Capitolo 4

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Capitolo 4: la prima lezione di volo

Lyn, Angelina, Michelle e i gemelli stavano facendo colazione nella Sala Grande. Lyn stava aspettando il ritorno di Dlyn, sperando che portasse con sé la risposta del fratello.

-Ora della posta!- disse Percy, seduto accanto a Fred. I gufi entrarono nella Sala, volando dai proprietari. Dlyn arrivò in picchiata, aprendo il pecco e lasciando che la lettera che portava cadesse tra le mani della padrona.

-Chi ti scrive?- chiese George, cercando di leggere il mittente della lettera. -E a te che importa? Geloso?- rispose Lyn con un sorriso. Aprì la lettera e sorrise iniziando a leggerla.

"Cara Lyn,
mi manchi molto anche tu. Io sto bene, ma vorrei che la mia sorellona fosse qui.
Per la lezione di volo non preoccuparti, so che sarai bravissima! Qui le cosa sono noiose, papà va al Ministero e la mamma insiste nel farmi leggere qualche libro.
Ti voglio tanto bene sorellona, vorrei fossi qui... Ieri ho dormito nel tuo letto, sa ancora di te.
Mi manchi tanto, saluti da mamma e papà. Io, che sono più originale, ti mando un abbraccio.
Il tuo fratellino, Draco"

Lyn rise quando lesse "Io, che sono più originale, ti mando un abbraccio". La lettera era scritta con la scrittura infantile di un bambino di otto anni.

-Lyn, mia madre ti saluta- disse Michelle, che anche lei aveva ricevuto una lettera dalla sorella Ninfadora. -Oh, ringraziala! Dille che vorrei conoscerla- rispose Lyn. Aveva sempre voluto conoscere la zia Andromeda, ma sua madre le aveva spiegato che Andromeda aveva abbandonato la famiglia per sposare un figlio di babbano.

Lyn era in fila accanto alla sua scopa nel cortile della scuola. La professoressa Bumb si mise a camminare al centro del corridoio creato dalle due file di studenti. -Buon pomeriggio ragazzi- disse mettendosi in fondo al corridoio. -Ora, mettetevi di fianco alle vostre scope, stendete la mano sulla scopa e dite "Su!"-

Gli alunni eseguirono, ma nessuno ci riuscì.
Nello stesso istante, Michelle e Lyn dissero:-Su!- e le loro scope si librarono e andarono nelle mani delle padrone.
Lyn vide tutto nero.

Dawn e Sirius stavano accanto alle loro scope. -Dite "Su!"- disse la professoressa di volo dell'epoca. -Su!- disse Sirius e la scopa gli volò in mano, come successe a Dawn.

-Lyn- sussurrò Michelle. La ragazzina aprì gli occhi. Alcuni studenti stavano ancora cercando di alzare la scopa da terra e tra loro c'era anche Nebula.

Quando tutti i ragazzini ebbero preso in mano la scopa, la professoressa Bumb disse di salire sulla scopa e di sollevarsi qualche centimetro.

Tutti montarono in sella alle scope. Alcuni alunni rimasero inchiodati a terra, altri caddero appena la scopa si sollevò dal terreno.

Michelle, Lyn e i gemelli riuscirono a rimanere sollevati per qualche secondo, ma poi George volò a terra trascinandosi dietro Lyn (aveva tentato di aggrapparsi a lei per rimanere in equilibrio), mentre Fred si catapultò letteralmente sopra Michelle, che fu inchiodata a terra dal peso del ragazzo.

Tutti e quattro risero. Angelina, che era rimasta a terra, riuscì a sollevarsi e rimanere su, ma quando George e Lyn ripresero il volo, lei cadde sopra George, che la strinse forte per impedirle di farsi male.

L'ora di volo finì in cori di risate da parte di tutti gli alunni, esclusi quelli di Serpeverde. Ogni tanto Lyn sorrideva quando Nebula cadeva a terra oppure cercava di aiutarla ad alzarsi quando questa cadeva di faccia e rimaneva ancorata al terreno.

Era giunta la sera e Lyn era nella Sala Grande. Davanti a lei c'era Oliver Baston, portiere dei Griffondoro. Oliver era due anni più grande, sempre concentrato sul Quidditch.

Lyn ogni tanto lo studiava, guardando la linea morbida degli zigomi, gli occhi castano grigiastro, i capelli sempre curati di un colorito castano. Lyn l'aveva già notato il giorno prima nella Sala Comune di Grifondoro, seduto su una poltrona, isolato dal mondo, concentrato a studiare un piano tecnico di Quidditch.

-Dicono diverrà il nuovo capitano l'anno prossimo- le aveva detto Percy, notando che Lyn fissava il portiere.

Adesso Lyn gli lanciava delle occhiatine, ma lui era concentrato sul cibo. Accanto a Lyn c'erano Fred a destra e Michelle a sinistra. Il ragazzino la guardò nello stesso istante in cui la giovane Malfoy lanciava un'occhiata a Baston, tutto concentrato nello schiacciare i pezzi di patate rimasti intatti nel suo purè.

-Perché non vai a parlarci?- le chiese Fred. Lyn gli sorrise dolcemente. -Ma no, non vedi com'è sempre tutto concentrato? E poi, perché dovrei?- chiese la ragazzina, stando attenta a non farsi sentire dal diretto interessato. -Perché ti interessa!- esclamò Fred un po' troppo ad alta voce.

Baston alzò la testa e Lyn divenne tutta rossa. Fred rise, subito ripreso da Percy, seduto al suo fianco. -Sii più rispettoso!- lo rimproverò. Fred ammutolì e Lyn fece un sorriso che era metà beffardo e metà rabbioso.

Andarono tutti a letto, anche se Lyn rimase sveglia fino a tardi. Non riusciva a prendere sonno. Tutte quelle visioni del passato la stavano spaventando. Che in lei qualcosa non andasse? E poi, come avrebbe fatto a dire a suo padre che era una Grifondoro con visioni su Sirius Black?

Lyn si alzò e andò nella Sala Comune, ora silenziosa. Vide che c'era Michelle in piedi davanti al camino.

-Neanche tu riesci a dormire?- chiese Lyn. -Quando tu ti estranei dal mondo...senti delle voci strane?- chiese tutto d'un tratto Michelle. 
Lyn la guardò. -No, vedo dei tratti del passato, ma solo di Sirius Black, sai, il pluriomicida che ha venduto i Potter a Voldemort e che ora sta ad Azkaban.- rispose Lyn. Era la prima volta che parlava delle sue visioni.

-L'hai detto- disse Michelle. Lyn ci mise qualche tempo per capire che stava parlando del nome di Voldemort, che tutti temevano di pronunciare. -Anche io non ho paura del suo nome- rispose Michelle. -Quando abitavo con i miei genitori e con mia sorella, mi rendevo conto ogni giorno di più che non avevo quasi nulla dei miei. Ninfadora è una metamorfomagus, ma io non lo sono. Non ti è mai capitato, quando stavi dai Malfoy, di sentirti diversa? Di non appartenere a quella famiglia?- le disse Michelle. -A volte mi chiedo come mai io abbia ereditato solo gli occhi di mia madre...- rispose Lyn.
-Beh, forse non è il caso di continuare questo discorso, andiamo a letto- disse Michelle. -Sì, andiamo- rispose Lyn poco convinta. Michelle sembrava leggerle dentro, cosa che nemmeno Draco era in grado di fare e questo incuriosiva molto la giovane Malfoy.

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