Capitolo 7

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06.30 A.M

Un tuono mi sveglia, guardando fuori dalla finestra noto che sta piovendo ed in lontananza la luce di un lampo illumina un cielo scuro, dopo poco seguito dal tuono, guardo la sveglia notando che è ancora presto, così cerco di riaddormentarmi, ma ormai il sonno è passato, accendo la luce mi alzo e vado in bagno, mi spoglio ed entro dentro la doccia.

20 minuti dopo...

Sono dentro la mia cabina armadio a scegliere il vestiario, vi informo che tutta questa stanza 'la cabina armadio', è stata interamente riempita di roba da mia madre, lei ama la moda e lo shopping, l'esatto opposto di me, così un giorno è arrivata qua a casa mia, dopo poco che mi ero trasferita, con un sacco di sacchetti è entrata nella cabina e si è messa a sistemare tutto ciò per poi buttare via i miei vecchi vestiti di suo gradimento.

Ho optato per un pantacollant nero di pelle con una maglietta bianca e come tocco finale le Timberland.

Scendo le scale dirigendomi in cucina, oggi ho voglia di una bella tazza di latte con fette biscottate e marmellata, così preparo il tutto, accendo la TV guardando le notizie, con questo tempo ho una voglia matta di mettermi sul divano coperta da un plaid a guardare un bel film, ma purtroppo per me devo lavorare, così mi alzo metto la tazza nella lavastoviglie, pulisco il bancone della colazione, prendo telefono, chiavi, distintivo e mi avvio fuori casa.

Come ogni mattina saluto Alfred il simpatico e dolce portiere poi entro in macchina, per fortuna Adhara oggi ha fatto presto, o sono io puntuale? bho vabbè dettagli.

" Raccontami tutto per filo e per segno compare"

  " ma buongiorno anche a te compare, sto bene tu?"

  " sisi bando alle ciance racconta " uffa, non ho voglia

" devo per forza? ora?"

 " oddio è andata male vero? è un cafone? oddio mi dispiace "

" no Adh, non è un cafone anzi, solo che non ho voglia di raccontarti "

si gira lanciandomi uno sguardo dubbioso per poi fare spallucce

" se è un segreto di stato basta dirlo " ecco si è offesa

" ok via, è andata bene, abbiamo parlato scherzato riso e parlato ancora, si è comportato da gentleman per tutta la sera, è simpatico, divertente e carino"

" quinti ti piace? e brava la mia compare, bei gusti bella mia"

dice rifilandomi un cazzotto sulla spalla, facendomi male

  "aia, ma sei pazza?"

per tutta risposta ride e scende di macchina, oddio siamo già arrivati? uffa oggi non ho voglia di nulla, solo di vedere un paio di occhi verdi... ma che dico nono a LAVORO!.

3 ore dopo

" ei Els, da quanto non parli con tua madre?" alla domanda mi giro guardandola con un sopracciglio alzato

" mmm... una settimana perché?" le domando sempre con il sopracciglio alzato

" ehm e se ti dicessi che sta venendo qua proprio adesso? " mi risponde indicandomi con la testa dietro di me, mi giro e vedo proprio mia madre venire verso di me infuriata, ma impeccabile come sempre.

Faccio per alzarmi e scappare, ma puntualmente lei mi ferma.

" ferma dove sei Elsie Wolf, se non vuoi che la mia furia sopraggiunga imminente " sono bloccata tra mia madre e la scrivania, non so come cacciarmene fuori

" io e te dobbiamo fare due chiacchiere, hai da concedermi due minuti?" si mamma li avrei ma non.ho.voglia.

" no ora sono impegnata, magari ti chiamo stasera e parliamo"

" nono signorina, dici sempre così e poi non chiami mai quindi, per pranzo va bene? " se non la accontento non mi darà pace, meglio accettare

" si mi aspetti al ristorante all'angolo per l'una dovrei essere libera "

" non fare tardi che poi ho appuntamento nel pomeriggio dall'estetista intesi? " dice salutando Adhara e andando via, come sempre non passa inosservata, dove va tutti si girano a guardarla, si è una bella donna ma cavolo è sposata 'felicemente' aggiungerei quindi sciò, pussa via.

Ore 13.00

Come desiderava mia madre all'una spaccata siamo già al ristorante per parlare e mangiare, sperando almeno che mi lasci mangiare, mmm ho proprio dei seri dubbie sulla parola parlare con lei, perché parla solo ed esclusivamente lei e vuole sempre avere ragione, stranamente è seduta in silenzio a leggere il menù mentre io rodo dentro dall'ansia.

Abbassa il menù chiama il cameriere e ordiniamo, poi vedo posare il suo sguardo su di me, e in silenzio mi fissa.

" ehm mamma volevi parlare e non fissarmi "

le faccio notare mentre il cameriere ci serve la prima portata, composta da lei un insalata giardiniera, io cannelloni già da qui si nota la differenza tra me e lei.

" lo so tesoro, sto solo pensando a cosa dirti per prima cosa, intanto iniziamo a mangiare" mi informa mentre inizia a mangiare sempre però tenendo lo sguardo fisso su di me, e la cosa è veramente inquietante.

Mangiare mi è difficile con gli occhi di falco di mia madre puntati addosso così poso la posata prende un profondo respiro e inizio io,

      " vado al sodo io mamma visto che tu taci, papà mi ha fatto uno sgarro, quello di prendermi il mio caso, il mio lavoro, senza neanche farmi sapere nulla, poi quando sono andata da lui per chiarire, come sempre si comportato da prepotente e arrogante da li non ci ho più visto e sono sbottata, mi sembra di averti detto tutto " affermo guardandola seria lei, come me, ha posato la forchetta e, sempre guardandomi, sospira

    " tesoro, conosco molte bene tuo padre, per questo sono qui non per sgridarti o altro, anzi sono qui per la tua versione dei fatti, ora posso solo dirti che tu hai esagerato a dirgli quella frase perché faccia quel che faccia è e rimarrà tuo padre, ma allo stesso tempo lui ha esagerato a non dirti niente del fatto del caso, io ti chiedo solo una cosa tesoro, parlaci perché è da quando avete avuto quella discussione che è molto giù di corda, e so che ha lavoro se la prende con tutti, quindi per far lavorare in pace loro e vivere noi parlaci, siete così uguali che è impossibile delle volte sopportarvi".

Da quando in qua mia madre è così saggia ? ha ragione dovrei parlarci ma sono sempre arrabbiata,

" mamma, se ci andassi ora litigheremo ancora , è meglio far passare ancora del tempo " il suo sguardo parla da se

   " ok stasera vengo a casa a parlarci " ecco quando fai come dice lei va sempre bene

   " brava tesoro, vieni per cena ok ?" dice per poi continuare a mangiare, ma chi me lo ha fatto fare di venire a pranzo con lei ? tanto appena apre la bocca devo acconsentire sempre, sennò inizia la terza guerra mondiale.

Ore 18.30

Dopo pranzo ho salutata mia madre e sono tornata a lavoro, Adhara ha voluto che le raccontassi tutto e poi come da copione si è messa a ridere

  " adoro tua madre, sa come tenerti testa " sisi ridi ridi poi vedi.

Ora mi ritrovo in macchina diretta a casa dei miei, da stamani il tempo non è cambiato,anzi è andato sempre più a peggiorare, infatti mi ritrovo ad andare a 20 km orari da quanto non vedo la strada a causa della forte pioggia.

Ad un tratto davanti a me sbuca un enorme lupo grigio con grandi occhi neri, per non investirlo sterzo verso sinistra, la macchina a causa dell' asfalto bagnato scivola e non riuscendo a controllarla questa inizia a sbandare per poi rotolare e finire contro un albero, l'ultima cosa che riesco a vedere è il lupo che mi si avvicina minaccioso.



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