(Qui sopra: ciondolo regina Arya)
CAPITOLO 7
Cassandra
Li seguo lungo un corridoio, sembra quello meno illuminato rispetto al resto del palazzo, sarà colpa delle fiaccole; ci fermiamo davanti ad un vecchio quadro che rappresenta una coppia davvero bizzarra: un angelo dalle candide ali e una sirena della coda brillante.
Guardo attentamente i due bei volti: l'uomo-uccello, dagli splendidi capelli biondi che gli incorniciano il viso, vola sopra al mare tenendo per mano la sirena che ci nuota dentro; la donna-pesce, dai capelli lunghi blu e occhi verdi scintillanti, con la coda azzurra che spunta dall'acqua, sembra voler volare insieme alla creatura alata; i due personaggi del dipinto si guardano con sguardo talmente innamorato da far sentire in imbarazzo chiunque li guardi.
La cornice dorata è decorata con dei ghirigori di un puro argento, ma nella parte più in basso di questa però c'è una piccola rientranza ellissoidale.
Arya in quel momento si toglie la collana che porta al collo: il ciondolo è composto da un grande diamante a forma di ellisse al centro e circondato da altri piccoli cristalli che passano dalle sfumature del blu oltremare a quelle dell'azzurro cielo; la incastona nel dipinto e la parete inizia a spostarsi lasciando libero un passaggio scavato nella roccia.
-Questa parte di castello è molto antica, è stata ritrovata solo pochi anni dopo la scomparsa della regina dello Spirito- spiega la regina Arya mentre camminiamo lungo un corridoio di pietra; mi guardo intorno e noto che non sono io l'unica ad essere sorpresa: anche Alisea ha uno sguardo perso nel vuoto.
Inizia a diventare sempre più buio così il re prende una fiaccola, perché qui non c'è l'elettricità, e ci fa strada. Più andiamo avanti, più Alisea si avvicina a Thomas, decisamente spaventata; il ragazzo le stringe delicatamente la mano, lanciandole uno sguardo di puro amore, ma quando capisce che li fissavo, il capitano scosta immediatamente la mano e comincia a camminare più veloce, per allontarsi da noi.
Alisea comprende subito e mi si avvicina.
-Senti... quello che hai visto... non era niente...- cerca di spiegare, abbassando lo sguardo con espressione triste.
-Emh... io... ma voi... state insieme?- chiedo a bassissima voce per non farmi sentire dai suoi genitori
Lei sgrana gli occhi e arrossisce visibilmente -Si nota tanto?- sembra davvero spaventata
-Ecco... forse un pochino...- non so cosa dire, non voglio farla preoccupare -Ma quale sarebbe il problema? State insieme?- lei si ferma improvvisamente e lascia avanzare un po' gli altri, prima di ricominciare a parlare e rispondermi.
-Il problema è proprio questo: non possiamo stare insieme, apparteniamo a due classi sociali diversi, è una cosa assolutamente vietata; nessuno lo sa a parte noi due, non devi dirlo a nessuno, giuralo- è mortalmente seria
-Lo giuro!- poi faccio un sorriso triste -Sembrate quasi Romeo e Giulietta in versione moderna- aggiungo.
-Rom... chi?- è confusa dalle mie parole
-Romeo e Giulietta, sono i protagonisti di una storia tragica, se vuoi più tardi te la racconto...- tento di spiegarmi
-Certo... comunque, per favore non dire niente- mette le mani a preghiera.
Anche se ho già giurato, la rassicuro -Tranquilla, sarà il nostro vostro piccolo segreto- le faccio l'occhiolino poi corriamo per raggiungere gli altri
-Dove eravate finite?- domanda la regina
-Emh... ci siamo fermate un attimo... mi faceva un po' male la pancia e sono leggermente nervosa- dico una mezza bugia.
-Vieni...- Arya mi porge la mano che afferro prontamente, mi tira accanto a sé e mi mostra un incisione nel muro di roccia.
-Questa è una scrittura antica, pochi avrebbero potuto tradurla e non ci sono riusciti, puoi... provare?- chiede quasi supplicandomi
-Emh... certo... tentar non nuoce- mi volto verso la scrittura e...
-...è inglese!- esclamo decisamente sorpresa
-Ingl... che?- è sorprendente come madre e figlia si somiglino anche nel parlare
-Inglese, l'ho studiato a scuola per anni-
-Quindi... puoi tradurlo???- m'interroga Alisea
-Penso di si... Ho bisogno di tempo per ricordare il significato di alcune parole-
-Tutto il tempo di cui hai bisogno...-
Così inizio a leggere ad alta voce le scritte e gli invito a darmi qualcosa su cui trascriverlo e tradurlo tranquillamente in camera.
Mi portano dopo pochi minuti un foglio di carta con calamaio e piuma, è sconcertante come qui vecchio e moderno si mescolano, e ricopio parola per parola l'incisione, successivamente scortata da Alisea e Thomas in camera mia.
"In this dark world that a time was shine
there are five gems with amazing powers
four you have to find
if you want free return.
The first of all of wind has the power
in the sorrow area where sleeps the messangers' mother.
By eyes you don't be fooled
from tears of sorrow you get drive."
-Allora: "in questo mondo oscuro... che un tempo era splendente"- trascrivo tutto su un altro foglio per poi correre fuori dalla camera chiamando Alisea.
Raggiungo la sala da pranzo, ma quando entro non trovo nessuno; mi guardo intorno confusa dall'assenza di persona e noto sconcertata il buio fuori dalle finestre
-Oh merda- bisbiglio, ma sento già qualcuno correre
-Cosa succede?! Tutto bene, Cassidy!?!?- è Alisea con i capelli disordinati e una maglietta un po' troppo larga per essere sua perché le arriva ben oltre le cosce, e con lei c'è Thomas, uno sguardo assonnato e spaventato allo stesso tempo e indossa solo una paio di pantaloni scuri del pigiama.
Le mie guance vanno a fuoco e distolgo lo sguardo dal fisico perfetto del ragazzo; decisamente in ritardo, anche Alisea nota la presenza e l'abbigliamento del suo fidanzato, e arrossisce anche lei.
-Oh, non è come sembra... noi... stavamo dormendo- si giustifica balbettando
-Più o meno- afferma divertito il bel guerriero guardando Alisea con un ghigno decisamente fin troppo malizioso.
-Ma... ma cosa dici?!- la principessa gli tira un pugno sul braccio e lui ridacchia -Comunque... cosa è successo?- chiede la ragazza dandosi un contegno
-Emh... ho finito di tradurre il testo...- dico ancora imbarazzata
-Oh, che ne dici di aspettare domattina?- chiede speranzosa Alisea
-Emh... certo, a domani...- mi dirigo nuovamente verso camera mia, ma, prima, do una sbirciatina dietro di me e vedo Thomas prenderla in braccio facendola ridere.
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Riflesso nei suoi Occhi
FantasyI giorni si susseguono all'infinito, sono sempre diversi e allo stesso tempo sono tutti uguali. Per la giovane Cassandra ogni successivo giorno era uguale a quello precedente: era come caduta in un circolo vizioso, senza fine. Cassidy, dall'età di s...