Capitolo 6: i due volti di Oliver Baston
-Allora?- chiese Michelle precipitandosi da Lyn. La giovane Malfoy le sorrise. -Sono dentro!- esclamò la ragazzina. Le due cugine si abbracciarono. Fred e George, insieme ad Angelina, si avvicinarono per congratularsi.
Erano passate due settimane, Lyn si allenava ogni giorno come cacciatrice, ma Oliver era molto dubbioso se darle il ruolo di titolare o lasciarla come recluta. Il giorno della partita si avvicinava e l'avversaria era Serpeverde.
Nebula non era entrata nella squadra di Serpeverde, quindi un ostacolo in meno da superare. Tuttavia, il capitano dei Serpeverde, Marcus Flitt, era noto per la sua violenza. Era un abile cercatore.
Lyn era seduta al tavolo dei Griffondoro nella Sala Grande. Accanto a lei sedevano Percy a destra e Michelle a sinistra, davanti aveva Baston. La ragazzina sentiva lo stomaco che si serrava per l'ansia. -Devi mangiare, sennò non hai energie- la riprese Oliver.
Lyn avvertì una fitta al cuore molto potente. Gli occhi di Oliver esprimevano pura apatia, pura noia, puro disprezzo. -Quindi è titolare?- chiese Fred, seduto accanto a Michelle e a suo fratello gemello. -Per forza, Millior si è infortunato!- esclamò Baston, come se Fred avesse detto la più grande bestemmia del mondo. Lyn avvertì un'altra fitta di dolore. Si portò un toast alla bocca e gli diede un morso.
I gufi iniziarono ad arrivare. Lyn aveva scritto a Draco che era nella squadra e lui aveva detto che con lei Serpeverde avrebbe vinto di sicuro. Ebbene sì, Lyn aveva detto ai suoi che era una Serpeverde. Sapeva che suo padre avrebbe preso molto male la notizia che la sua primogenita fosse una Griffondoro, ma purtroppo Lyn non poteva cambiare le cose.
Un gufo le piombò quasi addosso. Aveva nel becco una lettera indirizzata a lei. Lyn la prese e la aprì. La lettera diceva:
"Lyn,
Non sai cosa darei per vederti anche solo una volta, vedere quanto somigli a tuo padre, rivedere di nuovo gli occhi di tua madre che sono gli stessi che hai tu. Lo so, sei convinta che tu non assomigli affatto alla tua famiglia, ma invece non è così. Sei identica a loro quando erano giovani, quando avevano la tua età. Ora ti sembrerà una lettera insensata, ma quando sarai più grande e capirai, saprai che questo è il regalo più grande che potessi farti, data la mia condizione. Buona fortuna, so che sarai un'ottima alunna come tuo padre e rivendicherai il ruolo di cacciatrice di Griffondoro che un tempo era occupato da tua madre. Ti voglio bene,
S.B."Lyn rimase a guardare la lettera fino a quando Baston non gliela stappò dalle mani. -È ora di andare!- esclamò il portiere e si alzò. Lyn lo seguì, ma fuori dalla Sala Grande, fu fermata dalla McGranitt, che aveva in mano una scopa avvolta in carta da regalo. -Questa è per te- disse la professoressa e porse la scopa alla ragazza. -Grazie...- disse Lyn. Che cosa si poteva dire a un professore che ti regala una scopa?
La professoressa se ne andò. Lyn aprì la scopa e scoprì che era uno dei primi modelli, quelli che si usavano molti anni prima della sua nascita, quando i suoi genitori erano studenti di Hogwarts. Sul manico c'era incisa una scritta in latino: "Volas et Pugnas" "Vola e combatti" tradusse Lyn. Iniziò a vedere tutto nero.
-Dawn!- La ragazzina alzò la testa. Erano davanti all'entrata del campo della scuola. Dawn era a cavalcioni sulla scopa che Lyn aveva in mano. -Vola e combatti!- sussurrò lei.
Lyn sbatté gli occhi. Era a terra, la schiena contro il muro. Baston le era inginocchiato accanto. -Senti, se non vuoi giocare dillo!- esclamò alzandosi. Per quel poco tempo in cui li aveva visti, gli occhi di Baston brillavano di una strana luce, come preoccupazione. Lyn scacciò quell'idea immediatamente. Baston non si sarebbe mai preso la briga di temere della sua salute. -Sono solo fitte momentanee!- esclamò Percy, anche lui in ginocchia accanto a Lyn. La stava tenendo stretta a sé, come se cercasse di proteggerla da Baston, anzi, di nasconderla da lui. -Beh che si riprenda, dobbiamo giocare!- disse il portiere. -Oliver- sussurrò Lyn alzandosi. -Perché il Quidditch per te è tanto importante?- gli chiese. -La mia famiglia ha sempre condotto i Griffondoro alla vittoria e...- Oliver scosse la testa -Non sono tenuto a giustificarmi con te! Andiamo!- urlò e se ne andò.
Lyn sentì nascere della compassione verso Oliver. Lui era come lei, voleva compiacere la sua famiglia più di ogni altra cosa. Suo padre doveva aspettarsi da lui molto e Oliver aveva troppa pressione addosso.
Lyn schivò un bolide che le passò accanto a massima velocità. La partita era iniziata da parecchio. Griffondoro conduceva per 60-30. Tre dei goal segnati erano opera di Lyn e lei ne andava fiera. Era a cavalcioni della sua nuova scopa. Il cercatore di Griffondoro stava inseguendo il Boccino d'oro e l'aveva quasi raggiunto. Lyn aveva tempo per un altro goal. Prese la Pluffa e la scaraventò in uno dei cerchi. La Pluffa rimbalzò sul bordo ed entrò nel cerchio. Lyn esultò mentre il cronista annunciava la vittoria dei Griffondoro dovuta alla presa del Boccino. Mentre Lyn esultava, un Bolide le colpì la schiena così forte da farla cadere. Iniziò a vedere tutto nero.
Lyn sbattè le palpebre e vide il soffitto dell'Infermeria. Fuori era buio, segno che era sera, all'incirca verso l'ora di cena. Lyn avvertì una scarica di dolore lungo la schiena. Si alzò e si guardò intorno. Non c'era nessuno nella stanza. La ragazza si girò verso il letto che stava alla sua sinistra e vide che Oliver Baston ci era sdraiato sopra.
Aveva le mani sotto il cuscino ed era sdraiato su un fianco, con il viso rivolto verso Lyn. Le palpebre del ragazzo vibrarono e lui aprì gli occhi. -Dormi già a quest'ora?- lo prese in giro Lyn. -Ho dormito poco ultimamente. Tu come stai?- chiese. Il suo non era il solito tono apatico, aveva una sfumatura di vero interesse. Lyn sentì il cuore saltarle nel petto. Oliver Baston che si preoccupava della sua salute?
-Io? Beh...sto bene...- disse Lyn. Passò un attimo di silenzio. -Mio padre si aspetta che io sia un grande giocatore di Quidditch come lo era lui- disse Baston. Si era sdraiato di schiena e aveva portato le mani sotto la nuca. -Come?- chiese Lyn tirando via le coperte con un calcio. -Quando mi hai chiesto perché mi importasse tanto del Quidditch, questa sarebbe la risposta.- le spiegò Oliver.
Lyn fece penzolare i piedi dal letto. Le avevano tolto le scarpe e la divisa da Quidditch. -Mi sono arrabbiato perché nessuno me l'aveva mai chiesto, nessuno si era mai interessato al motivo del mio interesse. Tu sei stata la prima e io che avevo sempre voluto qualcuno che me lo chiedesse...sì, io ho reagito male perché non me lo sarei mai aspettato.- continuò Oliver. -Fai tutto questo per tuo padre?- chiese lei. Oliver annuì. -Anche io voglio compiacere mio padre, ma è difficile quando hai un fratello perfetto con cui fare i conti. Se poi calcoliamo che io non assomiglio per nulla ai miei genitori e che sono in Griffondoro...- commentò Lyn. Oliver disse qualcosa a bassa voce, così bassa che Lyn non capì nulla.
La ragazzina di alzò. -Ho sempre voluto parlarti, sai?- disse Oliver. Lei lo guardò. Era in piedi tra i due letti. Il pavimento era freddo e lei non aveva le calze. -Eri così agguerrita quando ti ho visto e ho subito sperato che diventassi Griffondoro. Lo sperava anche Percival.- disse Oliver. -Percy...- disse Lyn. -Lui non vuole che lo chiami così. Non siamo molto amici...- disse Oliver. -Anzi, credo di non averne di amici veri- Lyn si sedette sul bordo del letto di Oliver. -Olly, tu hai me- rispose lei con voce dolce. Oliver si mise a sedere. -Perché sei rimasto?- chiese Lyn -Se ti fosse successo qualcosa...- si interruppe. Lyn sentì il cuore iniziare a battere velocissimo dopo aver perso un battito. -Avrei dovuto cercare un altro cacciatore e non avevo voglia- disse lui. Si alzò e se ne andò. Lyn rimase nell'Infermeria ora vuota. Aveva sperato che lui le dicesse qualcosa d'altro. Forse per Baston non c'erano possibilità, forse per dargli emozioni vere bisognava solo parlare di Quidditch. Eppure lei aveva sperato in un cambiamento, ma non fu stato così.
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Segreti di famiglia
FanfictionLyn è la sorella maggiore di Draco, cresciuta all'ombra del fratello. A dieci anni va ad Hogwarts per studiare la magia. Viene smistata nella Casa "sbagliata" e da allora tutta la sua vita cambia. Cosa succederebbe se venisse a scoprire che suo padr...