La tavola calda da"Gino" aveva aperto da poco e,nonostante si trovasse nella periferia di una grande città come Milano, godeva gia' di una notevole fama da fare invidia a tutti i prestigiosi bar del centro. Gino e sua moglie Mirella iniziavano molto presto a lavorare per assicurare ai clienti una buona dose di cordialità ed efficienza unite a manicaretti prelibati, cucinati direttamente da loro. Lo scopo era quello di offrire a tutti quanti,ricchi e poveri, grandi e bambini,e in ogni attimo della giornata momenti unici,d'intenso piacere e relax,per ricreare un'atmosfera quasi familiare. Cosi' anche due barboni come Joseph e Pietro avevano la possibilita' di sfamarsi in maniera soddisfacente e di riposarsi un poco,prima di vagabondare per l'immensa città.
"Si sta proprio bene qui! Cibo ottimo e,a parte qualche sguardo maligno,gente simpatica e aperta.", commentò Joseph dopo essersi guardato un po' attorno.
" Non t'illudere,amico mio,!",sentenziò sarcastico Pietro. Le poche occhiate di disapprovazione da parte di qualcuno diventeranno un gesto così comune da sfociare in un pensiero collettivo, che a sua volta porterà alla decisione di vietare l'entrata nei locali pubblici a cani e a barboni.
Joseph scoppiò in una risata molto intensa che fece sobbalzare due anziane signore del quartiere,apoagate dai loro fumanti caffè.
"Come siamo filosofi e pessimisti stamattina!." Disse in tono ironico Joseph.
Joseph e Pietro si conoscevano dai tempi della scuola d'ingegneria elettronica. La loro amicizia età così forte che spesso venivano scambiati per fratelli ma,terminati gli studi,quando il destino scelse per loro strade diverse, non ebbero più modo di frequentarsi,perdendosi completamente di vista. Joseph, fin da piccolo,si era sempre ribellato ai suoi genitori. Disubbidiva ad ogni raccomandazione di suo padre e non aveva mai voluto che la madre interferisse nelle sue decisioni. Desiderava essere totalmente indipendente e ciò gli permise di acquisire nuove e svariate esperienze che lo portarono presto ad una visione realistica della vita. L'atteggiamento di Joseph diede la possibilita' ai suoi genitori di prendersi cura totalmente della secondogenita Sofia, affetta dalla nascita da una distrofia muscolare e perciò costretta a vivere su di una sedia a rotelle.
Dopo la tragica morte dei genitori bin un incidente stradale, Joseph promise a sé stesso di accudire la sorellina malata,mostrandosi apprensivo nei suoi confronti, in maniera tale da sacrificare qualsiasi legame amoroso. L'unica donna che capiva a fondo la sua situazione e non provava nessun sentimento di gelosia verso la sorellina era la loro vicina di casa Luisa,una ragazza giovane e bella con tanto amore da offrire al prossimo e speranzosa che un giorno l'amico la considerasse qualcosa di più di una semplice confidente,ma a Joseph mancava il coraggio di rivelarle il proprio amore, timoroso di compromettere il prezioso aiuto che la donna offriva a Sofia.
Il lavoro di Joseph procedeva a gonfie vele. Ogni giorno installava numerosi impianti elettrici per una ditta milanese e guadagnava somme di denaro sufficienti a sostenere le costose cure di Sofia. Un giorno fu incaricato dal suo intransigente datore di lavoro di partire per alcuni mesi all'estero in vista della ricostruzione di numerosi impianti elettrici a parecchi edifici ormai decadenti. Joseph,però, considerava più importanti la salute e la felicità della sorella, così rifiutò di trasferirsi, inimicandosi la stima del suo capo,per il quale il lavoro avrebbe dovuto classificarsi al primo posto nella vita di ogni individuo e ciò avrebbe previsto l'annullamento della propria libertà privata. Joseph comprese presto che i loro rapporti erano cambiati,ma grazie alla forza del suo carattere riuscì a farsi valere,dimostrando di non provare nessun rimorso per la rinuncia alla carriera.
Nel frattempo, Pietro si era sposato con una donna arrogante ed avida di denaro, sempre pronta ad emettere sentenze,soprattutto nei riguardi del marito che rimproverava costantemente, dicendogli:"Sei un uomo insignificante e sciocco! Che cosa credi... La vita non si basa su idee campate per aria! Te ne stai sempre lì, seduto su quella sedia a guardare una stupida cartina e a progettare viaggi in luoghi sconosciuti! Mi fai proprio pena!Ma vattene e parti una volta per tutte!Ne avessi almeno il coraggio... Così non devo più mantenerti! Guarda che non si vive d'aria! ". Barbara non era mai stata sensibile alle esigenze di Pietro e non era mai riuscita a cogliere l'evidente desiderio del marito di fare ciò che gli dettava il cuore. Egli aveva da sempre desiderato una moglie dolce e amante di quel calore familiare che solo una donna innamorata del proprio uomo poteva donare;inoltre avrebbe voluto dei bambini per insegnargli le cose veramente importanti della vita e partecipare con entusiasmo alle loro gioie quotie.Dopo essersi sposato, aveva lavorato per un'azienda di computer, poi era stato autista di taxi per qualche mese ed in seguito sicera fatto assumere come collabora tore da un'impresa di pulizie,ma nessuna di queste occupazioni lo soddisfa ceva,così in breve tempo si ritrovò disoccupato e mantenuto dalla moglie, arrivista e piena di orgoglio per la su a voglia di essere la numero uno nel mondo del lavoro. A causa dei loro caratteri opposti,il matrimonio di Pietro e Barbara non durò a lungo e nel giro di qualche mese erano già separati legalmente, così il giovane uomo,sempre più solo e in collera con lo stato, a suo avviso indifferente ai problemi della società, iniziò a chiudersi in sé stesso e a condurre una vita da barbone, per molti assurda ed incomprensibile, per altri,invece, un concreto espediente verso la libertà totale. Una libertà in grado di slegare l'uomo dai vincoli e dai doveri verso una società regolata dallo stato.
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Sotto Il cielo Grigio Di Milano
General FictionStoria d'amore tra due clochard ambientata a Milano. Jana e Joseph vivono avventure ed emozioni intense che li porteranno ad affrontare la loro difficile situazione con coraggio e determinazione, grazie anche al forte legame che li lega.