Ciao a tutti! Voglio chiedere scusa per i miei continui ritardi.
Grazie a chi legge *inchino*, spero di riuscire a pubblicare prima la prossima volta
Buona lettura, Ali <3
CAPITOLO 19
Cassandra
Non appena prendo la pietra in mano la terra inizia a tremare e delle rocce cadono dal soffitto facendo spegnere immediatamente il mio sorriso e il fuoco che illuminava la stanza, metto la gemma in tasca e cominciamo a correre verso l'uscita.
Alisea mi afferra –Aiutami a saltare- dice guardandomi mentre i suoi occhi diventano di un bianco purissimo, succede ogni volta che usa la magia; annuisco e mi concentro, sento la magia scorrere dentro di me e cerco di sprigionarla come mi hanno insegnato a Cùthalion: mi do una spinta sulle gambe e prima che l'ingresso crollasse definitivamente, raggiungiamo la cima della montagna, dove tutto è tranquillo, seguite a ruota dai ragazzi.
-C'è mancato un pelo- sospira Thomas
-Già- ride Alisea -Comunque, Cassidy sei migliorata tantissimo con la magia, io non ho fatto quasi niente- si complimenta con me.
Interrompiamo il nostro discorso quando sentiamo le parole della ragazza venir ripetute.
-Era... l'eco?- chiede Adam sconvolto –Su questa montagna erano anni, se non secoli, che non si sentiva-
-Probabilmente l'incantesimo che legava la gemma al luogo si è sciolto quando ho preso la gemma- dico.
Ci incamminiamo per tornare a casa: il vento ha smesso di soffiare e la pioggia di scendere, i cavalli si sono riposati e abbiamo finalmente trovato la pietra; stiamo nel bosco autunnale, con gli alberi pieni di colori come rosso, giallo e arancio, e tra i boschi si possono notare le castagne: mi guardo intorno sempre più attratta da quel posto stupendo. Si capisce che il sole sta tramontando solo dalle sfumature che il cielo ha assunto.
Adam cavalca tranquillo con me alle spalle, ma non sembra per niente affascinato dall'ambiente che lo circonda, probabilmente per abitudine.
-Che bello! L'autunno è pieno di colori, è proprio la mia stagione preferita- sussurro –La tua quale è?- chiedo curiosa, dimenticandomi parzialmente della nostra litigata.
-La primavera- mi risponde
-Perché?- domando per fare conversazione
-Perché è la stagione della vita, dove tutto ricomincia da capo- sussurra pensieroso
-Capisco, ti va di fare primavera con me?- chiedo pensando a quanto sia stupido da dire ad alta voce
Adam sussulta leggermente, poi sorride -Certo- dice contento
-Piacere, sono Cassandra, ma puoi chiamarmi Cassidy o Cass- gli porgo la mano che lui afferra prontamente, tenendo con una sola mano le redini del cavallo
-Piacere Cass, sono Adam- sorridiamo insieme e continuiamo a parlare per tutto il resto del viaggio di ritorno.
Adam
Cassandra ed io abbiamo continuato a parlare fino a raggiungere il palazzo-quercia.
-Vado a mettere Vanelope nella stalla- dico riferendomi alla mia cavalla.
-Ti accompagno- sorride Cass prendendo le redini di Fulmine, il cavallo su cui aveva viaggiato Alisea
-E Artax chi lo porta?- chiede la principessa dell'aria indicando il destriero accanto a Thomas
-Faccio io, voi andate pure a riposarvi- dico prendendo l'ultimo e avviandomi verso la stalla seguito dalla bionda, tolgo la sella ai cavalli e inizio a spazzolare i due stalloni mentre lei accarezza Vanelope.
-Era di mia madre- dico senza pensarci
-È davvero bellissima- dice sorridendomi, poi però abbassa lo sguardo
-Che cosa c'è?- chiedo curioso
-Niente, mi chiedevo se... tu ti ricordi ancora di tua madre... quindi... come era?- cerca di mettere insieme una frase di senso compiuto
-Era davvero fantastica- dico smettendo di spazzolare Fulmine -Mi ricordo che per farmi addormentare mi cantava delle ninne nanne tratte la maggior parte delle volte da vecchie leggende, mi accarezzava i capelli e mi dava un bacio sul naso...- sorrido appena
Lei ricambia -Io non ricordo molto di lei- dice in un sussurro triste
-Scommetto che era davvero fantastica pure la regina Ella- voglio tirarle su il morale.
Cassidy mi guarda e smette di accarezzare la mia cavalla -Grazie- mi si avvicina e mi lascia un leggero bacio sulla guancia, poi i nostri occhi s'incrociano e rimangono incatenati: è davvero bellissima e senza pensarci mi avvicino a lei, la bacio con dolcezza, ma all'inizio è sorpresa e non ricambia; successivamente lo shock passa e schiude le labbra per concedermi l'accesso.
-Aspetta!- dice allontanandosi repentinamente –Tu... tu stai con Linfa...- abbassa lo sguardo
-Non più, l'ho lasciata il giorno prima di partire per cercare la pietra- dico sicuro ricordando quello che è successo.
[...]
Sto passeggiando tranquillamente per il viale, quando sento qualcuno prendermi la mano, ma quando mi volto per vedere chi sia, riconosco il bacio bavoso di Linfa che meno di un secondo dopo si mette a parlare: la sua camera è troppo piccola o robe del genere.
Da quando è arrivata l'erede è diventata più appiccicosa di prima e continua a cercare di convincere mio padre ad anticipare le nostre nozze, cosa che io non voglio assolutamente: non ho mai amato Linfa e mai lo farò.
Mentre lei continua a blaterare su chissà cosa, io mi giro a guardare il castello e noto la finestra di Cassidy, alla quale è affacciata Alisea che probabilmente sta parlando con la biondina e ripenso alla nostra gita per la reggia: mi è piaciuto passare tutto quel tempo con lei e non faccio altro che pensarci e ripensarci.
-Quindi pensavo di farlo il 25 dicembre, il giorno del Dio Sole- finisce di parlare Linfa
Ritorno al mondo reale e la guardo con aria interrogativa
Questa sbuffa -Ma tu non ascolti mai? Stavo dicendo che il giorno migliore per le nostre nozze è il 25 dicembre di questo anno, più precisamente tra... meno di un mese- ripete
Sgrano gli occhi scioccato -No- dico serio
-Come no, amore? Sarà fantastico- sorride lei, stupida
-No... non ti voglio sposare, mi dispiace, ma per me è finita- mi allontano da lei e corro nel bosco invernale, ho bisogno di aria fredda.
Qui incontro Thomas, che si sta allenando, ma ripone la spada nel fodero e andiamo dalle ragazze per la traduzione del testo
[...]
-Davvero?- chiede sorpresa Cassandra
Annuisco, al che lei sorride prima di ricominciare il nostro intenso e passionale bacio, la prendo per la vita e l'appoggio al muro, mentre continuo a baciarla, metto una mano sul bordo della sua maglietta, quando sentiamo qualcuno che si avvicina e ci chiama.
-Ragazzi? Siete qui?- chiede la voce di Alisea
Cass ed io ci stacchiamo e ci ricomponiamo il più velocemente possibile per ricevere la ragazza: inizio a spazzolare Vanelope mentre l'erede mi guarda rossa in viso.
-Ah eccovi- dice prendendo un respiro profondo –Volevo sapere quando comincerete l'allenamento- chiede la portatrice dell'aria.
-Immediatamente- concludo.
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Riflesso nei suoi Occhi
FantasyI giorni si susseguono all'infinito, sono sempre diversi e allo stesso tempo sono tutti uguali. Per la giovane Cassandra ogni successivo giorno era uguale a quello precedente: era come caduta in un circolo vizioso, senza fine. Cassidy, dall'età di s...