6 . new home

25 2 0
                                    



Continuavo a fissare il pavimento da più di un'ora mentre picchiettavo le dita sopra il bracciolo del divano. Il silenzio che combeva nella stanza era snervante, persino i respiri si affievolirono per non creare rumore. Iniziai a pensare alla prima volta che incontrai i suoi occhi color miele.
All'inzio avevo paura di quello sguardo, mi faceva venire i brividi, non che adesso non lo facesse, però la questione stava degenerando, c'erano talmente tante di quelle cose che dovevo sapere e che forse tra poco avrei scoperto e forse una volta e per tutto avrei posto fine ai miei dubbi.
Potei notare Niall con la coda dell'occhio fissarmi con uno sguardo triste,  è stato un po' egoista da parte sua dire a zayn di non portarmi via da lui, non stiamo nemmeno insieme e non vorrei che la nostra amicizia si tramuti in qualcosa di più perché per me Niall è come un fratello maggiore, almeno lo era prima che io non scoprissi che mi teneva all'oscuro di Zayn.
Sentii il capanello suonare. Quasi mi saltò il cuore in gola a sentire quell'assordante rumore. Mi alzai con lo sguardo addosso di Niall, e mi avviai alla porta. Tirai un sospiro e mi girai a guardare Niall, non so perché lo feci ma dopotutto io gli volevo bene e volevo che fosse lui a darmi il permesso. Rimase scioccato del mio gesto, dato che non si mosse di una virgola ma continuò a penetrarmi con lo sguardo mi voltai verso la porta e girai le chiavi nella serratura.
C'eravamo, era arrivato il momento.
Aprii la porta e ci trovai Zayn, rimase qualche secondo sulla porta a guardarmi.
"Mh entra" dissi spostandomi di lato permettendogli di farlo entrare.
Zayn non esitò ad entrare e corse immediatamente verso Niall prendendolo per il colletto.
" Cosa?! No Zayn fermati" urlai io cercando di fermarlo. Zayn sferrò un pugno a Niall che ricambiò l'attacco con un pugno sul naso facendo cadere Zayn sanguinante a terra.
Mi misi in mezzo ai due e guardai furiosa prima Niall e poi Zayn.
" Mi spiegate cosa cazzo sta succedendo?!" chiesi urlando.
" Fattelo dire da quello che considero amico mio " disse Zayn pulendosi con il dorso della manica il sangue che gli colava dal naso.
Mi voltai verso Niall in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.
" Facciamo parte di due clan diversi" disse Niall fulminando con lo sguardo Zayn. Dei clan?
" In che senso dei clan diversi?" chiesi sospirando.
"Nel senso che tu sei proprietà mia e secondo il patto lui deve starti alla larga" disse Zayn alzandosi in piedi.
" Ma di cosa state parlando?!" dissi urlando e sedendomi sul divano sotto lo sguardo di entrambi.
Niall diede uno sguardo a Zayn e poi a me.
"Non doveva andare così e lo sai Zayn" disse Niall accusando l'amico.
"Bene io mi sono stufata di questa situazione" dissi io sbuffando e alzandomi dirigendomi verso camera mia.
" Tu sei l'angelo nero" disse Niall. Mi voltai a guardarlo con il fiato spezzato, che voleva dire?
"Noi apparteniamo a due circoli di droga diversi e tu saresti la ragazza che stavamo cercando ovvero la figlia di Tompson, che sarebbe il più grande cliente della storia è per questo che Zayn ti accompagnò da tuo padre tu sei sua figlia e voleva verificare che fosse vero, in poche parole tuo padre ti ha venduta al circolo di Zayn." Sentii le mie gambe tremare e il fiato mancare, rimasi asciutta a corto di parole, guardai Zayn e poi Niall. Mi accasciai a terra con una mano sulla bocca e gli occhi sgranati, volevo urlare ma non ne avevo il coraggio.
"Mi dispiace Rebel " Disse Niall avvicinandosi a me ma io lo respinsi.
" Da quanto va avanti sta cosa?" chiesi.
"Da quando sei nata" rispose Zayn impassibile. Adesso tutto tornava, ecco perché mio padre non volesse mai che io me ne andassi di casa e mi teneva segregata in casa, ecco perché la serata tornava sempre tardi, ecco perché non voleva che io me ne andassi di casa. Mille pensieri svolazzavano nella mia mante e non riuscì a trattenere una lacrima che mi rigò il viso.
" Rebel non sei costretta ad andare con Zayn" disse Niall inginocchiandosi per vedere il mio viso, io alzai lo sguardo al suo e notai quanto i suoi occhi esprimessero compassione.
"Ma ti senti Niall? Lei deve stare con noi e adesso viene via con me" disse Zayn. Alzai lo sguardo al suo.
" E se non lo faccio?Perchè dovrei venire con te?" osai a chiedere.
" Dovremo uccidere prima tuo padre e poi te, e poi perchè così potrò tenerti sott'occhio, tu vali oro per me.
La tua sola presenza nel mio clan mi fa guadagnare milioni di soldi." disse Zayn. Aveva ragione Niall sul fatto che era meglio che io non sapessi nulla, aveva fottutamente ragione perché adesso a cominciai a pensare che forse manco il mio nome fosse vero.
Mi alzai e annuì con il capo asciugandomi le lacrime.
"D'accordo, ci sto a patto che non uccidiate mio padre" dissi indicando Zayn con l'indice.
Niall mi bloccò per un braccio " Rebel stai andando incontro a qualcosa più grande di te per favore ascoltami" Il suo tocco era talmente delicato che mi fece salire dei brividi lungo la schiena.
" Mi dispiace ma mio padre è l'unica cosa che mi rimane" dissi abbassando lo sguardo.
Niall non rispose uscì di casa sbattendo la porta per poi sentirlo tirare un calcio. Io chiusi gli occhi fortemente per l'urlo di Niall.
" Dove starò?" chiesi poi rivolgendomi a Zayn che era rimasto tutto il tempo in piedi dietro di me.
" A casa mia" disse zayn. Mi diressi verso camera mia e rifeci le valigie, presi l'occorrente.
Il mio sguardo fu catturato da una fotografia, precisamente quella fotografia. C'eravamo io mia mamma e io mio papà. Che bei tempi che erano quelli. Eravamo su una spiaggia sotto l'ombrellone dove mio padre mi teneva in braccio e mia mamma le stava di fianco, ricordo che mia madre chiese ad una signora di scattarci la foto. Sorrisi al ricordo. Soffiai appena sopra la fotografia per scacciare via quel poco di polvere, mi piaceva come una foto riuscisse a catturare un'istante ancor prima che se ne andasse. Mi scese una lacrima che subito asciugai e poi riposi la fotografia dentro il borsone. Ero pronta, forse.

Zayn scese aprendo la porta e davanti a me si aprì una casa a dir poco fantastica arredata solo esclusivamente in stile moderno, c'è di tutto e nel salone un maxi schermo con sotto tutti i vari tipi di play station, x-Box, wii e cosa varie.. si capiva che era di un uomo.
"Vieni" Disse con tono seccato trascinandomi al piano superiore mentre perlustravo la casa con lo sguardo.
Seguì Zayn in quella che poi si rivelò la sua stanza, altrettanto grande, con un letto rotondo al centro, di un grigio e bianco la camera.
"Vado un secondo in bagno, non muoverti" disse sparendo in un'altra stanza.
Iniziai a guardarmi intorno e la prima cosa che notai fu la chitarra, amavo la musica da impazzire e mio padre mi aveva insegnato a suonarla.
Poi notai l'armadio bianco, era piuttosto grande ma dubito che dentro ci nascondesse solo vestiti.
Presa dalla curiosità aprii l'armadio , alla mia destra cerano tutti i tipi di pantaloni, alla sinistra magliette.. davanti aveva una parte ricoperta solo di cappelli.. un'altra parte è piena zeppa di scarpe di tutti i colori, prevalgono tutti i tipi di Nike.. Poi c'era un'anta che racchiudeva i panni eleganti e c'era uno specchio al quale involontariamente mi appoggiai svelando l'esistenza di un'altra piccola parete, un'entrata, faci un passo dentro,trovai un'interruttore della luce e accesi la luce.
Sgranai gli occhi per lo spavento, la saliva iniziò a mancarmi.
E' una stanza piena di armi, ci sono di tutte le taglie e di tutti i modi, dai fucili alle piccole pistole e sono appese tutte alle pareti.
"Cazzo! Ti avevo detto di non muoverti!" La voce di Zayn mi fece sobbalzare.
"Scusa io.. non.." sussultai per la paura.
"Andiamo di là" disse zayn freddamente.
Lo seguì senza esitare e iniziai a pentirmi di averlo fatto.
Il moro si stese sul letto.
"Mi dispiace" disse tutto ad un tratto. Io continuai a fissarlo senza battere un ciglio.
" Tu piaci a Niall" io aggrottai le sopracciglia non sapendo dove voleva arrivare.
" E io ti ho portato via da lui" disse poi iniziando a fissare il vuoto, i suoi occhi a furia di fissare il nulla presero lo stesso stampo, quegli occhi tanto amati sapevano di un grigio triste, di un giorno in cui la noia ti prende il sopravvento.
" puoi dormire sul mio letto, io dormirò sul divano" continuò poi vedendo che non ero in vena di parlare, io annuì soltanto osservandolo uscire da camera sua. Scesi con lui per prendere le valigie poi salì in cameretta chiudendo la porta alle mie spalle. Sbuffai sedendomi sul letto e presi i capelli fra le mani tirandoli un po', come per cacciare tutti quei pensieri che si impossessarono della mia mente. Mi guardai in torno e individuai la chitarra, mi alzai e la presi risedendomi poi sul letto.
Iniziai a comporre una melodia poi mi sedetti a gambe incrociate sul letto e legai i capelli in una crocchia, iniziai a far volteggiare teneramente le dita su quelle corde.

The far far away loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora