate, la piccola piange. E attenta! L'acqua dei piatti sta fuoriuscendo.» avvisò Michael, mentre scendeva velocemente le scale per tentare di calmare Chloe.

«Diamine!»

Solo in quel momento la ragazza si accorse della situazione e subito chiuse il rubinetto, per prendere uno straccio e pulire il danno causato.

«Cosa ti succede? Non sei mai stata tanto distratta quanto lo sei in questi ultimi giorni. C'è qualcosa che devi raccontarmi?» l'amico espose i suoi pensieri, mostrando un sorriso malizioso mentre cullava la bambina che si stava calmando, tenendo l'indice destro di Michael tra le sue piccole dita.

Katrine lo guardò e dovette ammettere a sé stessa che il biondo donava veramente tanto a Michael.

Sentì le sue guance scaldarsi eccessivamente e i suoi occhi si illuminarono, ripensando a quello che era successo due giorni prima, il venerdì pomeriggio, al parco.

«Oddio, sei arrossita. Lo sapevo! Chi è? Lo conosco?» il ragazzo divenne euforico e cercò difficilmente di contenere la gioia che sentiva perché finalmente Kate era riuscita a superare il suo passato. Dovette stare attento a non svegliare Chloe che si era dolcemente addormentata tra le sue braccia con ancora il suo dito intrappolato nella piccola manina.

«Non essere sciocco!» lo riprese scherzosamente, tentando di calmarsi e di reprimere la curiosità del biondo.

Non voleva ancora dire niente in particolare, magari accennare qualcosa, il suo migliore amico ne aveva tutti i diritti di sapere cosa le stesse accadendo, ma non spiegare che aveva avuto un contatto con Luke. Non sapeva nemmeno il suo nome, non poteva ancora essere certa di niente.

Katrine finì di asciugare il disastro che aveva combinato e si girò, appoggiandosi con il fondo schiena al mobile di marmo e asciugandosi con lo straccio le mani.

Un sorriso sincero spuntò sulle sue labbra quando vide le scena di Michael con sua figlia. Erano da fotografare.

Così salì velocemente le scale, per poi tornare nuovamente giù con la sua Polaroid pronta per scattare l'ennesima foto.

Michael era perso nel guardare la bambina, non si era accorto della momentanea scomparsa dell'amica e preso dalla dolcezza, si abbassò all'altezza di Chloe per lasciarle un tenero bacio sulla fronte.

E fu quello il momento che Kate scattò la foto.

La macchina fotografica stampò la foto, ancora tutta nera. Bastò scuoterla leggermente per una decina di secondi e poi lasciarla lì, nel giro di un minuto uscì fuori la fotografia di Michael e la piccola, che Kate attaccò al muro insieme al collage di altre fotografie che aveva.

Le guardò attentamente, una ad una. I ricordi di lei ed Ashton stavano cercando di soffocarla con la tristezza ma scacciò via tutti i pensieri, quel giorno era felice.