CAPITOLO 11
Alisea
-Dillo che eri gelosa- mi ripete Thomas abbracciandomi da dietro dopo aver chiuso a chiave la porta di camera mia alle sue spalle.
-Non lo dirò mai- rispondo poco convinta, la sua vicinanza mi fa perdere la testa
-Lo so, ma tutto è possibile a questo mondo- inizia a lasciarmi una scia di piccoli baci sul collo risalendo piano fino al lobo dell'orecchio morsicandomelo; non resisto, lo spingo sul letto e mi siedo a cavalcioni sui suoi reni.
-Vuoi la verità?- chiedo dopo avergli dato un bacio altamente passionale
-Si- dice lui dopo aver finto di pensarci su fin troppo a lungo.
-Beh, allora devi guadagnartela- sorrido maliziosamente
-Ah si?- ghignando il ragazzo capovolge la situazione -Vediamo... come dovrei fare?-
-Sorprendimi- dichiaro e Thomas inizia a baciarmi con foga e ad ogni suo tocco il mio cuore perde un battito: sono così felice di averlo conosciuto, e con una risata penso a sua madre: adoro quella donna alla follia per aver fatto un capolavoro del genere e per averlo cresciuto così bene.
-Ti amo- sussurro sempre con il sorriso sulle labbra rosse e gonfie, prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
Apro gli occhi e sento il cuore partire a mille non appena vedo dormire il mio ragazzo al mio fianco: è una visuale inaspettata e rara vederlo ancora sdraiato accanto a me alla mattina, di solito mi sveglia con un bacio; mi guardo intorno e noto che è ancora buio, lo sento mugugnare qualcosa leggermente infastidito, per poi girarsi e tornare a dormire beatamente.
Mi alzo dal letto e vado velocemente in bagno per farmi una doccia calda; in questo periodo dell'anno, sulla nostra isola la temperatura scende sempre di più e presto ci sarebbe stata una tempesta; mi asciugo e, cercando di non fare rumore, torno in camera trovandolo, però, seduto sul letto con solo un paio di boxer addosso.
-Buongiorno- mi dice con la voce ancora impastata dal sonno e strofinandosi gli occhi, si gira verso di me e rimase sorpreso nel vedermi con addosso solo un asciugamano, mi squadra dalla testa ai piedi soffermandosi attentamente sulle mie gambe poi torna a guardarmi in viso e lo vedo arrossire leggermente voltandosi dall'altra parte -Emh... scusami-
-Mi hai vista altre volte nuda, che ti prende?- chiedo curiosa della reazione
-Niente è che se ti fai vedere così poi... come faccio a lasciarti qui e ad andare al lavoro?- chiede retorico passandosi più volte la mano tra i capelli arruffandoli ancora di più
-Oh capisco- faccio cadere l'asciugamano sul pavimento e mi dirigo verso l'armadio sicura di avere i suoi occhi da falco puntati su di me; mi metto l'intimo sexy molto lentamente, per poi infilarmi un paio di pantaloncini corti di pelle chiari e una canottiera nera in tinta con la biancheria, il tutto accompagnato dallo sguardo focoso ed eccitato di Thomas.
Ma il momento viene brutalmente rovinato: sento bussare alla porta e mi volto di scatto piena di ansia, chi può mai essere?
-Chi è?- chiedo incrociando le dita e sperando con tutta me stessa che non sia mia madre, ma bellamente perseguitata dalla sfortuna e...
-Tesoro, sono la mamma, posso entrare?- guardo il mio fidanzato segreto, ora lì in piedi attentissimo davanti a me con indosso solo le mutande e, con mia madre fuori dalla porta, gli faccio segno di vestirsi velocemente.
-Un momento, ho appena finito la doccia, mi vesto e arrivo- rispondo a mia madre
"Svelto svelto svelto svelto" mimo con le labbra a Thomas, che appena finisce di vestirsi gli apro la finestra facendogli segno di uscire da quella parte; dopo che il capitano è scappato, vado ad aprire a mamma.
-Buon... buongiorno madre- dico ancora lievemente spaventata
-Dobbiamo parlare di una cosa molto importante, Alisea-
-Riguarda le gemme?- domando speranzosa
-Non esattamente, riguarda il tuo futuro...- mi guarda come si guarda un cucciolo
-Ok... capisco- no, non capisco cosa c'entra adesso, ma lascio correre e vado a sedermi sul letto e lei mi imita.
-Allora Alisea, lo sai che dopo che Alias è morto tu sei diventata l'erede diretta dell'isola- inizia il discorso.
Alias era mio fratello maggiore, è nato sei anni prima di me e morto per malattia alla tenera età di otto anni, non l'ho mai conosciuto per davvero, ma da quel poco che ricordo era un fratello premuroso e gentile ed era il migliore amico di Thomas; dopo la sua morte, io non ho sofferto particolarmente perché a quel tempo avevo solo due anni, ma quelli che hanno sofferto di più di tutti sono stati i miei genitori: come tutte le mattine, ero andata nella sua camera per svegliarlo, ma non mi rispondeva, a volte lo faceva per dispetto, per scherzo, poi iniziava a farmi il solletico; quella volta fu diverso: da un paio di settimane a quella parte, aveva la febbre e stava chiuso in camera, ma la sera prima di morire mi disse che stava benone, che la febbre gli era scesa e che il giorno dopo saremmo andati a giocare insieme con Thomas.
Dopo la sua non-risposta andai piangendo dai miei genitori dicendo che Alias era cattivo e che non voleva svegliarsi, così la mamma entrò nella sua camera per dirgli che la colazione era pronta e tornò piangente con in braccio il mio fratellone... morto.
-Quindi presto prenderai il mio posto da regina- continua lei distogliendomi dagli amari ricordi
-Esatto, e quindi?- chiedo continuando a non capire
-E da regina avrai bisogno di un consorte, un nobile, un re-
-Cosa stai cercando di dirmi?- domando innervosendomi
Mia madre sospira -Ho visto come vi guardate, sono stata giovane anche io, ma non potrete stare insieme: lui non è un nobile e le regole che re Alyon ha imposto vietano le relazione tra nobili e plebei, noi non abbiamo le forze per metterci contro di lui al momento- afferma con sguardo dispiaciuto
-Lo so, e ho anche capito perché- sbuffo infuriata con il re oscuro -Pensi che io non abbia notato che ti sei indebolita sempre di più nel corso degli anni? Così ho fatto delle ricerche e ho trovato la risposta alle mie domande-
-Cosa?- chiede sorpresa mia madre
-Alyon era il terzo figlio della famiglia reale e, senza una precisa ragione, nacque senza poteri; nel corso del tempo, però, trovò un modo per sottrarlo agli altri sovrani e usarlo per sé: è per questo che vuole solo nobili al trono, così che possa rubare potere più forte e puro, vero?-
Mia madre mi guarda con sguardo dispiaciuto e una lacrima riga entrambi i nostri volti così simili.
-Io non rinuncerò a lui- dichiaro.
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Riflesso nei suoi Occhi
FantasyI giorni si susseguono all'infinito, sono sempre diversi e allo stesso tempo sono tutti uguali. Per la giovane Cassandra ogni successivo giorno era uguale a quello precedente: era come caduta in un circolo vizioso, senza fine. Cassidy, dall'età di s...