CHARTER 16

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Eravamo in spiaggia, io e lui, stavamo correndo nella riva, mentre il sole ci baciava la pelle e l'acqua ci bagnava i piedi.
"Aspettami! Non correre così veloce!" Urlai io al bel ragazzo che correva davanti a me, dandomi le spalle.
"Dove vai?! Aspetta" Urlai, nuovamente io.

Lui si girò di punto in bianco,
DOV' ERA IL MIO SURFISTA?!DOVE CAZZO ERA!

Al suo posto, trovai Trevis con il suo solito sorriso.
Vabeh, me lo faccio andare bene...
Lui venne verso di me e proprio quando le nostre labbra soffici si stanno per unire, mi sentii bagnata, non in quel senso sceme! Estremamente zuppa da capo a piedi; aprii molto lentamente gli occhi e ci misi meno di due secondi per rendermi conto di ciò che era accaduto.

"BRUTTE ZOCCOLE! ED EMERITO COGLIONE! È MEGLIO SE INIZIATE A CORRERE PERCHÉ NON FARETE UNA BELLA FINE!"

Esclamo tutto d' un fiato,rivolgendomi a quelle sceme patentate di Lexy e Jessi e allo stupido minchione di Trevis.

"OHMMERDA!" disse Lexy, lei mi conosceva veramente, sapeva che mi sarei vendicata amaramente
"L'avevo detto che non era una buona idea!" Commentò Jessi
"Corri!" Urlo Trev.

Allora, lui l'avrei smerdato dopo, davanti a tutta Malibù, ora pensiamo alle due stronze...

Idea!cazzo sono un fottuto genio.

"Ragazzi tranquilli, io a differenza vostra, sono cresciuta e non me la prendo, poi oggi saremo andati al mare e i miei capelli si sarebbero dovuti bagnare ugualmente" dissi tranquillamente, fu in quel preciso momento che ringraziamo mentalmente il fatto che mia madre mi aveva costretto a fare un anno di teatro quando ero quattordicenne, da li ho imparato a mentire perfettamente.

Loro parvero crederci così aggiunsi:
"Se mi aspettate che mi cambiò, poi potremmo andare a fare colazione."
"Certo!" Esclamativo tutti e tre all' unisolo.

Mi vestii velocemente, per poi dirigermi verso la sala della colazione, accompagnata dai tre stronzi.

"Ragazze che volete? Vado a prenderlo io da bere, tu Trev arrangiati"dissi loro per poi poggiare un bacio sulla guancia di quest'ultimo, che dopo averci salutato, sopratutto me, si diresse verso un suo amico.
"Io cappuccino" disse Lexy
"Io ciccolata calda" rispose Jessi.
Non stupitevi, Jessi beve costantemente cioccolata calda, che sia inverno o estate, lei non può farne a meno, è come una dipendenza.

Finite le mie riflessioni sulle strane droghe della mia amica, mi dirigo verso la fila.
Davanti a me c'è un ragazzo, biondo occhi azzurri, Non male ma preferisco Trev o il mio surfista....

Fatto sta che lui si gira e mi dice:
"Ehi bellezza, come va?"
"Fin'ora bene."
"Senti sei proprio ma gran figa, ma che taglia hai? Ti va se dopo ci incontriamo in camera mia?"
"Scordatelo una, due ma dimme na cosa, te de cervello, invece, che taglia c'hai?!"
Detto questo tutti scoppiarono a ridere, tranne lui, che sembrava essersi offeso, ma non ci badai più di tanto.
Poi aggiunse:
"Quando ti sbatterò, non dirai la stessa cosa, bellezza"per poi allontanarsi .

Che forttuto illuso...

Mi accorgo che è il mio turno per servirmi, così in un vassoio per me metto il mio espresso e poi, vedendo Chelsey passare per dirigersi verso il vassoio con i cupcake, le chiedo di portare il mio espresso al tavolino e che poi le avrei spiegato.

Così nella mia faccia si allarga un sorrisetto malefico, in una tazza metto il cappucciono e nell' altra la cioccolata calda, le prendo una nella mia mano destra e l'altra nella sinistra...

Muhahahahha, malvagio...

Mi avvicino al nostro tavolino con fare tranquillo e disinvolto, per poi dire:
"Cappuccino per Lexy, cioccolata per Jessi?"domando e entrambe annuiscono sorridenti; sto per porgergli le bevande, ma poi gliele tirò in faccia, a Lexy la cioccolata calda e a Jessi il cappuccino:
"Ops, ho sbagliato se volete rivaldo a prenderle"
Sono ancora paralizzate, mentre io rido come una matta, insieme ai ragazzi al nostro tavolo; una urla e impreca istericamente e l' altra sta cercando di fare respiri profondi, poi si girano verso di me, con un sorrisetto complice, non faccio in tempo a chiedere il perché che Trevis mi getta del latte in testa.

Mi giro lentamente e lui fa:
"Macchiato come piace a te!"
"Espresso senza zucchero, giusto?" Non gli do il tempo di rispondere che gli gettò il mio caffè in faccia, poi mi alzo e con nonchalance gli sussuro:
"Se pensi sia finita, ti sbagli di grosso."

Esco dalla stanza per i pasti e mi dirigo in camera; vedo il programma:
- lezioni di surf per tutta la mattinata, gara e poi il pomeriggio in spiaggia
Mmmm, sputtanerò

Sapevo già come vendicarmi...

Mi la vai velocemente i capelli per levare l'odore del latte, poi mi misi un costume rosa molto sexy, un copricostume bianco e misi la mia attrezzatutura per il surf in una borsa apposita.

Ci ricongiungemmo tutti in spiaggia e iniziammo a are pratica; pochi dei miei amici ne erano al corrente, ma io sapevo surfare davvero bene, non per fare la modesta...

Trev avrebbe fatto una grande figura di merda...

Mi levai il copricostume e tutta la spiaggia mi guardava, compreso lui, che la vendetta abbia inizio,

MAI SFIDARE CHRISSY JONES.

SPAZIO AUTRICE
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'dieci regole per far innamorare ' [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora