Sapevo di essere ridotto peggio di uno straccio e lo specchio lurido me lo confermò, gettandomi in faccia il mio pallido e sciatto riflesso. Ero talmente sbiadito, da perdermi nello sfondo intonacato alle mie spalle.
C'ero quasi riuscito stavolta. Ero arrivato ad un passo dalla morte e invece... mi ero distratto.
Un ragno. Diamine, mi ero lasciato blandire dal sangue di un ragno. Una dannata goccia ed ero tornato a pulsare, a desiderare a bramare.
Quando scesi in strada fui aggredito dalla vita!
Mentre la luce solare veniva inghiottita oltre l'arco dell'orizzonte, fui accolto dallo sgraziato gracchiare di uno sparuto gruppo di cornacchie e il folle miagolio di un vecchio gatto in amore.
Sospirai.
Il sangue del piccolo ragno gagliardo si scioglieva nelle mie arterie riarse. Disperdendosi nelle ramificazioni delle mie vene e pungendomi il cuore nero, mi intimava di trovare una nuova creatura da offrire in olocausto alla mia vetusta sete.
Mi grattai la testa e mi incamminai lungo il viale ciottoloso.
Passeggiavo tenendo le lunghe mani infilate nelle tasche del cappotto, che era ormai così liso, da sembrare la pellicola sottile che si stacca da una cipolla, e quando distrattamente voltai la testa a sbirciare nella vetrina di una bottega deserta, il mio riflesso era talmente sgualcito da sembrare una vecchia maglietta rimasta troppo tempo appallottolata nel fondo di un armadio.
Scossi il capo e sospirai. Era sempre più difficile tornare indietro con un aspetto quantomeno presentabile; essere "un vecchio dentro" non ti preservava dalla sciatteria.
Non che l'aspetto fisico avesse mai giocato a mio favore.
Capelli flosci e perennemente avvinti in un'untuosa patina di grasso. Occhi troppo grandi e troppo infossati, come se due forzuti pollici li avessero incassati nelle orbite, un naso aquilino appollaiato nel bel mezzo della lunga faccia sporto su una bocca talmente sottile, da sembrare essere il tristo risultato di uno sfregiatore da strapazzo.
Un collo da gallina a far da ponte fra questa mia testa e un corpo composto da così poca carne da far avvilire anche il cagnaccio più famelico.
Il punto è che sono ormai trascorsi troppi decenni per continuare a rammaricarmi del mio grottesco aspetto, la mia immagine rimarrà così. Non muterà, non addolcirà i suoi connotati e il tempo non riuscirà a modellare le mie fattezze, sono scolpito nella mia carne e la mia pelle è imbrattata da questa mia immagine come la tela di un pittore ubriaco in balia di feroci incubi alcolici; e in fin dei conti, questo non mi ha mai impedito di sedurre e piegare le volontà altrui come un abile creatori di origami, sono un provetto venditore di fumo, conosco i migliori trucchi del mestiere e so, come far socchiudere anche i più vigili tra gli occhi inducendoli a credere di intravedere qualcosa di completamente diverso.
Viviamo avvolti dalle tenebre e nell'oscurità tutto muta; anche un sospiro può appropriarsi di un corpo seppur fatto di bruma, e una bellissima donna concederà le sue labbra umide allo sconosciuto straniero che la lusinga con l'abile sguardo bieco.
Con le punte delle mie vecchie scarpe, un tempo di vernice, ora casse lugubri per i miei piedi, sospingevo tetramente i piccoli sassolini che incontravo nel mio incedere, e avrei disperatamente voluto perdermi in quel passatempo, consumando così gli anni a venire.
Mi riscossi sospirando e poi sbuffando incapace di capire cosa in definitiva mi turbava.
Desideravo spegnermi, eppure non riuscivo a sopprimere il mio atavico attaccamento alla vita; mi lagnavo e mi spingevo a suon di lacrimevoli rimbrotti fin sull'orlo del baratro per poi afferrare i capelli nodosi della mia esistenza e usarli come corda salvatrice per tornare ad essere ciò che sono.
Scossi la testa gargoilesca e notai della candida forfora venire giù.
Un vampiro cialtrone e lagnoso.
Mi domandai se potesse esistere qualcosa di più deprimente al mondo.
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I vecchi dentro - Concorso
VampireDopo aver calpestato la polvere di intere epoche e aver assaggiato le gole di intere generazioni, un Vampiro può anche averne abbastanza. Victor cerca la morte, con lo stesso accanimento con cui cerca Yvette. Tra foschi ricordi e strade malfamate e...