Capitolo 22

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Stanotte non ho chiuso occhio, domani sarà sera di luna piena, ed non ne ho ancora perlato con Elias della mia decisione, soprattutto ai miei genitori, non so come la prenderanno.

Mi ritrovo alle 5 a.m. in sala al buio a guardare la luna dalle enormi vetrate del mio appartamento, Elias dorme beatamente in camera, almeno lui, quando si sveglia voglio parlagli della mia decisione, sto' già pensando ad un discorso, ma appena penso che sia quello giusto subito dopo ne sono schifata e ne ricreo un altro, il sonno ormai mi ha lasciato da un pezzo, la testa ragiona, elabora, pensa troppo, mentre penso ancora al discorso da fare mi alzo dirigendomi in cucina a forza di pensare mi è venuta fame.

Mi faccio un panino con prosciutto insalata pomodoro e fontina, prendo un bicchiere di acqua e torno in salotto.

Mentre mangio sento dei passi, poi dalle scale vedo scendere Elias che sbadigliando mi guarda.

" che ci fai alzata ?" domanda avvicinandosi a me

" avevo fame " gli faccio notare alzando il panino, so di mentirgli, da una parte, ma ancora non so come iniziare il discorso, grrr che rabbia

" ah" risponde sedendosi e puntando i suoi occhi verdi su di me

Continuo a mangiare facendo finta di non aver puntato addosso i suoi occhi, è dura e la tentazione di girarmi e rispondergli male è tanta, ma meglio se sto' zitta e decido come parlargli.

" è inutile che fai finta che io non ci sia Elsie " dice sospirando mentre scuote la testa

" non sto' facendo finta, ho fame e mangio in silenzio "    bugiarda, mi dico mentalmente

" come no, ti conosco bene quando menti, come stai facendo adesso, quindi stuta il rospo"

" ehi, non è vero " dico con enfasi, ricevendo una sua occhiataccia come risposta

Lo sapevo, mi conosce meglio lui che io stessa ... come inizio ora ? ehi amore domani mentre  trombiamo mordimi è ! ..   nah così non va bene,  mmm ehi amore voglio diventare come te quindi mordimi ... nooo anche così non va bene .. aaaa che palle possibile che non mi venga in mente niente, io che sono la persona sempre con la battuta pronta .... 

" Elsie posso notare le tue rotelle che girano " afferma mentre fa il gesto delle rotelle che girano

" smettila di parlare che sto' pensando come dirti che domani voglio che tu mi morda " o cavolo, mi volto lentamente posando gli ormai spalancati occhi su Elias

" beh a quanto pare me lo hai detto " constata sorridendo

" già, ho notato " dico a bassa voce

" quindi ai deciso, è questo che vuoi ?"

" si " non ci metto molto a rispondergli so cosa voglio, non mi occorre pensarci ancora

" bene, domani allora andiamo nel bosco, ma prima dovrai conoscere tutto il branco, quindi preparati " dice alzandosi e avviandosi per le scale

" quando ?" dico dopo aver inghiottito l'ultimo morso di panino

" ora"

Sta' scherzando spero...  ora ? dal suo branco ? io ? ahahah che battuta.   

" spero tu stia scherzando ... ehi Elias parlo con te " niente da fare è già sparito in camera, facendo uno scatto mi alzo e inizio a correre per le scale andandogli dietro, cercando di non rompermi l'osso del collo.

Ci troviamo in macchina davanti un enorme cancello nero, ha come decorazioni, ai lati del cancello, due statue di due lupi entrambi seduti che guardano nella nostra direzione, belli ma un po' inquietanti a mio parere.

The Darkness of the worldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora