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Luke è fuori città, come al solito quando succede. Michael è sempre stato spaventato dai temporali, ma questo lo sta spaventando tremendamente. Solitamente Luke lo coccola e lo distrae dandogli piacere o cantandogli qualcosa per farlo addormentare. ma senza Luke che gli tiene compagnia, Michael sta provando disperatamente a non ascoltare i continui tuoni fuori dalla finestra.

La luce è saltata e senza nemmeno una lampadina Michael riesce a vedere a malapena oltre al suo naso. Prende il telefono con mani tremanti, sapendo che il wifi non funziona e che quindi probabilmente non riuscirà a mettersi in contatto con Luke. Fortunatamente però riesce a connettersi, e preme l'icona di facetime vicino al nome di Luke. "Kitten?" chiede Luke mentre il suo volto accigliato compare sullo schermo. "Ho sentito che c'è un forte temporale da quelle parti, stai bene?"

"Ho paura" dice Michael, coprendosi il viso con le maniche del maglione. Luke quasi fa un versetto dolce perchè accidenti, Michael è così adorabile che vorrebbe solo stringerlo forte. "Vorrei che tu fossi qui".

"Lo so kitten, mi dispiace". Michael si morde il labbro inferiore, desiderando solo le braccia del biondo attorno al suo petto. "Vuoi che controlli se Louis può venire lì? Sono sicuro che non gli darà fastidio".

"N-No. Non voglio dargli fastidio. Puoi cantare, Lukey? Finchè non mi addormento?" sussurra Michael, tirandosi le coperte fino alle spalle quando un fulmine illumina a giorno la stanza.

"Non sono un cantante così bravo, Mikey" ridacchia teneramente Luke, e Michael sorride. Gli manca la risata di Luke, i suoi tocchi e i suoi baci. "Ma ovviamente lo farò".

Dopo quasi dieci minuti in cui Luke canta Michael finalmente riesce ad addormentarsi e Luke riaggancia il telefono. Sospira, posando il busto contro la testiera del letto della camera d'albergo. Anche se odia lasciare Michael da solo a gestire le sue paure, non può ancora tornare a casa. Spegne lentamente la luce mentre posa la testa sui morbidi cuscini, provando ad immaginare Michael sdraiato accanto a lui.

- - -

"Michael, sistema quel casino!" urla il capo di Michael, indicando con rabbia alcuni cd che sono caduti a terra. Aveva deciso un po' di tempo fa di trovarsi un lavoro, invece di lasciar pagare tutto a Luke. Lentamente si china per raccogliere le custodie degli album, per poi risistemarli nel loro posto.

"Hey" dice una voce alle spalle di Michael, facendolo sussultare e facendogli cadere uno dei cd che ha tra le mani. "Scusa, lascia che lo raccolga io per te" dice il ragazzo, abbassandosi per prendere l'oggetto per poi ridarlo a Michael. Silenziosamente, Michael lo ripone dove dovrebbe essere e va verso la cassa.

"E' tutto?" gli chiede Michael, non volendo alzare lo sguardo per guardare il ragazzo davanti a lui. Quando non c'è, parla difficilmente con le persone tranne che con Luke. Suona triste, ma essere sociali non è la cosa che più ama fare.

"Yep" risponde quello, passando i soldi a Michael e aspettando il resto. Michael gli dà qualche monetina e una banconota da un dollaro, poi mette il suo cd in una bustina e gli passa anche quest'ultima. "Hai un'aria stranamente familiare".

"Um" Michael alza lo sguardo, per poi strozzarsi con la sua stessa saliva. "N-no, per piacere vai via".

"Ti chiami Michael?" chiede il ragazzo, cercando di leggere la targhetta sulla maglia del lavoro di Michael che è coperta dal colletto della polo, provando a muoverlo con la mano.

Michael la spinge via, scuotendo la testa. "C-conosci il mio nome, Josh".

"Cosa?" si acciglia il ragazzo, scuotendo a sua volta la testa. "non sono Josh, Michael. Sono suo fratello gemello".

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*spazio traduttrice*

dun dun dunnn.

Non ho ricontrollato, devo scappare deh. Ho aggiornato solo perchè vi voglio bene.

Gli aggiornamenti credo e spero arriveranno ogni lunedì, bacini xoxo

Submission|| Muke book two [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora