Capitolo 6

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Ore 06.00 A.M.

È da un' ora ormai che sono sveglia e guardo il soffitto, pensando a ieri, non mi sarei mai aspettata il comportamento che ha avuto mio padre.

Ieri sera mia madre mi ha tartassata di chiamate, a cui logicamente non ho risposto, sapendo già cosa aveva da dirmi, non contenta ha incominciato a mandare messaggi anche vuoti, visto che non sa usare bene il telefono, mi è toccato spegnere il cellulare per un pó di pace.

Quindi oggi per rilassarmi ho bisogno di una corsetta, così mi alzo indosso la prima tuta che trovo, prendo l'iphod e le cuffie, me lo attacco al braccio,grazie ad una fascia apposita e mi avvio.

Alle otto meno un quarto sono fresca di doccia e molto più rilassata di un'ora prima, la corsa mi ha fatto bene non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.

Oggi devo a prendere Adhara, visto che ieri ho tenuto io la macchina, quindi mi appresto verso casa sua, ma prima vado da Starbucks a prendere il caffè.

" buongiorno partner come va? ti ho preso il caffè" dovete sapere che quando sono in uno stato emotivo strano tendo a parlare troppo e spesso anche di stronzate, come ad esempio ora.

"oggi ti restituisco la macchina così ritorni tu a fare la tassista ok?" Adhara mi guarda senza spiccicare parola, e capisco che c'è qualcosa che non va.

" Adh conosco bene questo silenzio, che c'è?"

  " ieri sera mi ha chiamata tua madre e dopo l'interrogatorio mi ha passato tuo padre, mi ha raccontato tutto Els, sai che ti voglio bene e sei come una sorella per me no? ma stavolta hai veramente esagerato, ti ha levato un caso ok ma non è da fare una scenata del genere, ci capiteranno altri casi, siamo o no della omicidi? non manca il lavoro Els, mi spieghi questo tuo rancore con tuo padre?"

Vi posso assicurare che Adhara non parla mai così tanto, e il fatto che ora abbia detto così tante parole mi stupisce, ma al tempo stesso sono veramente arrabbiata con i miei, che non si fanno i fatti loro.

" Adhara visto che i miei cari genitori ti hanno già fornito i fatti, io cosa dovrei dirti se già sai tutto? posso solo assicurarti che d'ora in poi nessuno mi passerà davanti sul lavoro".

Meno male siamo arrivate davanti l'ufficio così, dopo aver parcheggiato, scendo e a passo svelto mi avvio dentro senza più parlare con Adhara.

La giornata è passata lenta, troppo, tra scartoffie da sistemare e interrogatori, posso solo assicurarvi che sono stanca morta.

Durante il ritorno a casa non ho rivolto parola ad Adhara, e altrettanto lei.

Sono a casa da un ora e non so cosa mangiare, alla fine opto per una pizza da asporto.

Chiamo, prenoto una margherita, poi scelgo un film da vedere.

Nel mentre che aspetto la pizza sistemo la sala.

Il giorno seguente è la stessa routine, ma a metà mattinata ricevo una visita.

"Salve Elsie" alzo lo sguardo dai documenti che stavo controllando, posandolo poi su un paio di occhi verdi, occhi che oltre tutto ho già visto.

" ehm si sente bene?" forse sono stata troppo tempo a fissarlo, visto che non ho spiccicato parola,

" ehm.. sisi sto bene, ma noi ci siamo già visti vero?, lei deve essere il... mmm aspetti, ah si l'ufficiale giusto?"

" si giusto" mi conferma sorridendomi

" dio smetti di sorridermi sennò ti salto addosso"

The Darkness of the worldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora