7. you're my nightmire

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" Papà cosa ci fai qua?"
"Rebel non devono sentirci" entrò cautamente in casa mia.
Mi guardò con le lacrime agli occhi e poi mi accarezzò una guancia.
" chi papà? Chi non deve sentirci?" Un tonfo proveniente dalla cucina mi fece sobbalzare, corsi in cucina e ci trovai Zayn con in mano una pistola.
Mio padre mi raggiunse e si pose alle mie spalle.
" E' arrivato il momento" disse Zayn guardando mio padre.
"Il momento? Papà ma di cosa sta parlando?!" dissi cominciando a piangere.
" Mi dispiace Rebel" disse zayn.
Uno sparo. Vidi mio padre cadere a terra ricoperto di sangue, poi il buio.

" NOOOO" urlai.
Una mano mi toccò il braccio. E poi sentii una voce.
" Rebel svegliati" Mi scosse il braccio per svegliarmi. Aprii gli occhi e incominciai a respirare affannosamente, i battiti incominciarono ad accellerare.
Mi spostai un po' in dietro e per poco non caddi dal letto.
" Zayn perché l'hai fatto?" chiesi incominciando a piangere.
" Fatto cosa?" disse lui corrucciando le sopracciglia.
Un momento.. era solo un incubo?! Tirai un sospiro di sollievo e posai la mano destra sopra il petto come per calmare i miei battiti.
" Scusa è che.." sospirai per l'imbarazzo.
" Hai avuto un incubo?" mi chiese Zayn.
Annuì soltanto, poi dopo lo guardai e mi resi conto di quanto fosse bello, bello per davvero. Aveva la faccia assonnata e i capelli scompigliati, il mio sguardo poi cadde sul suo petto nudo, era in mutande,distolsi lo sguardo imbarazzata.
" Va beh io vado giù se ti serve qualcosa chiamami" Annuì per una seconda volta. Mi rimisi sotto le coperte.
Sentii quelle parole in gola che dovevo ma avevo troppa paura di dirle, non volevo dormire da sola, almeno non quella sera. Così chiesi a Zayn di dormire con me.
" D'accordo" disse solamente. Mi raggiunse sotto le coperte. Gli diedi le spalle e sistemai per bene a testa sopra il cuscino, dopo qualche minuto sentii due braccia cingermi i fianchi seguiti poi dal caldo corpo di zayn. Potevo sentire il fiato caldo procurarmi brividi su tutto il corpo. Cullata dalle sue braccia mi addormentai.

Aprii leggermente gli occhi sentendo l'assordante rumore della sveglia, cercai di stiracchiarmi ma due braccia me lo impedirono.  Mi voltai con fatica e mi ritrovai faccia a faccia con il viso di Zayn, i nostri nasi si sfioravano e il suo respiro si mischiava  con il mio.
Zayn aprì leggermente gli occhi, io imbarazzata spostai  indietro la testa.
" Per favore puoi spegnerla?" Mi chiese. Io rimasi per qualche secondo a fissargli le labbra, la voce roca lo rendeva ancora più sexy di quanto già non fosse.
Mi spostai leggermente togliendomi dalla sua presa e spensi la sveglia.
"Buongiorno comunque " mi disse poi, strofinandosi gli occhi e sedendosi.
" Buongiorno " dissi io.
" Dobbiamo andare a scuola" disse dirigendosi verso il bagno, io sbuffai e di malavoglia mi alzai.
Aprì la valigia e presi un jeans strappato ,una camicetta sempre di jeans e sopra ci misi un maglioncino grigio con sopra la disegnata un ancora.
Mi alzai e mi diressi verso l'altro bagno, ovvero quello in fondo al corridoio.
Mi sciacquai il viso, i denti , mi spazzolai e poi mi truccai leggermente con un po' di matita e mascara, poi mi vestii.
Una volta finito il tutto scesi in cucina dove ci trovai Zayn di spalle ai fornelli. Aveva un Jeans nero a vita bassa e sopra una maglietta bianca che lasciava intravedere i suoi tatuaggi.
" Sta sera ti porto al locale" disse voltandosi e appoggiando la colazione sul tavolo, mi sedetti e annuì con il capo. Portai alla bocca le uova con il bacon.
" Ti piace?" mi chiese cominciando ad inforchettare pure lui, notando che ero di poche parole. Era ovvio che non volessi parlare con lui partendo dal presupposto che: A. Fosse sempre freddo con me.
B. Mi avesse portato via da casa mia.
C. non dovevo essere carina con lui punto.
" Si si" dissi. Dopo aver finito di mangiare posi le cose dentro al lavandino e mi diressi all'ingresso.
Zayn arrivò dopo qualche secondo e prese lo zaino. Lo zaino? Cazzo.
" Mh Zayn io ho dimenticato lo zaino a casa" dissi. Lui mi guardò e ridacchio sotto i baffi uscendo poi da casa e avviandosi alla sua auto. Io lo seguii. Aprì il porta bagagli del suo porche nero e tirò fuori il mio zaino. E con mio stupore salì in macchina dal lato del passeggero.

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